Capitolo 16

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Piango.

Piango.

Piango.

Da giorni non faccio altro, non posso crederci. Mi hanno mentito per una vita intera, avrei preferito saperlo, avevo il diritto di sapere. Sono arrabbiata con loro. Devo farmi forza e rialzarmi da quest'altro duro colpo che ho incassato, devo farlo. Inoltre devo scoprire chi sono i miei veri genitori, voglio guardarli in faccia e domandare loro perchè mi hanno abbandonata, se ho altri fratelli, se loro sanno della mia esistenza, se vogliono conoscermi. Quante domande e nussuna veramente nessuna risposta. Niente di niente. Matteo in questi giorni mi è stato accanto, si è preso cura di me. Se non avessi lui. L'amore mio. 

Ho deciso che inizierò a cercare, partirò per Torino insieme a Matteo nell'ospedale dove sono nata e poi da lì si vedrà. Spero solo di non trovare un muro difronte ai miei genitori, spero di non trovare l'ennesima delusione. Partiamo tra due giorni. "Hei amore come stai?" Matteo entra in camera mia "Sto bene" dico o almeno credo di stare bene "Sicura?" chiede "Mhmm.." dico "Ho capito non stai bene per niente e non me lo dici solo per non farmi preoccupare, ma ti conosco tanto bene che riesco a capire tutto. Quindi non mentirmi e dimmi cos'hai" mi dice Matteo "Ok ok non sto bene, ho paura di quello che potrò trovare" ammetto "Tranquilla amore, perderanno loro qualcosa di prezioso e poi non è detto che ti rifiuteranno non sappiamo niente" mi rassicura o almeno cerca "Va bene".

***

"Dai amore andiamo è tardi" dice Matteo "Si arrivo" dico prendendo la valigia "Aiutami per favore" chiedo "Arrivo" prende la valigia e saliamo in macchina ma prima salutiamo Angela e Giovanni "Mi raccomando ragazzi state attenti" dice Angela "Si mamma non preoccuparti" la rassicura Matteo "Mi raccomando Matteo stai attento e vai piano con la macchina" "Si papà tranquillo" "Anna buonafortuna" mi dicono Angela e Giovanni "Grazie" dico e insieme saliamo in macchina  e partiamo per Torino.

Fa caldo quindi ho indossato una cosa  leggera, leggins e maglietta a maniche corte con una felpa aperta di sopra, sta arrivando l'estate finalmente. Tra qualche giorno io e Matteo facciamo un anno, mamma mia è già passato un anno. Quante cose sono successe, belle e brutte ma le abbiamo superate insieme. Ed era questo quello che volevamo, superare le cose insieme e non nasconderci dietro dei brutti vizi. "Amore stai bene?" mi chiede "Si si sto bene, stavo solo pensando che tra qualche giorno è il nostro primo anniversario e guarda come lo dobbiamo passare" "Non importa come lo passiamo, l'importante è essere insieme e noi siamo insieme non importa il posto" mi dice e io mi limito solo a baciarlo. Ogni tanto ci fermiamo in autogrill per prendere qualcosa o semplicemente per fare benzina.

Siamo arrivati in albergo da circa venti minuti e siamo sdraiati sul letto "Credo che per oggi dovremmo riposarci domani invece andremo in ospedale" mi dice Matteo "Va bene" "Ceniamo?" chiede "Non ho tanta fame" "Amore lo so che stai ansia ma devi mangiare qualcosa" "Mhmm.. va bene" "Ecco brava" dice e io mi limito a sorridere.

Dopo aver cenato dico a Matteo che vado a fare la doccia "Vengo con te" dice malizioso "Sei matto"  "No per niente, dai tanto ormai ci siamo visti già nudi di cosa ti vergogni?" chiede. Noo ma questo è pazzo veramente. "Non è questo il problema" dico "E allora fammi entrare con te" e senza lasciarmi rispondere mi spinge dentro il bagno ed inizia a spogliarmi. Non resisto e faccio la stessa cosa, entriamo dentro la doccia sotto il getto d'acqua calda, sono tesa perchè non sono mai stata sotto la doccia con qualcuno "Rilassati" mi dice con voce molto calma "Non sono abituata a tutto questo" dico "Lo so ma dovrai abituarti presto" mi bacia il collo lentamente facendomi venire dei brividi lungo la schiena. Inizia a bagnarmi daperttutto poi prende il bagnoschiuma al cocco che porto sempre dietro e inizia a insaponarmi, le sue mani iniziano a sfiorarmi delicatamente ogni parte del corpo, braccia, gambe, pancia, schiena ed infine parti intime. Appena finito di insaponarmi tocca a me, non so da dove iniziare sono troppo imbarazzata. Inizieró dalle braccia dico tra me e me. E così faccio. Prendo il bagnoschiuma ed inizio ad insaponarnarlo, braccia, addome, schiena, gambe, non mi lascia finire, mi prende dalle braccia e mi porta vicino a se stringendomi come se fosse l'ultima volta che lo potesse fare, iniziamo lentamente a baciarci poi con più forza. Li sotto la doccia ci amiamo, come solo noi sappiamo fare.

Usciti dalla doccia ci vestiamo e andiamo a dormire "Buonanotte amore" dico " 'Notte amore dormi che domani sarà una lunga giornata" "Già.." dico e tra le sue braccia mi addormento.

Mi sveglio la mattina più rilassata che mai, ma quando mi ricordo il motivo per il quale sono qui, mi assale l'ansia. Non so cosa pensare, infondo loro mi hanno abbandonata. Bah.. staremo a vedere mi dico. Intanto vado a vestirmi, metto qualcosa di semplice pantaloni di jeans neri strappati, maglietta nera con delle scritte in bianco, il maglioncino di filo sempre nero e le mie adorate vans. Metto un pò di matita e vado a svegliare Matteo "Hei amore alzati tra poco dobbiamo andare" lo scuoto leggermente "Mhmm.." dice "Dai Matteo alzati è tardi" "Per cosa?" chiede confuso "Non ricordi dove siamo? A Torino dobbiamo andare in ospedale" gli ricordo "Oddio si è vero scusami amore" mi dice alzandosi dal letto "Tranquillo".

Si alza e va in bagno a prepararsi mentre io ordino la colazione, brioche e caffè "Ho tanta fame" dice uscendo dal bagno "Ho ordinato la colazione tra pochi minuti dovrebbe arrivare". Sentiamo bussare alla porta, apro e mi ritrovo davanti il cameriere "Buongiorno, ecco la vostra colazione" mi dice "Buongiorno e grazie mille" rispondo. Chiudo e vado verso Matteo "Ecco la colazione" dico "No spiegami tu hai preso solo due brioche? C'è un piccolo problema sai? Io da solo ne mangerei quattro" mi dice e io scoppio a ridere, il solito golosone "E ora perchè ridi?" chiede confuso "Non ti basta mai niente" dico continuando a ridere "No sei tu che mangi poco" mi dice "Nah.. comunque puoi prendere anche la mia, non ho molta fame" dico "Però il caffè no, quello è mio" continuo "Vedi? Mangi poco" "Ma che.. ho solo lo stomaco chiuso. Tutto qua" rispondo facendo spallucce "Ma amore devi mangiare qualcosa non puoi stare a pancia vuota" mi dice "No tranquillo io sono apposto così" e bevo il caffè ma non faccio in tempo ad ingoiarlo che ho la nausea e devo correre in bagno "Amore oddio stai bene?" Matteo arriva di corsa in bagno mi tiene la testa per non farmi sporcare i capelli e dopo aver finito mi alza, mi lava la faccia e mi asciuga "Vieni andiamo sul letto" mi porta e mi fa stendere "Devi stare calma, altrimenti non concludi niente. Tranquilla ci sono io con te non ti lascerò sola" mi rassicura "Non ce la faccio, non capisco perchè, perchè io? Perchè non mi hanno detto la verità? Perchè loro mi hanno abbandonata? Non andavo bene?" dico ormai piangendo "Lo scopriremo presto, non devi aver paura devi stare tranquilla. E poi tu sei una persona speciale" mi dice ed io mi limito solo annuire. "Che dici andiamo in ospedale?" mi chiede "Si dai andiamo prima o poi dovremo scoprire qualcosa" dico ed insieme ci avviamo verso l'ospedale.

Arriviamo davanti all'ospedale ed entriamo "Buongiorno" dice la signora all'entrata "Buongiorno" rispondiamo io e Matteo "Cosa cercate?" chiede "Dovremmo chiedere delle informazioni sui bambini lasciati in ospedale, in particolare della mia nascita" dico io "Va bene ma per quello dovrete aspettare circa un ora. Poi parlerete con il dottore" mi spiega "Va bene aspettiamo" risponde Matteo. Ed insieme ci mettiamo seduti su quelle sedie che tanto odio. Sono scomode.

*Spazio Autrice*

Cosa scopriranno adesso? Chissà.. se volete sapere continuate a leggere la mia storia. Alla prossima.. 

~Pas

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