Amy's pov
Harry mi stava confondendo, ero rimasta sorpresa per averlo visto dopo così tanto tempo. Era apparso dal nulla, non sapevo se fosse una bella o una brutta cosa. Per quanto odiassi ammetterlo, a volte non mi importava realmente di stare con lui perchè mi faceva dimenticare di tutto. Non che stessi tornando da lui. Nonostante stessimo litigando e punzecchiando a vicenda, era divertente.
La mia vita era noiosa. Andare al bar, lavorare, tornare a casa, mangiare, leggere, guardare la tv e poi dormire. Stavo ripetendo la mia solita routine giorno dopo giorno, ed era semplicemente noioso. Ma in qualche modo stavo cominciando ad abituarmi a lui.
Il mio turno era quasi finito, lavoravo in un piccolo bar e mi piaceva farlo perchè mi ci ero abituata. Passavo la mia intera giornata lì e amavo lavorare.
"Scusami." sentii una marcata voce inglese e sapevo bene a chi appartenesse. Alzai lo sguardo e i miei occhi si spalancarono. Doveva essere una presa in giro. Quello fu il primo pensiero che mi passò per la testa quando vidi Harry. Lui sembrò sorpreso proprio quanto me. Sembrava non sapere che lavorassi lì.
"Cosa ci fai qui?" chiedi calma, non volevo attirare nessun tipo di attenzione e perdere il lavoro.
"Sono qui per bere il caffè." disse sorridendo. "Lavori qui?"
"Sì."
"Bene! Ho sempre voluto lavorare in un bar." scrollò le spalle ed io sospirai.
"Cosa vuoi da bere Harry?" lui non rispose, ma mi sorrise. Sollevai un sopracciglio per la confusione. Avevo detto qualcosa di sbagliato? "Ehm cosa c'è?"
"E' che- mi piace tanto quando dici il mio nome." disse facendomi roteare gli occhi. Era un grand flirtatore, lo diceva sempre in passato.
"Cosa ne dici di dirmi il tuo ordine?"
"Cosa ne dici se andiamo a casa?"
"Cosa ne dici di lasciarmi fare il mio lavoro?" dissi piano di modo che solo noi sentissimo. Le sue labbra erano incurvate in un sogghigno e scosse la testa. Sospirai ancora, mi stava già infastidendo.
"No. Ti lascerò e ordinerò se poi andiamo a casa a piedi dopo il tuo turno."
"Ordina e basta. Per favore."
"Ho detto che ordinerò se tu-"
"Mio Dio, ok! Lasciami lavorare!" gemetti. Mi calmai e il sogghigno non aveva ancora lasciato la sua faccia. Lo trovava divertente, ma non lo era per niente.
"Caffè."
_______
"Non me l'hai mai detto, che volevi lavorare in un bar." chiesi spezzando il silenzio. Stavamo camminando senza dire una parola ed io stavo pensando.
Perchè ne facevo un problema così grosso? Era il mio coinquilino, niente di più niente di meno. Era stato qualcosa in più, ma era storia. Sarei dovuta andare avanti e non sprecare tempo ad odiarlo o a pensare che sarebbe tornato indietro. Non gli stavo dando una seconda chance o niente del genere, ma ero stanca di litigare.
"E, tu non mi avevi detto di lavorarci."
"Ho cominciato a lavorare lì circa un anno fa." risposi.
"Come ti senti ora?" chiese, serio per un secondo. Quello che aveva fatto quella mattina era stato un bel gesto da parte sua. Era stato carino con me e mi aveva aiutata a pulirmi il taglio e il pavimento, nonostante non fosse colpa sua. Era lo stesso vecchio Harry, che si preoccupava prima degli altri che di se stesso. Ma suppongo che non avesse fatto la stessa cosa l'ultima volta che ci eravamo incontrati.
"Sto been, e grazie per avermi aiutata oggi." gli sorrisi.
"Non c'è problema, sono felice di aiutarti."
"Canti ancora?" mi ricordavo che cantasse e che fosse la sua passione. Era abituato a cantare a me e ai suoi amici che non avevo mai conosciuto, ne parlava solamente.
"Ti ricordi?"
"Non mi scordo niente. Come mi ricordo che ti chiamavo Hazza." si fermò e quando lo notai mi voltai ad osservarlo. "Cosa c'è? Perchè ti sei fermato?"
Mi fermai e lui scosse la testa ridendo. "E' una cosa strana. Questa mattina mi odiavi e ora sei carina con me. Oh, e non stai cercando di darmi fastidio?" chiese confuso.
"Tu sei strano. Voglio dire, se mi comportassi in modo carino o no, lo odieresti comunque?"
"E' solo una cosa che confonde, Amy."
"E se... sono stanca di odiarti. Come non voglio perdere tempo ad odiarti e a pensare. E se, stessi andando avanti." aveva un'espressione apatica mentre ascoltava quello che stavo dicendo. "In più, so che lo odiavi quando ti chiamavo Hazza, quindi ti sto infastidendo." Harry rise ed io cominciai a camminare.
Lui seguì i miei passi. "Penso che stia iniziando a piacermi."
"Eh?" lo guardai confusa.
"Hazza. Mi piace ora." sorrise sfacciato.
"Oh davvero? Allora, devo trovare un altro nome che ti dia fastidio."
"Ti sfido, dammene uno ora." disse arrivando e aprendo la porta del nostro appartamento. Dopo essere entrato e aver chiuso la porta dietro di noi, si voltò a guardarmi. "Sto aspettando."
"Harold." aveva un'espressione basita. Io soppressi una risata. "Sì, questo è il tuo soprannome."
"Per favore, non chiamarmi più così."
"Non posso prometterlo, Harold." andai verso la mia camera, ma prima che potessi entrare mi fermò afferrandomi per un polso.
"Puoi perdonarmi? Sono davvero dispiaciuto." non risposi. Ci pensai come prima cosa, avrei dovuto dirgli tutto nonostante sarebbe stato doloroso? O avrei dovuto rispondergli in modo breve?
Quando mi schiarii le idee, sospirai e ritrassi il braccio. "Guarda, quello che hai fatto, mi hai spezzato il cuore e continua a spezzarsi ogni volta in cui penso a ciò che hai fatto. Te ne sei semplicemente andato ponendo fine a tutto senza darmi un cavolo di motivo." incrociai le braccia al petto.
"Ero una brava fidanzata, ti ho trattato bene. Ho anche ignorato ogni piccola cosa che la gente diceva di te, ma tu te ne sei fregato. Ti sei arreso!"
"Lo so, ma-"
"Harry, sto cercando di andare avanti ora. Qualunque sia la ragione, lascia che sia così."
"Vuol dire che non ci sono altre occasioni?" presi un respiro profondo. "Non puoi darmi una seconda possibilità?"
"Beh, mi hai aiutata questa mattina ed è stato molto carino da parte tua. Sto cercando di abituarmi al fatto di averti ancora attorno e potremmo provare ad essere amici."
Lui scosse la testa. "Ma non siamo mai stati amici."
"Allora, dovremmo essere coinquilini. Solamente coinquilini."
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Roommates [Harry Styles] ITALIAN TRANSLATION
FanfictionCosa faresti se il tuo compagno di stanza fosse la persona che odi di più al mondo? Amy ora vive con il suo nemico. Quello che le ha spezzato il cuore e che lei odia. L'unico e il solo, Harry Styles. Questa storia non è mia, io la sto solo traduc...