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EVELINE.

-Carino quel Matthew, è simpatico e di compagnia, non come Josh.-
-È mio cugino, oddio non proprio ma è come se lo fosse.- sorrise e si gettò a peso morto sul letto.
-Me ne ha parlato, è stato adottato quando aveva tre anni e i tuoi zii l'hanno cresciuto come un figlio, senza fargli mancare mai niente. Non va fiero del fatto di essere stato adottato ma ama i suoi nuovi genitori e gli sarà sempre grato per quello che hanno fatto per lui, testuali parole!- rise, una di quelle risate vere però, tanto che fece ridere anche me senza motivo.
-Tu ricordi proprio tutto, eh?-
-No, non tutto, ricordo solo quello che mi interessa.- sorrisi e sculettando andai in bagno per mettermi il pigiama.
-Tesoro sai che con me non funziona, è inutile che ci provi.- urlò dalla stanza, probabilmente dopo aver detto quella frase fece uno di quei soliti sorrisetti. Non risposi, piuttosto cercai di perdere più tempo possibile mentre indossavo il pigiama e mi struccavo, così da ripensare alla serata appena passata.

Qualcuno bussò alla porta del bagno e quando la aprii, mi ritrovai Josh davanti, indossava solo un pantalone del pigiama ed era a petto nudo, i capelli erano scompigliati e il viso stanco. Mi resi conto che ero imbambolata a guardarlo, così mi spostai e senza dire una parola tornai in camera di Colton.
Stavo sistemando i vestiti quando quel cretino mi fece saltare in aria.
-Finalmente!- disse. Era tutto buio e non pensavo che fosse ancora sveglio così risposi tranquilla, evitando di dirgli che uscendo dal bagno mi ritrovai il suo bellissimo fratello davanti.
-Scusami, ho perso tempo perché dovevo struccarmi e non ho le mie cose.-
-Quindi quando ci vediamo?- Oh fantastico, non stava parlando con me, mi buttai a peso morto accanto al mio migliore amico e aspettai che finisse di parlare al telefono.
-Chi era?- chiesi curiosa.
-Una persona.- mise il cellulare sul comodino e si girò dalla parte opposta.
Ero troppo stanca per mettermi a discutere, perciò mi addormentai anch'io.
Durante la notte sentii urlare qualcuno e Colton che si alzava dal letto per andare da qualche parte, capitò tre volte, alla terza volta però, mi alzai e lo seguii senza farmi vedere. Era Josh che urlava, e Colton andava da lui per calmarlo.
In quel momento mille domande mi torturavano, perché Josh urlava durante la notte? Perché faceva questi incubi? Perché quando urlava diceva il mio nome? E soprattutto, perché sognava me?
Davvero non riuscivo a capire e l'unico modo per avere una risposta ad ogni mia domanda era parlare con Colton e farmi spiegare tutto, così tornai nella stanza e accesi la luce, aspettando che tornasse il mio migliore amico. Guardai l'orologio sulla scrivania, indicava le quattro e mezza del mattino e se devo essere sincera, non m'importava. Dovevo sapere tutto.
-Eve, cosa ci fai sveglia?- sembrava sorpreso o forse era solo spaventato dall'idea che io avessi sentito tutto.
-Dobbiamo parlare.- dissi sbattendo la mano sul letto per fargli capire che doveva sedersi e che non avrei rimandato quella conversazione.
Chiuse la porta e si sedette accanto a me sbuffando.
-Cosa vuoi sapere?- chiese.
-Tutto.- Gli feci qualche domanda e mi raccontò tutto, sin dalla prima notte in cui Josh ebbe il suo primo incubo.
-Non dovrei parlartene, ha detto che non deve saperlo nessuno apparte me e i nostri genitori, ma era ovvio che lo sentissi quindi ti chiedo per favore di evitare questo discorso davanti a lui.-
-Quindi Josh fa sempre lo stesso incubo? Ogni notte?- ero scioccata, forse era questo il motivo per cui non voleva dormire mai con nessuno, non aveva mai dormito nemmeno con me. Neanche un solo pomeriggio.
-Si, sogna che tu hai un incidente, lui è l'ultimo che lo viene a sapere e quando arriva in ospedale sei in coma, tuo padre gli proibisce di stare lì e lui inizia ad urlare il tuo nome sperando in un tuo risveglio.- tutto questo era assurdo.
-Non capisco, allora prova ancora qualcosa per me? Se è così, perché preferisce stare con altre ragazze?- ero ancora più disperata di prima, non riuscivo a capire tutta quella situazione.
-Perché con loro non provo niente, poco m'importa di come stanno o cosa fanno durante il giorno. Con te invece no, è tutto diverso, tu mi fai provare cose che non ho mai provato con nessun'altra ragazza e lo sai, ne ho avute tante di ragazze. Mi sento bene, felice, come se tu fossi l'unico mio motivo per continuare a vivere e mi devi credere, senza di te mi sento perso ed è proprio per questo motivo che sto con Caroline, per evitare che io ti controlli ventiquattro ore su ventiquattro. Il problema però è che non posso stare con te, tu meriti qualcuno di speciale e quella persona non sono io. Buonanotte.- prima di andarsene guardò sia me che Colton e poi si chiuse la porta alle spalle.
Io e il mio migliore amico eravamo totalmente a bocca aperta, nessuno dei due pensava che stesse ascoltando la nostra conversazione da dietro la porta, nè tantomeno che entrasse per dire tutte quelle cose.
Era innamorato di me, però preferiva soffocare i sentimenti con la paura di fare del male a se stesso soffrendo.
Aveva paura che io lo facessi soffrire, non che lui non fosse la persona speciale di cui io avevo bisogno in quel momento. Farlo soffrire, io a lui, ma cosa si era bevuto? Io volevo che fosse il mio vero amore e lui cosa faceva? Scappava.
Colton mi smuove il braccio per portarmi nuovamente alla realtà, liberandomi momentaneamente dai miei pensieri fissi che riguardavano solo l'immensa stupidità di quel meraviglioso ragazzo di cui io ero innamorata.
-Dormiamo, altrimenti domani non ti potrai alzare.-
-Non so se riuscirò a dormire Colt.- mi abbracciò e mi tirò giù sul letto facendomi sdraiare.
-Piccola sono le cinque, non puoi stare ancora sveglia a pensare, domani dobbiamo fare davvero tantissime cose.-
-Devo andare da Josh.- mi abbracciò ancora più forte e disse di no con la testa, riuscii ugualmente a divincolarmi e scesi dal letto precipitandomi nella stanza accanto.
Aprii piano la porta e mi avvicinai al letto dopo averla richiusa.
-Josh.- sussurrai. Mi sentii prendere dai fianchi e mi attirò a sè.
-Perché torni sempre? Perché anche quando io divento il ragazzo più stronzo al mondo tu sei sempre pronta a tornare?- eravamo così vicini, eppure non avevo nemmeno voglia di baciarlo in quel momento, volevo solo stare tra le sue braccia e dormire.
-Perché ti amo ancora e ti ho fatto una promessa, ricordi? Josh io ti rimarrò sempre accanto, che tu lo voglia o no.-
Appoggiai la testa sul suo petto e dopo poco mi addormentai, cullata dai battiti del suo cuore e dalle carezze che mi faceva sul braccio.
Una vera e propria ninna nanna.

/stringimiadesso

TI RIMARRO' SEMPRE ACCANTO (Storia momentaneamente sospesa.)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora