L'amore ed altri rimedi...

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Apro gli occhi, sentendo delle risatine...Le mie amiche sono rientrate.
Guardano oltre il mio corpo, mi giro pure io.
Marc dorme, finge di dormire.

"Shhhhh, smettetela o lo sveglierete!" ridacchiano ancora più forte, quelle due oche!

"Serata movimentata eh?" Katie fa la spiritosa, la lascio fare perché sono troppo felice. Direi più che movimentata, la serata! Sono stata benissimo, ha mostrato un lato di sé che mai avevo visto. Tenero, gentile e premuroso, si è preoccupato di farmi stare bene e a mio agio. Dire che mi sono lasciata andare è davvero un eufemismo. Sono stata me stessa, partecipe ed attiva. Certo, un po' ha fatto male, essendo la prima volta, tuttavia, il dolore l'ho dimenticato molto presto.

"Andiamo a fare colazione e ci racconti tutto?" si inserisce subito Emerald, la curiosa del gruppo.

"Ragazze vi voglio bene ma, credo che i particolari li terrò per me. Sappiate che è stata la mia prima volta e non sarebbe potuta essere migliore di così!" Non voglio raccontare troppo, non per pudore ma, perché la prima volta non deve essere condivisa con nessuno. La custodirò gelosamente nel mio cuore.

"Ma sei una frana! Non è giusto..." ma ridono entrambe, capendo il mio bisogno di riservatezza.

"Noi ci cambiamo al volo e usciamo, i ragazzi ci aspettano sulla spiaggia, dove eravamo ieri. Quando siete in comodo perché non vi unite a noi?" propone la bionda.

"Per me va bene, appena si sveglia, sento anche lui che cosa vuole fare. Non è molto... estroverso, non so se la compagnia può andargli bene. Ma vi avverto in ogni caso ok?" mi abbracciano e poi si cambiano, per uscire di nuovo. Ne approfitto per andare in bagno, anche per lavarmi i denti. La mia immagine allo specchio mi lascia senza fiato, positivamente. Sono raggiante, gli occhi luminosi, le guance rosee, la bocca che ancora è gonfia per i suoi baci. Il cuore mi scoppia, nel petto. Decido di fare una doccia, in effetti ho sudato parecchio. Mi infilo sotto il getto e mi insapono velocemente. Non lavo i capelli, perché sarebbe inutile nel caso scendessimo in spiaggia. Esco, mi avvolgo in un asciugamano e rientro in camera.

Se ne sta appoggiato alla testiera, con un cuscino dietro la testa, un braccio sopra il capo, l'altro mollemente adagiato sull'inguine. Una gamba distesa, l'altra piegata ad angolo. E' bellissimo... apre gli occhi, sorride. Non lo fa quasi mai, sulla punta delle dita si contano le volte in cui gliene ho visti fare.

"Sono rientrate le ragazze, hanno chiesto se le raggiungiamo in spiaggia. Non sapevo che fare, così,ho detto loro che avrei sentito prima te" spiego.

"Ho sentito, tesoro. Non dormivo, comunque buongiorno, vieni e salutami come si deve!" ordina, in modo scherzoso. Mi arrampico sul letto e gattonando, arrivo da lui. Mi toglie l'asciugamano e mi infila sotto il lenzuolo.

"Buongiorno" mi bacia, con passione. Si scatenano gli ormoni, un'altra volta. Non credo che mi basterà mai, lo desidero sempre con rinnovata passione. Mi gira sotto di sé, replicando la nottata appena trascorsa. E' sempre gentile, tenero, anche se osa un po' di più. In effetti non sento più dolore, per cui non ha senso che si trattenga.

"Non devi trattenerti, non fa più male" gli dico tra un bacio e l'altro.

"Non è questo. Sono molto forte, lo sai. Se mi lasciassi andare, potrei romperti qualcosa, farti male. Non lo voglio, non l'ho mai voluto, anche se..." metto un dito sulle sue labbra.

"Smetti di rinvangare il passato. Mettiamo un punto, vuoi? Ricominciamo da qui, da ora. Solo io e te, una nuova vita, storia. Quello che è stato è stato, liberati del passato, non lasciare che ti condizioni. Non voglio vederti soffrire, schiavo di lui. Devi essere tu a decidere cosa fare della tua vita, io ci sono, sempre! Ti sosterrò in ogni modo, anche contro il mondo!" devo dire queste cose, ha bisogno di sentirle.

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