Capitolo 34

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Ed eccoci qua, in questo negozio di abiti nuziali. Il primo a provare qualcosa sono proprio io, e dopo aver provato un paio d'abiti decido di non prenderne nessuno. Non perchè non mi piacessero ma solo perchè è da un paio di giorni che sento una strana sensazione, come se non volessi sposarmi, non sono più felice come prima e non riesco a capire il perchè. Alla fine neanche lei sceglie il suo abito. Si sarà accorta di qualcosa? Spero proprio di no. 

Intanto stiamo ritornando a casa in un silenzio imbarazzante, perchè? È tutto così strano, mi sembra tutto così sbagliato ma purtroppo non posso farci niente il mio cuore non sente più le stesse emozioni di prima ma prova solo tristezza. Quando rientriamo a casa ancora in quel silenzio imbarazzante ci mettiamo a cucinare, a mangiare, a pulire e ancora in perfetto silenzio ci mettiamo a guardare la tv ma credo che nessuno dei due stesse realmente guardando.

Così Anna dice che va da mia madre ed io faccio un sospiro di sollievo quando esce di casa, non che non la volessi però l'aria si era fatta troppo pensante. Chiudo la tv e mi metto a pensare a come potrei fare, con chi parlare. Alla fine decido di parlarne con Lorenzo. 

Quando rientra Anna, dopo un paio d'ore mi saluta "Sono tornata" "Hei" e le sorrido "Che hai?" mi domanda "Nulla, cuciniamo?" "Si certo" e così di nuovo in quel silenzio imbarazzante ci mettiamo a cucinare e come da copione ció che era successo il giorno a pranzo succede la sera a cena. 

Stessa. 

Identica. 

Cosa.


Basta, non ce la faccio sto per diventare pazzo se passo ancora del tempo qua dentro. Mi alzo e dico ad Anna che vado a fare due passi e così esco di casa. Mentre cammino verso un posto sconosciuto, incontro molte coppie innamorate che si tengono per mano, alcuni si baciano altri chiacchierano semplicemente. Anche noi potremmo essere così invece non lo siamo, per colpa mia che di punto in bianco non voglio più sposarmi.

Arrivo in un parco abbastanza carino e mi siedo su una panchina per provare a rilassarmi, ma lo stesso non ci riesco. Dopo un paio di minuti che stavo seduto sento qualcuno posare la mano sulla mia spalla e io mi spavento ma mi tranquillizzo quando vedo che è solo un ragazzo "Hei amico mi hai spaventato" "Scusami non volevo" "Come ti chiami?" "Luca tu?" "Matteo" "Perchè sei qua?" "Per cercare di trovare una soluzione ad un maledetto problema ma già tanto so la risposta, tu perchè sei qua?" "Ho appena finito di litigare con la mia fidanzata e per non fare cazzate e lasciarla visto che la amo più della mia stessa vita sono uscito di casa senza dire niente, tu invece che problema devi risolvere?" "Vedi io mi devo sposare ma è da un paio di giorni che sento una strana sensazione, non voglio sposarmi, le voglio bene ma non la amo più" "Ecco perchè io e la mia fidanzata abbiamo deciso di non sposarci ma solamente di andare a convivere" "È una situazione abbastanza frustrante" "Beh immagino" e mentre stiamo lì a parlare ad un certo punto arriva una ragazza che grida "Luca, Luca" "Amico penso stia chiamando proprio te" "Si lo so ma stiamo a vedere che cosa dice, ogni tanto ho bisogno anch'io di sapere cosa pensa visto che è abbastanza chiusa e non mi fa capire i suoi sentimenti" "Luca so che sei qua, ho sbagliato ok, lo so sono una stupida, non riesco mai a esternare i miei sentimenti ma ti amo più della mia stessa vita e l'idea di perderti mi distrugge" e così lui si alza corre e va a baciarla mentre io sto la a guardarli con le lacrime agli occhi. "Hei amico, notte. Spero risolverai i tuoi problemi" "Lo spero anch'io notte" e loro se ne vanno.

Guardo l'orologio e sono le tre di notte così decido di non tornare a casa a dormire ma di andare a casa dei miei senza però farlo sapere a nessuno neanche a loro o si preoccuberebbero. Mi avvio verso casa e arrivato prendo la chiave di riserva che tengono sotto il tappeto. Apro e piano piano vado in camera mia e chiudo a chiave. Mi metto nel letto e mi addormento quasi subito. 

Mi sveglio presto e cerco di uscire da casa senza farmi vedere da nessuno, esco e mi avvio verso casa, Anna sarà preoccupatissima. Quando arrivo a casa entro e non sento alcun rumore forse starà ancora dormendo ma quando vado in camera noto un piccolo biglietto sul letto con scritto che lei dorme da sua madre perchè sta poco bene, ma non credo sia verità. Piuttosto sta fuggendo da me.

Decido quindi di andare da Lorenzo a parlargli, devo risolvere questa situazione e ho bisogno di sapere cosa ne pensa. Ma prima lo chiamo perchè non so se è a casa oppure al lavoro. "Pronto Lorenzo" "Hei Matteo ciao" "Sei a casa?" "Arrivo tra poco perchè adesso sto al lavoro" "Va bene, allora ti aspetto la" "Va bene" e così chiudo la chiamata e mi avvio a casa sua. Quando arrivo suono e mi viene ad aprire Sara "Hei ciao" "Ciao Matteo, prego entra" "È tornato  Lorenzo?" "Deve tornare da lavoro tra circa un quarto d'ora" "Mhm.. va bene" "È successo qualcosa?" "Gli voglio parlare di una cosa molto importante, prima che diventi una catastrofe" e mi metto le mani hai capelli, appoggiando la testa nelle mani a sua volta appoggiati sulle ginocchia "E cosa sarà mai?" chiede "Si tratta di Anna" "Cos'è successo?" "Lei è perfetta, l'imperfetto sono io" "Mhm.. va bene, allora aspetta che arrivi Lorenzo" "Si certo"

Dopo esattamente un quarto d'ora Lorenzo è in casa. "Hei ciao" ci saluta e da un bacio a Sara cosa che dovrei fare anch'io con Anna ma proprio non voglio, non mi va. Ma cosa mi sta succedendo? Non lo so proprio. "Hei Lorenzo ti posso parlare? È una cosa importante" "Si certamente, andiamo a fare due passi in questo modo saremo da soli e potrai dirmi tutto" "Ma non devi ritornare al lavoro?" "No no oggi solo la mattina" "Ok meglio" usciamo di casa ed iniziamo a camminare finchè arriviamo al parco senza aver detto una parola.

"Matteo? Ci sei? Io sto aspettando che tu parli" "Ehm.. si si" "Ti vedo strano, assente, triste cos'è successo?" "Si si ora te lo dico, il fatto è che da un pò di giorni mi sento strano,non ho voglia di fare niente, non ho voglia di parlare, non ho voglia di stare con lei, io non so perchè non ho più voglia di sposarmi, come se qualcosa si fosse rotto ma non so cosa, lei è perfetta nulla da dire anzi ma io, proprio io che le ho fatto la proposta, che le ho detto di andare a vivere insieme, io che le ho parlato di bambini, di futuro insieme di una vita insieme, proprio io adesso non voglio tutto questo. E il problema sai qual è? Che non so il motivo, non so perchè adesso, dopo tutto quello che abbiamo passato insieme, che abbiamo superato insieme io non ne ho più voglia. Non voglio più sposarmi. Aiutami Lorenzo per favore" "Matteo io non so che dire, credo che dovresti parlarne con lei, che dovreste chiarire. Non puoi sposarla se non la ami più, perchè purtroppo o per fortuna è così, meglio se la lasci ora che dopo aver formato una famiglia e aver avuto dei figli. Parlaci" "Io non so che fare, se la lascio mi odierà, lo so ma non posso sposarla non lo posso fare" "E allora parlaci al più presto, mi raccomando" "Pensa che questa notte non abbiamo dormito neanche a casa" "Perchè?" "Io sono uscito a fare due passi e lei ha fatto finta che vostra madre stava male e non è tornata" "Bene ancora prima di quanto pensassi dovereste parlare, soffirà e mi dispiace perchè è mia sorella ma devi farlo" "Va bene, grazie mille Lorenzo" "Di nulla" e ci abbracciamo.



Ragazze buongiorno sono dal computer della scuola (OPSS) questo è il penultimo capitolo spero vi piaccia.. a presto


Pas

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