// uno //

832 25 0
                                    

Amy's pov

Mi svegliati e il sole mi stava colpendo in faccia. Cercai di combattere la luce e aprii gli occhi. Mi alzai dal letto e mi stropicciai gli occhi, poi uscii dalla mia stanza per andare in bagno e cominciai a prepararmi. Mi lavai i denti poi mi sciacquai la faccia. Ma all'improvviso, sentii degli strani rumori in cucina. Uscii dal bagno e mi diressi in quella stanza. 

Cosa diavolo era?  Chiesi a me stessa. Quando arrivai vidi una figura cucinare e indossare dei boxer. Solo i boxer. Rimpiansi di essere andata in cucina. Dio, mi ero addirittura dimenticata che vivesse con me. Non poteva almeno indossare qualcosa? 

"Oh Dio! Indossa qualcosa amico!" gemetti ed Harry si voltò quando mi sentì, ma poi mi mostrò una delle sue fossette. Amava tormentarmi e quello non faceva altro che infastidirmi di più. 

I miei occhi viaggiarono per guardare il suo petto, i suoi tatuaggio e la sua linea a v senza averne l'intenzione, ma poi mi bloccai quando realizzai che lo stavo proprio fissando. Sollevai lo sguardo prima che potessi essere colta, ma era troppo tardi. L'aveva già notato. 

"Ti piace ciò che vedi, Amy?" chiese sorridendo sfacciato. 

"No." 

"Quando vivevo nel mio alloggio, ero abituato a svegliarmi con addosso solo i boxer. Ma ora, vivo qui e le abitudini non cambiano." risi. 

"Prima di tutto dicevi il tuo 'vecchio appartamento'-" 

"Vecchio alloggio." mi corresse. 

"Qualsiasi cosa fosse. Il mio punto è che eri da solo e ora vivi con me, quindi dovresti rispettarmi." 

"Oh, lo faccio." mi interruppe ancora facendo l'occhiolino. Il solito fastidioso Harry. 

"Basta interrompermi. E poi, non puoi fare quello che vuoi perchè vivo qui anche io. E dobbiamo pensare a delle regole se vogliamo vivere in questo appartamento." mi misi a sedere su una sedia. 

"Non ora, per favore!" gemette. "Comunque, ricominciamo tutto daccapo. Buongiorno piccola." avrei voluto schiaffeggiare via quel sogghigno dalla sua faccia. Gli lanciai un'occhiataccia, non avrebbe dovuto chiamarmi piccola, mai e poi mai. Perchè riusciva a trovare sempre un modo per darmi fastidio? 

"Non. Chiamarmi. Piccola." affermai. 

"Ok... piccola." gemetti facendolo ridere. Mise un piatto di fronte a me, sul tavolo, che era pieno di pancakes con qualche mora e miele. Amavo i pancakes, erano i miei preferiti. Se lo era ricordato. Inarcai un sopracciglio e lui mi sorrise in risposta. 

"E' per me?" lui annuì. Non dissi un'altra parola, cercavo di non sorridergli o mostrargli alcun tipo di affetto. Mi ricordavo di quando era solito cucinare per me nel passato, ma scacciai via il pensiero e presi un morso della mia colazione. 

"Non ti chiederò se è buono perchè so che è perfetto. A dire il vero, lo sappiamo entrambi." Harry scherzò e poi mi fece un occhiolino. Aveva ragione, cucinava bene. Ma non gliel'avrei mai detto. 

"Non è così buona però." dissi scuotendo la testa e contenendo la mia risata. Lui fece un mezzo sorriso e poi se ne andò, lasciandomi con la mia bellissima colazione. Lo vidi entrare nella sua stanza e lasciare la porta aperta. 

Cominciai a divorare tutto e dopo pochi minuti lo sentii ridere, voltai la testa e vidi Harry indossare dei vestiti questa volta. Un paio di pantaloncini neri e una maglietta bianca. Mi aveva davvero dato ascolto, non era da lui. 

"Sembra che tu menta tutto il tempo. Voglio dire, perchè non hai detto che ti piaceva il cibo? Non devi mentire, lo sai." roteai gli occhi. Non volevo che pensasse che gli dovessi qualcosa. Se avesse anche solo pensato per un secondo di poter avere una seconda possibilità, allora avrei dovuto fermare la cosa fin dal principio. 

"Amy?" ero persa nel mio mondo, lo guardai negli occhi. 

"Si?" 

"Stai bene?" chiese preoccupato. Io annuii con la testa e continuai la mia colazione, solo per evitare la situazione e i miei pensieri. Quella era la mia soluzione, scappare dai miei problemi. 

Harry's pov

Amy era così difficile. Non era assolutamente così nel passato, ma me lo meritavo. Ne ero io la causa, l'avevo cambiata e mi odiavo per quello. Ma non avrei mai odiato lei, fui così egoista per essere tornato per lei. E, volevo che noi non litigassimo mai. Volevo che fossimo felici, proprio come i vecchi ricordi che condividevamo assieme. 

Per farle credere che fossi cambiato, avrei dovuto farglielo vedere, ma avevo il sentore che sarebbe stato difficile. Avrei solamente voluto che lei si aprisse con me. Volevo che la tensione tra di noi sparisse, quindi la infastidivo tutto il giorno e stavo progettando di tenere tutto ciò lontano. 

Se solo avessi potuto avere un'altra opportunità, avrei riconquistato la sua fiducia. Non l'avrei più persa. Dovevo solo provarci più che potessi per distruggere le mura che aveva costruito tanto tempo prima. 

Avrei provato di tutto per Amy

Roommates [Harry Styles] ITALIAN TRANSLATIONWhere stories live. Discover now