7.

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I miei genitori, sono tornati ieri sera. Sono le 9 del mattino ma qui, in questa casa ,giá si urla. Sento le gemelle urlare per le barbie o qualche cazzata del genere, mio fratello che urla e i miei genitori che gli dicono di calmarsi. Scendo giù, per vedere perchè gridano, ma quando sento il mio nome, mi metto dietro la porta della cucina.

"Ti rendi conto papá? Un ragazzo!!" Urla a mio padre.

"Ma lasciatela stare!" Dice mia madre.

"Tesoro, Josh ha ragione. Chanel è ancora piccola per portarsi un ragazzo a casa!" Dice mio padre.

"Ma ha 19 anni! Siete due bambini!" Urla mia madre.

"Allora... io faccio quello che voglio, Non sono piccola e voi non mi potete dire di non portare un ragazzo a casa! Che poi quello neanche mio amico è, e comunque Josh, fatti i dannati cazzi tuoi!" Dico per poi urlare a mio fratello.

"Non usare quel tono con me!"tesoro calma" "signorina il linguaggio!" Dicono tutti e tre a l'unisono.

Alzo un sopracciglio e guardo mio fratello. "Io mi vado a vestire, devo uscire più tardi." Dico, Voglio andare nella casa ora.

"Tu non vai da nessuna parte." Dice mio fratello. Gli vado vicino e gli sussurro un "fottiti" per poi girarmi e salire le scale.

Indosso un paio di jeans a vita bassa con dei strappi qua e la', una canotta bianca con una scritta nera e una felpa blu notte. Faccio una coda alta e applico un po' di rimmel.

Esco di casa e mi dirigo verso la casa, stando attenta per il piede, fa' ancora male, un po' meno però.

Nel cielo ci sono un po' di nuvole e un leggero venticello fa cadere delle foglie dagli alberi. La prossima settimana inizia la scuola. Ultimo anno, sempre la stessa storia. Mi annoiero' per tutto l'anno. La scuola stranamente mi piace, ma non avendo amici e quelle cazzate varie, una giornata dura troppo.

Quanto entro dentro la casa sento qualcuno piangere. O meglio sembra una bambina dalla voce.
"Vi p-prego, non fatemi del male" supplica la bambina. Le mani mi cominciano a tremare quanto sento la bambina urlare. Prendo un pezzo di legno e piano mi dirigo verso la stanza dove sento la bambina piangere. Mi metto dietro al muro e ascolto. "Non ti preoccupare principessa, non ti faremo niente. Finché qul fottuto bastardo di tuo padre ci dará quello che ci deve, fino all'ora resterai con noi." Gli dice un uomo. Mi sporgo un po' per riuscire a guardare. La bambina a dei capelli lunghi e biondi è decisamente bellissima, ha gli occhi sgranati dalla paura, deve avere 12 o 13 anni. "Mio padre non ti deve niente. Sei solo un fottuto stronzo. Ora lasciami andare!." Urla la bambina. Nel momento stesso un cui finisce la frase, gli arriva uno schiaffo in faccia. La bambina continua a piangere. Sto per entrare nella stanza ma qualcuno dietro di me parla.

"Uh-uh, cosa abbiamo qui?"

Only? No, not anymoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora