Sempre uguali

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Lui: «ti sei fatta crescere i capelli»
Lei: «così pare»
Lui: «ce li avevi corti quando stavi con me»
Lei: «lo so»
Lui: «stai bene, comunque»
Lei: «g-grazie»
Lui: «sei proprio bella!»
Lei: «non dovresti dirmelo. Sono la tua ex»
Lui: «posso dirtelo perché ti ho amato»
Lei: «mi hai amato solo perché sono bella?» alza gli occhi al cielo
Lui: «no, affatto. Ti ho amato perché... in realtà non lo so perché»
Lei: «come sarebbe a dire che non sai perché?»
Lui: «cioé tu eri... non lo so»

Ci fu un attimo di silenzio, poi lei finalmente sorrise: «Io ti amavo. Tu non l'hai mai capito ma io ti amavo»
Lui: «tu non me l'hai mai detto...»
Lei: «hai ragione. Ti ho detto molte altre cose ma non quella»
Lui: «mi hai detto che ero un coglione, che ti trattavo male, che ero immaturo...»
Lei: «dio mio, lo sai che non lo pensavo davvero» sbuffa
Lui: «e... che pensavi davvero?»
Lei: «che eri fantastico. Avevi quel modo tutto tuo di vedere le cose e io lo amavo. Eri adorabile quando mi sorridevi dall'altra parte della strada e quando mi accarezzavi la guancia appena mi vedevi giù di morale. Eri dolcissimo quando mi permettevi di stare tra le tue braccia e sai io odiavo sentirmi piccola ma quando mi stringevi stavo comunque benissimo nei tuoi abbracci ed eri straordinario quando stavi ad ascoltare i miei monologhi sconnessi come stai facendo ora...» si fermò per un istante con le lacrime agli occhi, poi lo guardò e la voce le tremava mentre pronunciava quelle parole «e come ora mi sorridevi. Solo che poi mi baciavi e mi dicevi che andava tutto bene» Fu un attimo. Un attimo in cui lui si sporse dall'altra parte del tavolo e la baciò.
Lui: «va tutto bene» la rassicurò
Lei: «non avresti dovuto farlo. Sono la tua ex» abbassa gli occhi
Lui: «sai perché ti ho amato?»
Lei: «n-no»
Lui: «perché era impossibile non farlo. Eri qualcosa che non riuscivo a capire e quando ci provavo mi perdevo. E quando mi perdevo trovavo i tuoi occhi e loro mi guardavano sempre con un amore sconfinato, non importava quanto io fossi stronzo o quanto ti facessi incazzare o piangere, i tuoi occhi continuavano sempre ad amarmi. Io ti amavo perché eri forte, piccola. Tu pensavi sempre che fossi io a proteggere te e invece eri tu a proteggere me. Io non ti ho mai protetto. E tu non hai idea... non hai idea di quante volte mi sono odiato. Mi sono odiato tutte le volte in cui non ti difendevo e non ti dicevo di amarti. Tu non mi dicevi di amarmi ma io sapevo che mi amavi. Io non ti dicevo di amarti ma ti amavo. Tu lo sapevi?»
Il sorriso della ragazza era triste: «No»
Lui: «ma ti amavo. Davvero»
Lei: «se l'avessi saputo non mi sarei arresa con te»
Lui: «quindi adesso saremmo ancora insieme?»
Lei: «io sono ancora con te»
Lui: «si, ma stai con lui»
Lei: «bhe e tu stai con lei»
Lui: «ma sono con te ora»
Lei sospirò: «non fa niente. Siamo andati oltre il nostro amore»
Lui: «non lo so. Siamo ancora qui»
Lei: «non siamo più quelli che eravamo»
Lui: «hai ragione. Hai i capelli più lunghi»

Finalmente lei rise. E lui non riuscì a non dirglielo: «il tuo sorriso è sempre lo stesso, però»
Lo sguardo di lei si fece serio in quello di lui e disse: «anche la tua capacità di farmi sorridere è sempre la stessa»
Lui: «vuoi sapere la verità?»
Lei: «s-si»
Lui: «anche il mio amore per te è rimasto lo stesso»
Lei: «vuoi sapere la verità?»
Lui: «certo»
Lei: «li vedi i miei occhi?»
Si guardarono.
Lui: «li vedo»
Lei: «non lo capisci?»
Lui: «che cosa?»
Lei: «hai detto che ti guardavano con un amore sconfinato»
Lui: «si»
Lei: «sai, neanche loro sono cambiati. Ti stanno guardando ancora così»

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