Malessere inaspettato

7.5K 443 53
                                    

Erano tornati a casa e avevano fatto di nuovo l'amore: più dolcemente questa volta, con meno rabbia e più tenerezza.
Draco non voleva ammetterlo, ma si sentiva finalmente voluto, per la prima volta: tutte le femmine con cui era stato non facevano che ronzargli intorno per la fama della sua famiglia e la sua grossa eredità.
Lui non si era mai fatto imbambolare da nessuna di loro: semplicemente sfruttava il momento e ne traeva piacere, dimenticandole per sempre e facendo finta che non fosse mai accaduto nulla.
Quelle ragazze ne uscivano distrutte e con il cuore spezzato, ma mai quanto lui, che ritornava alla solita vita e al solito sguardo di ghiaccio che non faceva trasparire alcuna emozione.
Stranamente però quella Mezzosangue era in grado di farlo sentire amato e lui non riusciva a resisterle, preda di una serie di emozioni nuove e nascoste.

Si svegliarono insieme, lui con le braccia intorno alla vita di lei, lei con il volto posato sul petto di lui.
Draco la stava guardando, mentre la riccia si stava stropicciando gli occhi e sbadigliava con la bocca spalancata.
"Dimmi Granger, ti hanno mai detto che sei l'eleganza fatta a persona?" chiese lui ironicamente, roteando un dito attorno al volto della strega.
"Ah-ah, davvero divertente. Comunque, buongiorno Malfoy"
"Buongiorno a te" disse, spostando la mano dalla sua vita alla stoffa della coperta e delle lenzuola.
"Sta piovendo"
"Hm-hm. Si prospetta una giornata allettante, non trovi?"
"Assolutamente"
"Quasi mi mancano le lezioni della Cooman a Hogwarts: alla fine quella psicopatica e le sue lezioni facevano ridere" disse Draco, spostando lo sguardo dalla finestra alla ragazza.
"Ti manca scuola, eh?" chiese lei, alzando un sopracciglio.
"Tanto quanto a te manca tutta la casata dei Serpeverde. Quindi moltissimo, giusto?"
"Sicuro. Come stanno i tuoi amici, a proposito?"
"Non sono miei amici Granger, sia chiaro. E comunque non ho loro notizie da più di due mesi ormai"
"C-come non sono tuoi amici? A Hogwarts vi osservavo e stavi quasi sempre con loro e sembr-"
"Considero mio amico solo Blaise e Daphne, in un certo senso. Tutti gli altri non sono che una banda di coglioni e stronze"
"Perché Blaise e Daphne?" chiese lei, con uno strano tono della voce, che al mago suonò simile a gelosia.
"Gelosa, piccola Mezzosangue?"
"N-no! Sono solo curiosa..."
Draco ghignò, poi si appoggiò sul gomito, si mise su un fianco e si rivolse a Hermione.
"Blaise è stato il primo vero amico che ho mai avuto e non mi ha mai tradito. In qualsiasi situazione mi è sempre stato vicino e mi ha sempre aiutato, soprattutto quando si è creato il Marchio Nero sul braccio" iniziò, guardandosi il disegno nero scuro sull' avambraccio.
Hermione iniziò a sfiorarglielo con un dito, seguendo la linea del disegno.
"Ti fa male?"
"A volte mi vengono delle fitte più forti del solito, ma per il resto del tempo il dolore è sopportabile" rispose, mentre la strega si limitò ad annuire.
"E con la GreenGrass?"
"Invece con Daphne non ho stretto un grandissimo rapporto, ma la trovo semplicemente molto più intelligente e furba di tutte le altre ragazze di Serpeverde che conosco. Siamo stati a letto una volta, in preda all' alcool e alla rabbia per motivi che ora non ricordo, ma il giorno dopo ci siamo accorti di aver fatto una stronzata e allora abbiamo deciso di dimenticare tutto e rimanere buoni amici. In realtà non capisco nemmeno cosa ci faccia in Serpeverde: non è così fredda e calcolatrice come noi. L'avrei vista meglio in Corvonero forse: si sarebbe sicuramente fatta più amici, anche se ora penso che con Blaise stia nascendo qualcosa, ma non voglio fare supposizioni" terminò lui, guardando negli occhi la strega vicino a lui.
"E la Parkinson? La Bulstrode?!"
"Stupide imitazioni di quello che da lontano potrebbe sembrare una bella ragazza. Sono entrambe molto carine e con un bel fisico, ma oltre a quello non c'è molto altro. Perciò..."
"Hm, mi hai sorpreso Malfoy"
"Perché?"
"Beh, ti facevo più tipo da Pansy Parkinson che da m-" disse lei, prima di tapparsi la bocca da sola, mordendosi l'interno della guancia.
"...che da Hermione Granger?" finì lui, guardandola con occhi divertiti.
"Hm-hm"
"Cosa posso dire Granger? Sono ricco di sorpese" disse lui, prima di salirle sopra e iniziare a baciarle il collo e il seno. Lei iniziò a spingersi contro di lui e a spostarsi i capelli all'indietro, pronta a lasciarsi di nuovo andare alla passione che la legava a quel mago dalle iridi cristalline, ma entrambi vennero bloccati da uno strano rumore proveniente dalla finestra della stanza.
Sul cornicione si era appollaiato un piccolo esemplare di gufo, dagli occhietti gialli e vispi.
Nel becco aveva una lettera arrotolata: forse erano gli amici di Hermione o qualche suo parente.
"Draco, dovrei andare a prendere quella lettera" disse lei, iniziando a spostarsi.
"Prima o poi comprerò un' arma e sterminerò tutti questi volatili del cazzo in una volta sola. Sai per quanto tempo potremmo mangiare abbondantemente?"
"Smettila e non fare il bambino" disse lei, indossando una maglietta e sfilando la lettera dal becco del gufetto.
La scrittura all'interno era certamente quella di Harry.

Ciao Hermione,
come stai?
Malfoy ti sta facendo del male?...

"Ah, fantastico! Siamo stati interrotti da quel coglione di Potter. Ho cambiato idea: ucciderò lui al posto del gufo, sarà molto più divertente e liberatorio"
"Malfoy! Magari è qualcosa di importante! Posso andare avanti?" chiese lei, prima di ricevere un'occhiataccia dal mago.

La situazione qui ad Hogwarts sta peggiorando sempre di più e i malati stanno crescendo a livello esponenziale. Silente dice di avere avuto notizie, da fonte attendibile, del ricettario dalla Biblioteca dell'Abbadia di Admont, in Austria, dove questo fantomatico ex Mangiamorte avrebbe vissuto e lasciato il libro.
Prendete il tomo e tornate qui il più presto possibile.
Buona fortuna ad entrambi.
Ti voglio bene Hermione, a presto.
Harry Potter

Hermione lesse la lettera a voce alta, guardando di tanto in tanto il biondo accanto a lei.
"Quindi finalmente sappiamo dove si trova questo fottuto ricettario" disse lui.
"Già. Possiamo salvare i nostri amici Draco, possiamo tornare a casa!" disse lei, in preda alla gioia.
"Hm-hm" annuì lui, senza apparente felicità. "Allora cosa facciamo adesso?"
"Semplice. Andiamo a recuperare quel fottuto ricettario" rispose la strega, imitando Malfoy, il quale scoppiò a ridere, cercando di sembrare più rilassato possibile.
Per lui quell' avventura stava finendo troppo presto.

Epidemic love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora