Apology

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Capitolo nove: Scuse

Un'ora e mezza dopo, Hope era seduta con Rebekah e Marcel. Sembrava che le cose fossero piuttosto tese tra loro due, ma pareva che fossero sollevati dalla presenza della ragazza. Gli aveva detto cosa fosse successo con Klaus e suo zio Elijah e loto le avevano creduto; senza porre nessuna domanda.

Si domandò quante altre volte i due uomini avessero combattuto perché fosse considerato un avvenimento così abituale.

Marcel e Zia Rebekah stavano blaterando di qualche stupidaggine a caso nel Quartiere quando Klaus si stagliò sul balcone.

"Hope."

La ragazza si alzò in piedi, piuttosto velocemente in verità, e alzò lo sguardo verso di lui.

"Due parole, per favore?" I suoi occhi incontrarono quelli di lei direttamente e riuscì vedere la somiglianza della famiglia immediatamente. Capì cosa avesse voluto dire Rebekah.

La ragazza annuì. "Okay."

"Nel mio studio." Fu tutto quello che disse prima di girarsi e camminare fuori dal suo campo visivo.

Hope si voltò e vide lo sguardo di zia Rebekah e Marcel seguire Klaus.

Aggottao la fronte guardandoli.

Rebecah parlò a bassa voce: "Starai bene. È la prima porta sulla sinistra."

Hope allora iniziò la sua ascesa sulle scale, che molto probabilmente la stavano conducendo verso la sua morte nefasta e imminente.

Hope sentì due paia di occhi su di lei mentre camminavo; un piede dopo l'altro.

Respira, Hope. Respira. Devi ricordarti di respirare

Scosse la testa per la sua stessa stupidità e sì ritrovò davanti alla porta di Klaus.

Fece per bussare, ma decise di non farlo. Invece afferrò la maniglia fredda e la girò entrando velocemente e chiudendo la porta fermamente dietro di lei.

Alzò lo sguardo e vide Klaus che la osservava.

Camminò verso di lei e lei pensò che fosse come un leone che valuta la sua preda. Ma quando guardò più da vicino, si rese conto che era l'analogia sbagliata. Era come un leone che valutava il suo cucciolo

Si era aspettata che lui le balzasse addosso e invece le fu dimostrato qualcos'altro.

Arrivò di fronte a lei e la strinse velocemente al petto, il che mi ricordò la prima volta che si erano incontrati. Appoggiò il mento sopra la testa di lei. "Mi dispiace. Veramente, scusami."

Hope sospirò, sentire la pena nella sua voce scosse il suo cuore. (NDT: nella versione originale "pulled at my heartstrings" è un modo di dire inglese, sarebbe come se il cuore fosse una chitarra e qualcuno, toccanto le corde, strings appunto, la suonasse; in questo caso provocanto dei sentimenti. Non ho la più pallida idea di come renderlo in italiano, pardon❤)

Provando a non piangere, avvolse le braccia attorno a lui, nascondendo la faccia nel suo petto cercando conforto per qualche ragione a lei sconosciuta.

Le accarezzò i capelli per qualche minuto prima di staccarsi, poi Klaus prese il suo viso tra le sue mani.

"Ti voglio bene, Hope. E sei la figlia migliore che io potessi desiderare."

The Twisted Life Of Hope Mikaelson (Traduzione Italiana)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora