Sono a metà strada per raggiungerlo, quando una tipa mora e alta mi da una spallata, superandomi.
Si fionda su Marc, salendogli cavalcioni, dopodiché tutto è sfocato.
Le lacrime mi scendono copiose.
Tiro dritto, correndo, ed esco.
Sento Kate ed Em che mi chiamano, non mi fermo.
Arrivo in un angolo nascosto ed ignominosamente, crollo in un pianto disperato.
Credevo davvero che stesse chiamando me.Sono una cretina totale, 13 anni con lui avrebbero dovuto insegnarmi.
Ma no, io devo sempre sperare.
Butto fuori la rabbia, il nervoso e il dolore.Passa un bel po' prima che riprenda il controllo.
Con tanta fatica ci riesco.
Sono arrabbiata, con me stessa ma anche con lui.
Quindi decido davvero di seguire i consigli di Em, trovare qualcuno e dimenticarlo.
Magari funziona...Rientro in casa e sgattaiolo nella prima camera libera, per rassettarmi.
Mi asciugo e tolgo il trucco oramai sciolto e lo risistemo.
Un bel sospiro, una presa di coraggio e torno di sotto.Passo al banco dei drink e mi faccio preparare qualcosa di forte e fruttato.
Un sex on the beach, mi spiega il tipo.
Lo ringrazio, prendo la bevuta e torno dalle amiche.
Gli passo accanto, ignorandolo.Kate ed Em, gli lanciano occhiate assassine.
Le tranquillizzo dicendo loro che non mi importa.
La serata continua, con le ragazze che mi presentano un sacco di loro amici.
Alla fine, ne trovo uno che fa per me.
È carino, spiritoso e abbiamo cose in comune.
Frequentiamo anche due corsi insieme, viene facile scambiarsi opinioni.
La musica ad un certo punto cambia, lui mi chiede di ballare.
Accetto e mi tira in pista, ballare abbracciati viene spontaneo.
Quando il lento finisce, ci prendiamo ancora da bere.
In tutto questo tempo, non l'ho mai pensato...Scoliamo il tutto ed il nuovo giro, sembra la regola.
Siamo allegri, ridiamo e scherziamo.
Ad un certo punto, mi prende per mano e mi porta fuori, a sedere sulla panchina.Il mondo gira, ma non è spiacevole.
Mi tempesta di domande a cui, credo di rispondere.
Sono un po' annebbiata, non avendo mai bevuto prima.Lui si avvicina e tenta di baciarmi.
"Ehi, no.
Io non sono disponibile.
C'è qualcuno, nel mio cuore" spiego, biascicando.
Mi alzo, devo rientrare.
Non sarei mai dovuta uscire.
Avrei dovuto affrontarlo, dirgli quello che provavo.
Sono ancora in tempo!
Rientro come una furia e vado al divano.È vuoto, non c'è nessuno seduto.
Guardo interrogativamente le mie amiche, ma scuotono la testa.
Una forte nausea mi assale, mentre la testa mi vortica.Vado sulle scale, le mie amiche mi seguono e sorreggono.
Devo liberarmi lo stomaco, anche se odio doverlo fare.
Devo cercarlo e parlarci.Apriamo porte a caso, senza trovare il bagno.
"Lì c'è una luce" farfuglio, notando il riverbero che esce dallo spiraglio della porta.
Mi affretto nella stanza, spalanco la porta e... Lui, su una sedia, che si sbatte la stronza.
Vorrei morire, ma scappo.
Infilo in una stanza, con le mie amiche che picchiano sulla porta, che ho chiuso a chiave.Trovo il bagno e mi avvinghio al wc.
Rimetto tutto tra le lacrime, dovute allo sforzo e quelle che mi procura l'aver assistito alla scena.Dio,che schifo...
La rabbia mi scombussola ancora di più ed un nuovo getto fuoriesce.
Loro sono fuori che mi chiamano.
Riesco ad urlare un 'è tutto ok'.
Mi prendo il tempo necessario a ricompormi.
Cerco del dentifricio e mi lavo i denti usando il dito, per risciacquare tutto con una dose generosa di collutorio.Mi sento molto meglio, peccato che, quelle immagini, mi si siano impresse nelle retine.
Mi chiedo come sarebbe se ci fossi stata io al posto di lei.
Sono malata, lo so.Ho appena visto l'uomo che amo, sbattersi una e immagino come sarebbe se vi fossi io.
Ma la mente fa quel che vuole e mi rimanda immagini di sesso bollente, con noi due protagonisti.
È il caso che prenda un po'd'aria.Torno fuori, l'aria aiuta.
So che chiunque al mio posto sarebbe fuori di sé, ma lui non è mio e non ho diritti su di lui."Tutto ok, tesoro?" Le ragazze sono in pena.
"Sì va tutto bene" replico.
Mi guardano stranite.
Sorrido loro, rassicurante."Va davvero bene.
Lui non è mio, non posso arrabbiarmi anche se la cosa mi ferisce" spiego.Credono a ciò che dico, mi stringono e tornano dentro, capendo che ho bisogno di stare sola.
Faccio due passi ed arrivo al parcheggio.
Mi appoggio al cofano di una macchina, scrutando il cielo stellato.
Stringo le braccia, fa un pochino fresco.Una giacca mi viene poggiata sulle spalle.
Scatto in piedi e me lo trovo davanti.
Non so che cosa dire, fare."So che hai visto.
Non ti dirò che mi dispiace, lo sai, non è da me.
Ho delle...esigenze e lei era lì per soddisfarle.
Non conta nulla, mi stavo solo svuotando" precisa."Ehi non fa nulla.
Non mi devi spiegare, lo capisco.
Stai attento, solo questo, ok?" Mi preoccupo per lui.Fa un mezzo sorriso.
Non so che cosa mi scatta dentro, ma lo trovo irresistibile."Bene" risponde.
Non gli lascio il tempo di dire altro.
Lo bacio, all'improvviso, travolta dall'emozione.Non se lo aspetta e neppure io, quando mi stacco, giro le spalle e corro via, al sicuro, lontana.
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VampireSIAE. Cosa succede quando sei stata cresciuta e costretta a vivere,con l'uomo che ha ucciso la tua famiglia? Volete saperlo? Leggete la mia storia... Pubblicato il 4 agosto 2016.