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Things have gotten closer to the sun

Questa storia non è mia la sto solo traducendo. Potete trovare l'originale qui: http://archiveofourown.org/works/705664?view_adult=true

E' una delle fanfiction più bella e commovente che abbia mai letto. Quindi ENJOY!

1.

Quindi, questo è quello che si sente ad essere l'ultimo uomo sulla terra.

Harry caccia una risata secca al pensiero mentre percorre la curva della strada, schizzando la ghiaia come fuoco sotto gli usurati pneumatici della sua auto.

Il cielo di mezzanotte è del colore del mare profondo, ma non sembra per niente confortante. La sensazione è di sudore freddo e panico pesante, come se tutto si stesse chiudendo intorno a lui. Avvicinandosi sempre più, sempre più, sempre più vicino, soffocante.

Ma non è, non è così. Non può essere quello, perché niente lo sta chiudendo. Niente di niente.

C'è solo lui. Lui e il lungo tratto di strada da percorrere, la strada e la luce dei lampioni che getta ombre pallide attraverso il parabrezza, ombre pallide che illuminano le mani tremanti sul volante e il vuoto netto del sedile posteriore.

Egli potrebbe aver bevuto qualcosa. Non riesce a ricordare.

Non riesce nemmeno a ricordare quello che stava facendo questa mattina, ad essere onesti. Non ricorda se è uscito e ha fatto finta di socializzare o se si è soltanto seduto nel buio del suo appartamento, come al solito, pensando, annegando se stesso nella sua inutile dannata nostalgia. Lui non sa nemmeno verso dove diavolo sta guidando, spera solo di finire da qualche parte.

E' stata una dura giornata per sentirla reale.

Tutto sembra come appare nei sogni, chiaro, ma un po' sfocato, come se potrebbe tramutarsi in qualcosa di diverso in ogni momento. L'autoradio è a basso volume, le voci riempiono lo spazio come pioggia statica o lieve, e Harry cattura frammenti di conversazione mentre guida.

Non sta veramente prestando attenzione fino a quando, tutto ad un tratto, lo fa.

"Bene. Suppongo che è tutto, gente. E' il 4 dicembre, 2018, e abbiamo circa dodici giorni rimasti prima della fine del mondo".

Accigliandosi, armeggia con i tasti fino a quando le voci diventano più forti.

"Che diavolo stai dicendo, Nick? Sei fatto?" Una donna ride attraverso gli altoparlanti, la sua voce è calda e nebbiosa come il sole al tramonto.

Harry si ferma a un semaforo rosso.

Si ferma nel punto di incrocio deserto e ascolta. Il mondo sembra essere addormentato a quell'ora. Nessun'altra auto è in vista e improvvisamente, Harry comincia a ricordare. Con la fine del mondo a meno di due settimane di distanza, ricorda un paio di occhi blu.

Profondi occhi oceano che diventavano poco profondi.

Amorevoli occhi azzurri che diventavano freddi, stanchi.

L'uomo alla radio ride. "Oh, cazzo, dico sul serio! A quanto pare il mondo sta per finire in, tipo, dodici giorni o qualcosa del genere. Eruzione solare, è quello che stanno dicendo."

"Chi lo sta dicendo?"

"Non lo so - gli scienziati? Gli stronzetti perversi che ricercano la fine del mondo per vivere?"

La donna ride. "Stai facendo sul serio adesso o stai solo cazzeggiando? Sii serio."

"Sono serio! Era nelle news prima e da ogni altra parte. Credo che stavano cercando di tacerlo prima, non volevano che ci fossero irruzioni in negozi o che iniziassero sommosse o cose così".

C'è una pausa nella conversazione e Harry non guida anche quando il semaforo diventa da rosso a verde, dal fermarsi al partire. Lui ascolta solamente, spegne soltanto il motore e ascolta, perché il mondo sta per finire tra dodici giorni. In meno di due settimane, il pianeta verrà divorato dal calore del sole. La terra si piegherà su se stessa e scomparirà, un puntino luminoso di nulla contro il cielo scuro dello spazio, e non importa se lui era in una band una volta. Morirà.

Boom, boom, bang.

Zayn, Liam e Niall: saranno tutti morti.

Gesù, è passato quasi un anno da quando Harry ha visto ognuno di loro, e quasi cinque anni da quando li ha visti tutti in una volta.

Egli si passa una mano sul viso, inspirando bruscamente.

Quando comincia ad ascoltare di nuovo, la donna chiede: "Qualche rimpianto? Qualcosa che avreste fatto diversamente?"

Improvvisamente, le parole sembrano distorte e lontane, come se le lettere fossero in equilibrio, si scontrassero l'una l'altra nell'uscita dagli altoparlanti.

Harry spegne la radio e sprofonda di nuovo nel suo sedile, sprofonda di nuovo nel silenzio della sua auto. Il suo respiro è pesante e non può rallentarlo. Fuori, la strada è ancora vuota, e così lui preme il viso contro il vetro freddo della finestra ghiacciata e inspira, cercando di calmarsi. Ma la domanda è ancora lì.

Che cosa rimpiange? Che cosa avrebbe fatto diversamente?

Lui non vede nemmeno l'altra macchina in arrivo.

Accade solamente, e poi il mondo sta esplodendo in un impeto di luce calda, come un fulmine irrompe nel cielo notturno, il bianco contro il nero, il bianco e il nero, il bianco e il nero si immischiano nei suoi ricordi, le immagini si confondono con il rosso della luce calda, il rosso del sangue. Il suo sangue. Il rame tagliente si trova in bocca mentre grida e le sue visioni cambiano e si sfocano e nella luminosità, vede ancora una volta quegli occhi azzurri, vede l'oceano, sente una voce che gli dice di non tornare e sente se stesso dire vai a fanculo, non me ne frega un cazzo. Non mi importa più. Vaffanculo. Io non voglio ritornare. Sente una porta che sbatte, lo stesso eco che ritrova in ogni incubo.

Metallo contro il marciapiede. Carne contro l'osso. Bugia dopo bugia dopo bugia.

Qualche rimpianto? Qualcosa che avreste fatto diversamente?

Nello spazio tra la luce e il buio, Harry pensa di aver trovato la sua risposta.

Things Has Gotten Closer To The Sun (italian version) LARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora