capitolo 11: gelosie

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Tornai a casa, mi preparai un piatto di pasta, mangiai e poi mi accesi una sigaretta, con Mark era davvero finito tutto così? Che amarezza, eppure dovrebbe capire che le ragazze non vanno sottomesse, vanno trattate alla pari, vabbé ognuno è fatto a modo suo, chi sono io per giudicare? Però è brutto quando sei tu la ragazza in questione, vabbé meglio non pensarci.  Prendo il telefono e chiamo Bernadette,
"Be, ti va di uscire oggi?"
"Non esci con Mark? Ha detto che vi siete messi insiene, comunque auguri, però la prossima volta avvisami"
"Penso che ci siamo lasciati"
"Pensi?" Mi chiese lei
"Mi sa proprio di sì, allora, ti va di uscire?"
"Certo, alle 5 in piazza, va bene?"
"Va bene"
"A dopo Pam"
"A dopo Be" riattaccai il telefono, mi misi davanti la tv e iniziai a fare zappig tra i canali, dopo mi accesi una seconda sigaretta, questo pomeriggio mi sarei dovuta vestire davvero da schianto, così da far rodere Mark e da conquistare, se tutto va bene, qualche bel ragazzo".
Spensi la tv e dopo aver spento anche la sigaretta andai in bagno a farmi la doccia, stetti sotto il getto dell'acqua per una buona mezz'ora, dopo uscii, mi asciugai e iniziai a vestirmi. Mi misi una gonna corta a tubino nera e una camicetta rosa, molto stile hostess ma devo ammettere che ero davvero bella vestita in quel modo, la gonna era molto stretta e mi metteva in risalto le forme, stessa cosa per la camicia, optai per un paio di tacchi, non troppo alti, mi asciugai i capelli e li piastrai, i miei capelli al naturale sono mossi/ricci ma quando li piastro divento molto più bella del solito, mi truccai con un po' di eleyner e molto mascara, presi la borsa e le sigarette e uscii di casa. Raggiunsi Bernadette che appena mi vide fece un fischio,
"Sei uno schianto Pam!"
"Grazie Be, avevo voglia di curarmi un po', tutto qui ahaha" in realtà sia io che lei sapevamo che non era questo il motivo ma non eravamo amiche così strette da dircelo apertamente.
Così andammo al Tabacchino e poi ci sedemmo in piazza, uno dopo l'altro arrivarono Tom e tutti i suoi amici, Tom mi lanciò un'occhiataccia e tutti mi guardarono con fare malizioso; ad un tratto vidi Mark, i nostri sguardi si incrociarono per un solo secondo, un brivido mi passó per tutto il corpo, lui mi fissò come imbambolato, ma qualcosa distolse il mio sguardo dal suo; infatti a braccetto di Mark non vi era niente di meno che Melissa...che cazzo ci faceva lei là?
Si stringeva forte al braccio di Mark e ogni tanto lo elogiava per la sua bellezza e intelligenza; ad un tratto mi salì un senso di nausea, e se gli avesse detto di noi due? Della storia della schiava e del fatto che ho perso la verginità con lui? Non penso si sia ridotto a tanto, no, impossibile...
"HEI BELLAA" Qualcosa mi distolse dai miei pensieri
"BELLAAA DICO PROPRIO A TE CON LA CAMICETTA ROSA VIENI QUA UN SECONDO" vidi un gruppetto di ragazzi un po' rozzi che mi stavano chiamando, mi scrutai intorno Tom non mi guardava neanche più, Mark mi guardava con la punta dell'occhio ma allo stesso tempo si era seduto su un gradino con Melissa in braccio.
Così mi accesi una sigaretta, uno di quei tipi si avvicinó,
"Posso sapere il tuo nome?"
"No" risposi senza neanche guardarlo
"Perché no? Voglio conoscerti bella"
"Dai, vattene, lasciami stare!"
Di scatto mi prese per un braccio, io e Bernadette sobbalzammo e lanciai instintivamente un urlo.
Neanche il tempo di spostarmi Mark si era alzato, aveva scaraventato Melissa a terra e si era avvicinato a me,
"C'è qualche problema qua? Hei coso, ti ha detto di lasciarla stare, capito?!" Lo guardò con aria minacciosa e il ragazzotto si dileguó. Poi mi prese per un braccio, ma non mi modo violento, ma con il suo tipico tocco tranquillo:
"Ora vieni con me Pam" disse
Io lo seguii, non potei fare altrimenti
Una voce da lontano urlò:
"Mark perché vai con quella cretina?! Vieni qua e non fare il minchione!" Era Melissa, Mark si girò verso di lei:
"Scusa Melissa, ma ti ho solo usata per far ingelosire Pámela, è lei la ragazza che voglio ed è lei la mia ragazza".
Melissa rimase sconvolta dalla schiettezza e chiarezza di quelle parole, tutti rimasero sbigottiti, io ero imbarazzata ma allo stesso tempo felice per quelle parole di rivelazione, seguii Mark e mi portò verso casa sua,
"Oggi saresti dovuta venire a pranzare da me, beh non è successo perché tu hai marinato la scuola e hai detto ciò che hai detto sulla soglia di casa tua, ora pretendo delle scuse, voglio salire a casa e cenare con te e voglio che la nostra relazione continui, capito Pam?

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