1. Bisogna combattere

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                                                                   Sparta 480 a.C.

Nella città di Sparta si stavano celebrando le feste Carnee* e i cittadini erano tutti per le strade, felici e contenti.

La notizia dell'avanzata dell'esercito persiano attraverso la Tracia e la Macedonia arrivò ai governanti spartani come un fulmine a ciel sereno.

Nessuno si aspettava infatti che le truppe di Serse si fossero spinte così all'interno nel territorio ellenico.

Gli Efori, i saggi capi di Sparta, convocarono tutti i cittadini abili a combattere e, nella piazza della città, tennero una pubblica assemblea.

" Spartiati " esclamò solennemente uno degli Efori " l'esercito invasore persiano è ormai alle porte e minaccia la sicurezza di tutto il mondo greco!
Sappiamo che durante le feste Carnee, secondo la legge del nostro popolo, viene vietata l'attività militare, ma, vi chiedo, possiamo noi restare indifferenti di fronte al pericolo barbaro?
Qualcuno potrebbe obiettare che gli dei potrebbero prendersela con noi perché vogliamo entrare in guerra proprio nel periodo in cui, inoltre, si celebrano i giochi Olimpici, ma io vi dico, cittadini, gli dei non riterrebbero più sacrilego vedere i propri templi distrutti da uno straniero o, peggio ancora, occupati da divinità oscure e barbare ?
Pertanto, vi domando, possiamo noi non imbracciare le armi e combattere?"

Tutto il popolo riunito in piazza cominciò a urlare la propria approvazione  e i giovani soldati lì presenti si misero a pestare i piedi sul selciato per far capire agli Efori il loro desiderio di combattere.

Il giorno seguente il re di Sparta, Leonida, reclutò i trecento combattenti del corpo reale e, con essi, decise di marciare contro l'esercito persiano.

La sua idea era quella di reclutare altri greci lungo la strada che avrebbero percorso e poi di attendere il grosso dell'esercito alleato presso il passo delle Termopili.

Infatti, come aveva preventivato, Leonida riuscì a raccogliere contingenti provenienti da varie città greche e, alla fine, giunsero al luogo che si erano prefissati più di 7.000 uomini.

Il re spartano fece accampare tutti presso la Porta di Mezzo, la parte più stretta del passo delle Termopili, una zona facilmente difendibile, perché possedeva una specie di muro di difesa naturale costituito dalla montagna.

Lì i Greci si stabilirono, in attesa della prima mossa dell'esercito nemico.

* Le feste Carnee erano feste in onore del dio Apollo e, durante i nove giorni della loro durata, non era consentito compiere attività militari.
Stessa cosa capitava di solito mentre si celebravano le Olimpiadi.

Questo è il passo delle Termopili come si presenta oggi e con il monumento dedicato al re Leonida e ai suoi soldati.

Questo è il passo delle Termopili come si presenta oggi e con il monumento dedicato al re Leonida e ai suoi soldati

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Termopili ( Larry Stylinson)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora