capitolo 9: vuoi essere la mia schiava?

3.2K 18 0
                                    

"Cazzo, rispondi Mark, che cazzo vuol dire schiava? Pensi che io sia la tua schiava?" Era lì immobile davanti a me, si stava chiudendo i pantaloni e stava buttando il preservativo.
"Senti Pam, calmati, te ne avrei parlato stasera" rispose
"Parlato di cosa?" Gli chiesi quasi urlando
"Ti avrei domandato se vuoi essere o no la mia schiava"
"Schiava? Ma siamo nella segregazione o cosa? Che cazzo vuol dire la tua schiava?"
"Senti Pam se ti vuoi calmare ti spiego tutto altrimenti me ne vado e non se ne parla più di niente"
Non riuscii a trattenermi, stavo sbuffando dalla rabbia, mi calmai per un secondo poi lo lasciai proseguire:
"Va bene, scusa, dimmi tutto Mark"
"Grazie Pam...ecco ti spiego, non mi piacciono le relazioni normali baci e coccole, nella mia relazione la ragazza sta sotto, ora tu mi piaci davvero tanto Pam, sei il prototipo di ragazza che mi fa uscire pazzo, voglio che tu sia la mia schiava, non è una cosa cattiva, non ti farò del male, in pubblico saremo una coppia normale, in fondo abbiamo 18anni, ma quando saremo da soli tu sarai la mia schiava e io il tuo padrone, non è altro che un gioco di ruolo, vedilo così, una cosa divertente, mi piacerebbe se tu accettassi, anche perché è l'unico tipo di relazione che mi piace, se vuoi pensaci, ma questo è ciò che ti posso offrire Pam" sbarró la bocca e aspettò una mia risposta
"Mark...non so, dovrei pensarci, potremmo provarci, non so se funzionerà, non lo so davvero, ho un carattere forte, non penso che riuscirei a stare sotto"
"Ti aiuterò io a tenere a bada il tuo carattere, vuoi essere la mia schiava Pam?"
Stetti in silenzio per un secondo, mettere a bada il mio carattere? Ma questo è uscito pazzo o cosa?
Mi diede un bacio,
"Pam, tu mi piaci e voglio stare con te, ti prego dimmi di si piccola".
Mi diede un altro bacio, la sua mano scese tra le mie gambe e inizió a premere forte, io gemetti, quanto mi piaceva Mark, poi mi bació di nuovo, mi sbottonó i pantaloncini e infilò tre dita contemporaneamente, inizio a muovere in modo veloce e deciso e io gemetti moltissimo, mi strizzó un capezzolo e iniziò a baciarmi il collo, mi alzò il top e inizió a leccarmi un capezzolo, poi l'altro mentre continuava a masturbarmi con le dita, poi mi girò di spalle, mi abbassò i pantaloncini e fece le stesse cose di prima, sfiló un preservativo se lo infilò e si infilò dentro di me, con violenza iniziò a muoversi avanti e indietro, mi bloccò la testa tirandomi in giù dalla coda, con una mano mi stimolava il clitoride, con l'altra mi stringeva il capezzolo e con violenta mi stava fottendo su quel muretto, non ci volle molto per farmi arrivare,
"Va bene, Mark, va bene, ti farò da schiava, mi piaci troppo e ho troppo bisogno di te"
Instintivamente si bloccò, mi rialzó i pantaloni e mi sistemó il top, poi si alzò i suoi pantaloni e si sitemó il pacco.
"Grazie piccola, non te ne pentirai, ora ti accompagno a casa, domani verrai a pranzare a casa mia, è deciso" mi sorrise e ci avviammo verso casa; arrivammo sotto il portone mi diede un bacio, la buonanotte e scomparve nel buio della notte.
Rientrai in casa, ero visibilmente stanca, mi feci una doccia calda e mi misi il pigiama, mi lanciai sul letto, era l'una di notte e domani mi sarei dovuta alzare alle 6:30, come potevo farcela? Ero stanca ma non riuscivo a prendere sonno, come mi sarebbe piaciuto dormire al fianco di Mark come la sera scorsa, sicuramente mi sarei addormentata in un attimo.
Mi giravo e rigirato nel letto ma il sonno non arrivava, così mi alzai, scesi in cucina e mi preparai un the caldo, lo versi nella tazza, erano già le due di notte; bevvi il the, mi lavai i denti e tornai a letto, misi un po' di musica e mi addormentai circa mezz'ora dopo.

Sono sottomessa?Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora