Capitolo tre: Ricordi
Hope osservò il cartello "Benvenuti a New Orleans" che le passava davanti.
Appoggiò la testa sul finestrino dell'auto, aggiustando la posizione del suo corpo in modo da avere lo sguardo rivolto verso sua zia Rebekah.
lei la guardò. "Come ti senti?"
Hope sospirò delicatamente e scosse la testa. "Nervosa."
Le sue parole si fermarono mentre lei rifletteva. "E se a loro non piaccio?"
Quell'ultima parte doveva essere solo un pensiero, ma invece lo disse ad alta voce, rimpiangendo immediatamente la domanda insistente.
Rebekah fece un pesante sospiro e guardò sua nipote. "Sei la loro figlia, Hope, ti vogliono bene."
"Ma l'amore è una cosa automatica? come si puoi amare una persona che non hai mai incontrato?"
La domanda di Hope provocò una risata da parte di Rebekah. "Sei proprio testarda come tuo padre."
Padre. Quel concetto spaventò Hope per un momento, prima che ponesse la domanda: "Lui com'è?"
"Tuo padre?"
Inspirò profondamente.
"Non ti mentirò, amore mio. È conosciuto in tutto il mondo per essere un mostro. Le persone pensano che sia un uomo che infligge dolore per sport e uccide chiunque gli impedisca di ottenere ciò che vuole. Anche se significasse assassinare un villaggio di donne e bambini."
Fece una pausa. "Ha pugnalato me e Elijah molte volte, aveva pugnalato i miei altri due fratelli."
Una vibrazione di senso di colpa e terrore colpì il petto di Hope dopo aver sentito di cosa fosse fatto Klaus Mikaelson.
Tutto ciò non la stava aiutando per niente.
"Ma nel secondo in cui ti ho vista ti ho voluto bene, e so che anche Nik lo ha fatto. Ti teneva stretta e ti guardava con così tanto amore nei suoi occhi. Non l'ho mai visto, nella nostra intera esistenza, guardare qualcuno con così tanto affetto. Ti guardava come se volesse rinunciare a tutto ciò che aveva per te."
"Ma... pensavo che non gli interessasse veramente."
Rebekah scosse la testa. "Le persone lo dicono solo per la leggenda che a Niklaus Mikaelson non importa di nessuno. Non hanno mai visto il modo in cui parlava di te, in cui diceva il tuo nome."
Per un momento improvviso gli occhi di Hope si chiusero e delle immagini cominciarono ad apparire intorno a lei.
Un cielo scuro, le stelle che splendevano in alto. Un uomo che incombeva su di lei. Silenzio.
"Questa città ti voleva morta, ma io ne farò la tua casa, e ogni anima che vuole farti del male verrà stroncata, come è certo che il mio sangue scorre nelle tue vene. Tu ritornerai da me."
Una morbida pressione sulla sua fronte e una lacrima caduta da sopra sulla sua guancia.
Incapace di controllare i propri movimenti, Hope aprì gli occhi sobbalzando in avanti.
Rebekah, chiaramente preoccupata, sterzò un po' bruscamente ma tenne la macchina in linea.
"Hope?" Chiese allarmata, si poteva percepire l'inquietudine nelle sue parole. "Stai bene?"
Hope scosse la testa e tenne gli occhi fissi sul cielo davanti a lei. La sua voce era poco più di un sussurro
"Credo di ricordare qualcosa."
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The Twisted Life Of Hope Mikaelson (Traduzione Italiana)
FanfictionLA CONTORTA VITA DI HOPE MIKAELSON. LA STORIA NON È MIA, IO LA TRADUCO SOLTANTO. TUTTI I CREDITI VANNO A feministic (ANCHE LA COPERTINA) CHE MI HA DATO IL PERMESSO DI TRADURLA DALL' INGLESE ALL' ITALIANO. I DO NOT OWN THE STORY, I'M ONLY TRANSLATING...