Le cinque ore passano più veloce del solito.
Sono stata tutto il tempo a scarabocchiare su un foglio trovato...a caso...parole confuse,che non riesco a capire.
La campanella è suonata, è ora di uscire,aspetto che le altre persone escano dall'aula,per restare sola,amo il silenzio che c'é qua dentro, vorrei che ci fosse sempre.
Prima di uscire vado a guardare un'ultima volta dalla finestra.
Mi stanno aspettando...oh no...non pure oggi. Sto pensando all'idea di rimanere qua dentro per tutto il giorno,ma purtroppo non si può...
Prendo un respiro ed esco dall'aula. Decido di passare per le scali di emergenza, che mi portano alla parte dietro dell'edificio.
Esco e...tutto nero...
*Michele pov*
Cammino davanti a una scuola,vedo una massa di studenti formarsi intorno a qualcosa/qualcuno.
Mi avvicino al cancello e vedo un ragazzo dare calci a una ragazza,che non mostra nessun segno di vita.
Corro verso di loro il prima possibile,non posso continuare a vedere tutto questo,nessuno ha intenzione di intervenire,sono troppo impegnati a filmare quella scena.
STRONZI.
-Che cazzo fate!
Tutti si girano verso di me e mi guardano con aria stranita.
-Non lo vedi per caso,ora vattene,lasciaci divertire!
È sul punto di riiniziare a dare calci.
-Chiamo la polizia!
Tutti si fermano e mi guardano impauriti,a parte il ragazzo.
-Non hai il coraggio di farlo.
-Ah sì?
Prendo il telefono dalla tasca,apro su rubrica e compongo il numero della polizia.
-Se tu la smetti,io non chiamo,a te la scelta.
Li guardo con un sorriso malizioso.
-E vabene!
Tutti se ne vanno,facendo rimanere per terra la ragazza.
E tutta sporca di sangue e piena di lividi. Perché gli fanno tutto questo? Lei cosa ha fatto di male? Dalla faccia mi sembra una ragazza innocente.
Mi avvicino cautamente a lei e mi metto in ginocchia per osservarla meglio.
Sta respirando,solo che a fatica. Meglio portarla a casa mia.
*Chiara pov*
Mi risveglio in un ambiente a me sconosciuto,dono stesa su un divano e ho un dolore allucinante su tutto il corpo.
Provo ad alzarmi,ma non ci riesco,un dolore inizia a venire dalla pancia.
-AAH!
Mi ridistendo (?) sul divano e vedo una figura maschile entrare dalla porta.
Ho paura
Ha i capelli mori, con un ciuffetto bianco,labbre carnose leggermente rosse,forse per il freddo di fuori,pelle un pó pallida ed infine degli occhi verde smeraldo spettacolari.
-T-tu chi sei?!
-Tranquilla,non ti faccio niente. Sono Michele,ho visto cosa succedeva nel cortile della tua scuola e sono intervenuto.
-Ah...grazie.
-Di niente.
Mi dice sorridendo avvicinandosi a me per sedersi sul divano.
-Come ti chiami?
-...
Non so se rispondergli o no,non so se fidarmi...NON SO COME ANDRÀ A FINIRE TUTTO CIÒ.
-Ehi...tutto bene?
-...
-Ehi...rispondi mi sto reoccupando.
Risponde alzando un pó il tono della voce.
-E tu chi sei per preoccuparti per me!
-Perché dici questo?
-Senti...lascia stare che è meglio.
Dico guardando verso il basso facendo il piccolo sforzo per alzarmi,mettendo una mano davanti alla pancia per il dolore.
Mi prende per il polso,ha la pelle così calda,come fa? La mia è così gelida.
-Tu non te ne vai da nessuna parte.
Ed ecco che la mia paura è aumentata.
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Resta.
Genç KurguNon te ne andare come gli altri, resta. Voglio averti accanto a me,sentire le tue labbra sopra le mie. Voglio provare quelle emozioni che mi hai fatto provare la prima volta. RESTA