"Stai scherzando vero? Non puoi dire sul serio, è una cosa folle!" sono furibonda. In un attimo, con le sue parole, ha cancellato tutto l'equilibrio che,a sforzo,si era venuto a creare.
"Serio, come la morte. Non esiste, tu non andrai da nessuna parte" insiste.
Ho detto che volevo frequentare l'università. Si è incazzato di brutto e mi ha chiaramente fatto capire che, neppure tra un milione di anni, me lo avrebbe permesso.
"Si sta parlando della mia vita Marc. Amo disegnare e la scuola è una delle migliori. Sono a solo mezz'ora di distanza e , sono disposta ad accettare di vivere in una casa singola, se proprio l'idea del dormitorio ti infastidisce così tanto" cerco il compromesso.
"Non è certo questo che mi infastidisce, non capisco proprio che utilità ci sia nell'istruire voi femmine! Dovete stare a casa, quello è il vostro posto."
L'istinto mi suggerisce di prendere il pesante vaso e spaccarglielo in testa, riesco fortunatamente a dominarmi. Ne scaturirebbe una guerra che non vincerei.
"A parte il fatto che il mondo si è evoluto e le donne sono al pari degli uomini, credo che non ci sia niente altro da fare. Tra due mesi sarò maggiorenne, non mi potrai impedire di andare a scuola e di fare ciò che voglio" controbatto con argomenti validi.
"Sono curioso, come pagherai la retta? Io non sgancerò un dollaro, baby" gongola, ma per poco.
"Oh beh, semplice. Ho già preso accordi col Rettore, c'è un lavoro disponibile che mi aspetta, con quello pagherò le tasse. In più, ha avuto accesso al materiale dei miei studi a casa ed ha deciso di concedermi la borsa di studio, totale. Alloggerò nel dormitorio, senza alcuna ulteriore spesa. Come vedi è tutto risolto!" sgancio la bomba. Lui smette di sorridere io inizio, dentro di me. Vincere questa schermaglia, mi fa sentire potente. Mai provato nulla di simile, in vita mia!
Fulmineo, si avvicina e mi fissa. Non abbasso né distolgo lo sguardo, non voglio dargliela vinta ancora una volta, voglio un futuro, voglio fare quello che mi piace, me lo deve!
"Va bene, se è quello che vuoi. Hai vinto" mormora. Sono al settimo cielo, ho vinto un round contro il vampy più tosto di sempre!
Sale in camera, lo seguo, visto che si è fatto tardi. Dormiamo ancora assieme, o meglio io dormo, lui fa cose da vampiro. Mi chiudo in bagno, sorridente, camminando ad un metro da terra. Non presto attenzione al sorrisetto furbo, con cui segue i miei movimenti. Non ci metto molto, esco quasi subito e mi infilo sotto le coperte, dove lui si trova già, col suo immancabile tablet nelle mani. Legge, lo fa sempre di sera, ama molto la lettura. Il ritratto di Dorian Gray, è la scelta di questi giorni. Mi avvicino, per vedere a che punto è, gira lo schermo verso di me. Alza un braccio e mi ci infilo sotto. Accetta tutto questo, dopo che gli ho spiegato che mi manca il calore umano, i piccoli gesti. Non è molto contento ma sopporta.
Leggiamo insieme per un po', poi mi addormento. Vengo risvegliata nel cuore della notte, dalle sue urla terrificanti. Sogna...
Flasback, 17 Agosto 1798
Il chiasso nella locanda, si sente fino al fondo della strada. I marinai ubriachi, festeggiano i pochi giorni di licenza, sulla terraferma. Cantano le canzoni sul mare, loro elemento, con spensieratezza. Alcuni con le giovani donne di piacere, adagiate sulle ginocchia. Altri, molto presi da altre faccende, con le medesime signorine. Uno di loro, forse il più allegro di tutti, batte le mani al ritmo della musica, gli occhi celesti splendono e la bocca, si allarga sempre un po' di più, per il sorriso. E' un giovane, sui 23anni, vivo e vibrante, amante della vita, della musica e del mare. Pensa, in questo istante, che la vita sia un dono meraviglioso. Perché lo pensa? Semplice, domani, tornerà a fare visita alla famiglia. La madre ed il padre, la sorellina Alicia ed il fratello minore, Steven. E' felice come non mai, mentre qualcosa lo distrae. Una donna, in penombra, dai folti capelli neri, le labbra rosso sangue e il corpo, procace, strizzato in un abito, che nulla lascia all'immaginazione. La pelle diafana, pare quasi marmo lucente, mentre gli occhi, due bagliori azzurro intenso. E' la personificazione della bellezza, non v'è dubbio. Tuttavia il giovane ha un sentore, come di pericolo. Sposta velocemente lo sguardo da un'altra parte, rendendosi conto di dover uscire a fare i bisogni. Tutte le pinte di birra consumate, chiedono il riscatto adesso.
Esce, respirando a pieni polmoni. L'aria fresca, con quel sapore di salmastro, riaccende i buoni sentimenti in lui. Si dirige con passo malfermo, nel vicolo dietro la locanda. Dove vengono deposti i sacchi dell'immondizia. Si slaccia il cordolo dei pantaloni di tela, marroni, per fare quel che deve. Barcolla così forte che rischia di cadere, cosa che lo spinge a mettere una mano sul muro, per tenersi, quantomeno, in piedi. Con molta fatica, si libera. E' troppo preso a cercare, nonostante i fumi dell'alcool e la sbronza epica, di riallacciare il cordoncino. Ed è così che lo trova lei. Si avvicina silenziosa e, a due passi da lui, si annuncia con un colpo di tosse.
Subito il marinaio, si volta e si scusa per la scena impietosa, a cui ha fatto assistere la donna. Ma lei non risponde, si limita solo a sorridere. Avvicinandosi, di più, sempre di più.
Il ragazzo è come ipnotizzato dagli occhi di lei, che mandano bagliori.
"Sarai il più crudele di tutti, benvenuto nella tua nuova vita, marinaio" e con queste parole, gli balza addosso. Le mani artigli affilati, occhi rosso carminio, denti che sembrano le zanne di un felino esotico. Si dibatte, prova a liberarsi, col solo risultato di farla ridere e stringere la presa. Qualcosa si rompe, dentro il braccio, urla di terrore e dolore. Ma lei non gli dà scampo, afferra la sua testa ed infila i denti nella carne tenera del suo collo. Lasciandolo ad un passo dalla morte. Sente di essere vicino al trapasso, pensa alla famiglia, al grande amore che ha per loro, la lacrima solitaria che scende ne è la testimonianza. Un secondo prima di lasciarsi andare, abbracciare la nera signora con la falce, un liquido dal sapore paradisiaco, scorre in lui. Nella sua bocca, le papille gustative fanno una danza. Lei, afferra le estremità del suo capo e, con un colpo secco, spezza il suo collo, facendolo entrare di forza nella sua lunga, immortale, semi vita.
Baci, Vale.
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VampirSIAE. Cosa succede quando sei stata cresciuta e costretta a vivere,con l'uomo che ha ucciso la tua famiglia? Volete saperlo? Leggete la mia storia... Pubblicato il 4 agosto 2016.