Capitolo [22]

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"Dove mi stai portando?" Chiesi per la centesima volta da quando eravamo diretti al luogo dell'appuntamento.

"Te l'ho detto Beth, non te lo dirò!" Disse ridacchiando.

"Ugh è così frustrante. In questo momento ti detesto." Dissi sbuffando, e incrociando le braccia sul petto come una bambina.

"Ohh molto maturo da parte tua Beth." Disse con un risolino, facendomi ridere.

È passata mezz'ora da quando siamo partiti, e non siamo ancora arrivati. I miei nervi stanno avendo la meglio, e se questo appuntamento andasse male, non è qualcosa a cui sono abituata, posso uscire fuori e guidare sarebbe così imbarazzante.

I miei pensieri furono interrotti dall'auto che si fermò.

"Ci siamo." Affermò Harry, uscendo dall'auto e facendo il giro per venire al mio fianco e aprire la portiera per me.

"Un vero gentiluomo, quasi non ti riconosco." Scherzai facendolo ridere.

"Si ho i miei momenti, ma non farci l'abitudine." Disse con il più serio degli sguardi che si possono vedere.

"Sei un vero stronzo. Se non sapessi che stai scherzando ti avrei davvero dato uno schiaffo dritto in faccia."

Rise alla mia affermazione, prima di prendere la mia mano nella sua. È davvero spaventoso quanto il suo tocco mi influenzi, insomma mi ha solo preso la mano e il mio corpo è in fiamme, e le farfalle stanno svolazzando nel mio stomaco.

Mi piace pensare che ho lo stesso effetto su di lui. Voglio che il suo cuore batta forte come il mio, quando mi guarda dritto negli occhi, o che senta un formicolio sulla pelle quando lo tocco. Voglio che rabbrividisca sotto il mio tocco proprio come io faccio con lui.

Ero così presa nei miei pensieri da non accorgermi che eravamo arrivati davanti a quella che sembrava una casa sul lago.

"Harry è bellissima." Dissi osservando la casa.

Era a tre piani ma era anche piccola, c'era un sentiero che conduceva alla scala e al portico, poi c'era l'entrata della casa.

"Harry è bellissima." Dissi entusiasta. È come la mia casa dei sogni, piccola, graziosa e carina.

"Grazie, questa è l'ultima cosa che mio padre ha progettato prima di morire." Disse con un sorriso triste sul volto.

"Sono sicuro che sarà fiero del suo capolavoro." Dissi girandomi verso di lui, lasciando andare la sua mano, e posando entrambe le mani sulle sue guance, allungandomi per baciarlo.

Lui rimase sorpreso dalla mia azione, diavolo anche io ero sorpresa, impiegò due secondi per reagire. Mi cinse i fianchi con le mani, mentre le mie si avvinghiarono al suo collo.

Il suo bacio era elettrizzante, dando inizio a una scarica che dal suo cuore veniva dritto al mio. I suoi baci mi facevano desiderare di più, volevo che mi toccasse dappertutto, volevo che mi lasciasse in uno stato euforico, ansimante per aver fatto cose che non si possono dire.

Abbastanza presto interruppe il bacio e indietreggiò un po' solo per appoggiare la fronte contro la mia.

"Quello che mi fai." Sospirò, e si sporse per darmi un altro bacio sulla fronte. Un gesto che mi fece perdere un battito, ma cosa significava? Avevo lo stesso effetto che lui aveva su di me, gli ho fatto perdere un battito proprio come lui ha fatto con me? Mi passavano in mente molte domande come queste, con un mucchio di se che dominavano i miei pensieri. Insomma e se stava solo cercando di infilarsi nei miei pantaloni fingendosi dolce. Questa era la mia più grande paura.

Speed (H.S) [Italian Translation] Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora