Capitolo 10

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-Versione di Alycia

Credo, sia passato più di un anno da dall'ultima volta che io e Michael ci siamo sentiti.

Per vari motivi ci siamo persi di vista: principalmente perché entrambi facciamo parte di una band e i nostri rispettivi impegni ci occupano gran parte del nostro tempo.
Come secondo motivo, penso di essere stata io a non voler avere contatti con lui, non perché non lo ritenga un buon amico, anzi..Michael è un ragazzo con un grande cuore, una persona con cui puoi scherzare, divertiti e farti grande risate, ma allo stesso tempo puoi farci dei grandi discorsi.

Sono stati io ad allontanarlo da me, volevo chiudere i rapporti con tutte le persone che mi ricordavano lui.

Ci siamo sempre sentiti tramite messaggio. Raramente, come pochi giorni fa, ci siamo sentiti tramite chiamata.
Devo essere sincera, quando ho letto il suo nome sullo schermo mi sono stupita, e un peso mi si è formato all'altezza dello stomaco che non riesco proprio ma mandare via..

Mi ha semplicemente chiesto di incontrarci un giorno per prendere qualcosa e fare due chiacchiere insieme.
Nulla di così strano, eppure..sento che c'è dell'altro...

Ci vedremo oggi pomeriggio in un bar, lui arriverà da Sydney e ci metterà qualche ora.

Da poco è terminato il nostro tour, e dopo più di sei mesi lontana da casa ho proprio la necessità di ritrovare un po' di tranquillità, anche se sarà solo per alcune settimane.

Parteciperemo a un evento di beneficenza, sono molto fiera di esibirmi con la band e soprattutto di aiutare dei bambini bisognosi.

Inizio a prepararmi per andare in centro.
Prendo le chiavi della macchina mi dirigo verso il bar dove ci siamo dati l'appuntamento.

Dopo aver trovato parcheggio aspetto davanti al bar.

Per l'agitazione non ho fatto caso che sono piuttosto in anticipo, manca più di mezz'ora..
Così mi siedo a un tavolino e inizio a guardare delle e-mail..

Un ombra mi compre il sole.
Alzo lo sguardo e vedo un Michael sorridente davanti a me, sorrido anch'io a vederlo.

"Ciao Alycia!" Allarga le braccia.
"Michael! Da quanto tempo!"
Mi precipito tra le sue braccia. Quando mi sono mancati i suoi abbracci, così sinceri, così veri.
"Troppo.." mi dice ancora stringendomi a sé.

Sciogliamo il nostro abbraccio e finalmente riesco a guardarlo meglio:
Ha dei bellissimi capelli blu, in questo non è cambiato, ha sempre amato  tingersi e continua a farlo.
Sulle sue guancie c'è uno strato leggero di barba, devo dire che gli sta bene, lo rende più affascinante.
E poi i suoi occhi..ho sempre avuto un debole..

Ci sediamo e ordiniamo qualcosa da bere.
"Allora...cosa mi racconti?" Mi chiede.
"Sono tornata qualche giorno fa dal tour e adesso vorrei solo rilassarmi e passare del tempo con la mia famiglia e gli amici.."
"È la cosa più giusta che potessi fare.."
"Già...e tu invece? Cosa combini?"
"In questo periodo sono piuttosto impegnato con i ragazzi, ci stiamo preparando per un evento molto importante e dopo iniziarà il nostro tour..."
"Capito.."

Mi sento in imbarazzo..non so cosa dire, quale argomento aprire.
Le nostre vite si sono separate e non voglio affrontare quel argomento...

"E quindi.." mi risveglia dai miei pensieri "..sei felice?"

Sono felice per davvero?
È una domanda che cerco di non pormi..
Mi ripeto ogni giorno, quando mi sveglio al mattino, di essere felice.
Faccio il lavoro che amo, abbiamo fatto un tour fantastico, ho una famiglia unita, degli ottimi amici e un ragazzo che mi ama.
Ho bisogno di altro?
No...

"Sì, sono molto felice.." cerco di mostrare un sorriso, il più vero possibile..
Mi sorride.
"Sono davvero contento.."

Ho la sensazione che non sia venuto fin qui solo per rivedermi..

"Michael.."
"Si?"
"Dimmi la verità. Non ti sei fatto tre ore di macchina solo per rivedermi..vero?"
Lo vedo sorpreso, forse non si aspettava questa domanda.
"No ti sbagli.."
Evita il mio sguardo, quanto lo conosco..
"Mike..ti conosco.
Riesco a leggerti negli occhi e so che c'è del altro..non mentire, non ne sei capace.." dico con un piccolo sorriso che ricambia anche lui.
"Sono passati anni ma hai il potere di riuscire a beccarmi ogni volta..
È vero, ti ho cercata per rivederti sì, ma solo perché devo darti una cosa.."

Tira fuori dalla sua giacca una busta bianca.
Non perdo solo un battito, mi si ferma proprio il cuore nel riconoscere la sua calligrafia su un lato della busta.

"Mi dispiace averti mentito e mi dispiace ancora di più doverti dare questa lettera e procurarti sofferenza.
Ma vedi, Ashton mi ha chiesto di dartela e ho promesso di farlo.."

"Ashton...che strano dire il suo nome di nuovo.." dico con un sorriso amaro.

"Alycia ascoltami: io non so cosa ci sia scritto, ma so quanto sei stata male, quanto sia stato male lui.
Penso sia arrivato il momento di affrontare davvero questa situazione e mettere la parola fine.
Forse così riuscirete davvero a vivere il vostro presente e accettare tutto quello che vi è successo.."

"S..si..ma fa male.."
La mia voce trema.

Mi ero ripromessa di non piange più..devo cercare di controllarmi..

Mi stringe la mano.
"Lo so, lo so che fa male.
So che questo ti farà tornare in mente ricordi che hai cercato di dimenticare.
Ma nella vita bisogna affrontare le sfide che ci vengo poste..
Non voglio obbligati ad aprire questa busta, sta soltanto a te decidere cosa fare.
Puoi anche buttarla, se credi che sia la cosa giusta, ma chiediti se vuoi essere davvero felice o decidere di ignorare il problema."
Annuisco semplicemente.

Le sue parole sono così vere..
Mi ha sempre aiutata in questa situazione e gliene sono davvero grata.

"Dai, adesso andiamo a farci una passeggiata, voglio passare del tempo con te prima di andare.."
Mi sorride
"È un ottima idea.."

Dopo che ha pagato il conto iniziamo a passeggiare per le vie di Canberra.
Ci prendiamo un gelato e andiamo in un parco.

"Tra poco inizierete il tour?"
Inizio un discorso per interrompere il silenzio.
"Sì, andremo in tanti posti bellissimi e sono molto emozionato!"
"Lo vedo" sorrido "ho ascoltato il vostro nuovo cd è davvero stupendo! Mi piace molto.."
"Sono contento che ti piaccia" sorride anche lui

Chiacchieriamo del più e del meno, ed è arrivato il momento di salutarci.

Lo accompagno alla macchina.
Ci abbracciamo di nuovo, ma questa volta è diverso, è un abbraccio triste..

"Promettimi che ci rivedremo presto.." dico ancora tra le sue braccia "Prima di partire ci rivedremo..te lo prometto Alycia.."

Questa volta non riesco a trattenere le lacrime e cerco di asciugarle velocemente prima che possa accorgersene.
Ma il mio intento è inutile, mi asciuga una lacrime delicatamente con un dito.
"Non farmi piangere adesso.." mi dice e scoppio a ridere
"Dai adesso vai.."
Annuisce e prende le chiavi della macchina.
Apre la portiera e io vado verso la mia per non vederlo andare via.
Mi ferma attirandomi a se per un braccio.
Mi stringe di nuovo
"Ti voglio bene, non dimenticarlo.."
"Anche io..davvero tanto. Ma adesso vai.."

Lo vedo allontanarsi, seguo con lo sguardo la sua macchina  finché non riesco più a distinguere la sua dalle altre.

Michael è una di quelle persone che conquista la tua amicizia, la fiducia e il tuo cuore con piccoli gesti.
Piccoli gesti che lo rendono una persona speciale, che resterà sempre uno dei miei più cari amici nonostante gli impegni e la distanza.

Ora, non mi resta che scegliere:
Aprire quella lettera o ignorarla..

If I Could go BackDove le storie prendono vita. Scoprilo ora