Un piacevole imprevisto

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Hermione si svegliò, abbagliata da un raggio di sole riflesso su una finestra della casa davanti: era completamente nuda, avvolta solo dalle coperte azzurre e dal braccio di Malfoy.
Un momento: perché Malfoy la stava abbracciando?
In un lampo le corsero davanti agli occhi velocissime le immagini della notte precedente, una ad una: lei avvinghiata a Draco, lui che la baciava e infine lui che la faceva sua.
La riccia non poteva credere di avere davvero perso la sua verginità con quel furetto platinato che per così tanti anni aveva solo odiato: si mise le mani fra i capelli, chiudendo gli occhi e stringendo forte i denti.
"Ma perché devo sempre cacciarmi nei guai?" mormorò tra sé e sé, prima di girarsi dall'altro lato del letto e guardarlo.
Malfoy dormiva sereno, una buffa smorfia al posto del suo solito broncio cupo brillava sul suo viso, facendolo sembrare più dolce del solito.
Le lunghe ciglia bionde coronavano i suoi bei occhi chiari, ora chiusi, e i capelli sembravano avere ormai preso vita propria.
"Ora so come ricattarti Malfoy" disse lei, accarezzandogli una guancia, non resistendo alla tentazione di toccare quella pelle morbida.
Decise poi di alzarsi: avrebbe fatto solo pasticci rimanendo in quella stanza, perciò si mise una lunga camicia da notte nera, la chiuse con un fiocco e si diresse verso la cucina, per preparare la colazione.
Aveva voglia di cucinare, per non pensare a quello che aveva fatto la sera precedente.
Quello che però la preoccupava di più era il fatto che lo avesse voluto anche lei: anche lei aveva partecipato a quel bacio, anche lei aveva acconsentito a quel rapporto che non sarebbe dovuto esserci e, ancora peggio, le era piaciuto.
Malfoy ci sapeva fare con le donne, questo era chiaro: chissà quante ne aveva portate a letto per diventare così esperto a soli diciotto anni.
Il cuore iniziò a palpitare e le mani a chiudersi in pugni: stava facendo la figura della debole, della puttana.
Tutti sapevano della storia di Draco con Pansy, con Astoria e con tutte le altre, ma non avrebbe mai pensato di entrare a fare parte della sua lunga lista di candidate.
Ma infondo Malfoy non aveva tutta la colpa: lei, Hermione Jean Granger, aveva iniziato a sentire il suo cuore battere troppo velocemente per quel biondo già da tempo e quello che era successo quella notte era stato solo un piacevole imprevisto.
"Ma certo, un piacevole imprevisto! Hermione ma cosa stai dicendo, sei impazzita?" disse a voce troppo alta, mentre rigirava nella padella il pancake. "Il prossimo passo quale sarà? Una cosa a tre anche con la Parkinson?" continuò lei, girando l'impasto nella ciotola.
"Ti dirò, a me l'idea piace! Però invece di Pansy proporrei Astoria: molto più sexy e selvaggia" disse il mago, entrando improvvisamente nella cucina e facendo saltare il mestolo dalle mani della riccia.
"Oh Godric, Malfoy! Mi hai fatto prendere un colpo" esclamò Hermione, riprendendo l'utensile da terra e spegnendo il fuoco.
"Scusa, ma non ho potuto fare a meno di ascoltare il tuo strambo discorso. Il fatto che sia strano però non significa che non sia d'accordo nell'attuarlo, sia chiaro" mormorò lui, avvicinandosi in boxer alla mora.
"Non ti avvicinare. Sto mettendo i pancakes nei piatti, potresti distrarmi e farmeli cadere dalle mani" disse lei, senza guardarlo e, una volta tornata a fissarlo e con il piatto in mano, se lo trovò a pochi centimetri dal viso, con uno sguardo stranito.
"Va tutto bene?" chiese lui, guardandola negli occhi e massaggiandosi il mento.
"Benissimo. Ora siediti e mangia i pancakes, altrimenti si raffreddano"
"Okay, dimmi qual è il problema" continuò lui, senza badare all'ordine della Grifondoro.
"Ho detto che va tutto bene. Ora spostati e lasciami passare" disse lei, cercando di farsi spazio ma venendo bloccata dalle braccia forti del ragazzo che la trattennero e la condussero a sé. La baciò, senza dolcezza questa volta, ma solo per cercare di capire quale fosse il problema.
Si era pentita?
Non le era piaciuto?
Voleva lasciarlo lì per raggiungere Potter e Lenticchia?
Nel frattempo la Mezzosangue iniziò a staccarsi da lui, impugnando la bacchetta e minacciandolo.
"Lasciami o ti schianto Malfoy, sono seria"
"Dimmi cosa non va e io ti lascio" disse lui, continuando a stringerla, posando le mani sulle sue spalle.
"Non seguo i tuoi ordini, lasciami subito!"
"Prima rispondi razza di stronza o giuro che ti amm-"
"NON SONO LA TUA CAZZO DI PUTTANA MALFOY! NON PUOI SCOPARMI E IL GIORNO DOPO PRETENDERE DI AVERE GIÀ PIENO CONTROLLO SU DI ME" urlò Hermione, esausta.
"Ma c-cos-?"
"Io non sono Pansy, Astoria o qualsiasi delle ragazze che ti sei portato a letto e che poi hai buttato via come uno straccio! Io sono una persona, che tu ci creda o no, e ho dei sentimenti che non possono essere calpestati neanche da un Purosangue come te!"
"Mi spieghi di cosa cazzo stai parlando? Non ho fatto assolutamente nulla contro di te, sei tu che sei partita a insultarmi e ad allontanarmi. Non ti sto trattando come una puttana e tantomeno dando ordini"
"Ah no? E allora perché mi hai baciato?"
"Perché avevo voglia di farlo, Granger! Sei la prima a criticarmi, ma alla fine anche tu stai giudicando senza nemmeno conoscermi. E te lo dirò io perché." disse il mago, in preda all'ira più sfrenata.
"Sentiamo allora" disse lei, con gli occhi che lanciavano saette e incrociando le braccia al petto.
"Perché la "scopata" di ieri sera ti è piaciuta eccome e lo sai meglio di me! Non avresti mai pensato che il tuo ex nemico per eccellenza, quello che ti ha sempre insultata, riuscisse a farti provare piacere in maniera così forte e per questo ti vergogni di te stessa e della tua parte di carattere che è venuta fuori ieri sera. Ma sai cosa? A me piace quella parte e non sono debole come te per non ammetterlo o per vergognarmi nel dire sì, mi sono trombato la Mezzosangue! Mi fai schifo Granger, solo schifo" disse lui, sorprendendosi delle sue stesse parole.
Aveva esagerato, ma sentire che Hermione lo stava rifiutando lo stava letteralmente facendo impazzire e la sua rabbia aveva preso il sopravvento.
Senza guardare i suoi occhi, leggermente velati di lacrime, Draco lasciò Hermione nella cucina e si diresse in bagno: nonostante la odiasse e avessero appena litigato, non riusciva a togliersi dagli occhi l'immagine di quella Mezzosangue maledetta la notte scorsa, ancora nuda e palpitante tra le sue braccia.

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