Il mal di testa non vuole sparire. Così scendo giù e vado a prendere un antidolorifico. Quando vado in cucina noto mio fratello che fissa un punto con sguardo rabbioso. Non sará mica colpa mia...vero? Ah al diavolo! è stato lui a lasciarmi da sola. Ora fa il fratello geloso, anche con Niall faceva cosi, poi... dopo tanto, tantissimo tempo si è accorto che Niall fosse un bravo ragazzo, ha lasciato perdere è certe sere mi lasciava anche uscire con lui. Litigavano spesso, lui faceva finta di odiarlo, ma quando è morto per la seconda volta nella mia vita ho visto una lacrima rigargli il volto. La prima è stata quando avevo sempre 14 anni, quando è morta mia nonna. In un'anno sono morte due persone a me care. Mia nonna non era la classica vecchietta con il bastone e gli occhiali sul naso. Era una donna che rideva e scherzava sempre e quando una cosa non gli andava a genio lo faceva notare subito. Tipo quando non mangiavo.
Lo sorpasso per poi fare quello che dovevo fare. Ho voglia di camminare un po'. Prendo una felpa visto che fa' un po' di freddo e il mio cellulare. Mi incammino fuori senza salutare, non so perchè ma mi ritrovo a camminare verso la casa. Attraverso la piccola strada per arrivare alla casa senza accorgermi che una macchina a tutta velocità sta correndo verso di me. Caccio un urlo mentre mi butto dall'altro lato della strada. Ho gli occhi chiusi. La macchina si è fermata " Cazzo ragazzina devi stare più attenta, stavo rischiando di ucciderti!" Quella voce. Lui non mi può vedere perché ho il cappuccio della felpa in testa. Ma decido di rispondere lo stesso. " se magari tu non correvi, non rischiavi di uccidere nessuno! Pensa se c'era una bambina al mio posto! Idiota" dico. Mi alzo da terra ma la caviglia mi fa un male cane, però mi alzo lo stesso. "Non credo che una bambina vada in giro in un posto di questo. Isolato dal mondo, neanche tu dovresti essere qui. Va' a casa ragazzina" ti prego non ucciderlo. Dice la mia vocina "allora, punto primo non ti permettere più a chiamarmi ragazzina. Punto secondo, dove vado o cosa faccio lo decido io. Terzo vai a farti fottere." Dico mentre entro nella villa senza dargli il tempo di ribattere. Ma chi si crede di essere? Sto stronzo. Anche se ieri sera è stato gentile con me. Ti ha portato a casa per non averti sulla coscienza. Giá, per non avermi sulla coscienza. Entro dentro la villa per poi sedermi per terra. Mi massaggio la caviglia. "Ahi" mormoro mentre tocco il punto dove fa' più male.
"Per essere una ragazzina sei davvero coraggiosa" dice qualcuno e io salto sul posto per la paura. Di nuovo lui, ma non si stanca mai questo ragazzo? "Dovresti andare da un dottore. Se vuoi ti accompagno" dice dopo alcuni secondi. "Non salirò di nuovo dentro la tua macchina." Ci andrò a piedi. Non vorrai mica andare a piedi!? Beh cosa c'è di male? Stai fottutamente scherzando?! Telefona almeno tuo fratello! Non se ne parla. Allora chiama un taxi! Giusto! Esco il telefono dalla tasca per chiamare un taxi ma il ragazzo me lo toglie dalle mani. Il ragazzo ha un nome Chanel, Damon. Giusto.. "hey!" Urlo "ridammi subito il telefono!" Dico seria alzandomi. "Non vorrai mica chiamare un taxi?!" Urla. "Certo. Ti crea problemi?" Dico alzando un sopracciglio. "Si. Ora tu verrai con me. con le buone o con le cattive ma tu dovrai venire con me. Andiamo dal dottore e poi ti riporto a casa." Dice, non urlando questa volta. Inclino la testa verso sinistra per valutare la risposta. "Okay" dico sconfitta. Mi ridá il cellulare mentre mi aiuta a salire in macchina. Di nuovo nella sua macchina con lui dentro. Certo idiota. Se la macchina è sua la deve per forza guidare lui la macchina. Bah.
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Only? No, not anymore
Romantizm"Può l'amore salvare una persona?" Mi disse lui. Lei è Chanel, una ragazza di 19 anni che è fragile ma non lo da a vedere. Lei non sa il vero significato della parola "Amore". Almeno non lo sapeva. Lui è Damon, un ragazzo di 19 anni affascinante...