Capitolo 30

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Mi sveglio comodamente tra le braccia di Matteo però devo alzarmi per andare a correre. Adesso che mi ero messa non voglio perdere quest'abitudine. "Ma che ora sono chiudete questa sveglia" dice Matteo con voce roca. "Scusa amore ma devo alzarmi" "Per fare cosa a quest'ora?" "Devo andare a correre poi quando torno andiamo al Comune" "Tu vai a correre?" "Si ovvio" dico "Va bene, ma prima di andare dammi un bacio" cosa che faccio però non mi ero accorta che mi stesse prendendo in giro e quindi mi ritrovo Matteo sopra di me "Volevi scappare? Ma non ci sei riuscita" "Dai che devo andare a correre" "Vengo con te scema" "Ok vado a cambiarmi tu cosa ti metti?" "Ho la mini valigia di la, tu?" "Quello che metto sempre" "No tu non vai in giro con quei pantaloni" "Perchè?" "Perchè ci sono i maschi che ti guardano gambe e culo e siccome sono solo i miei nessuno li deve guardare, capito?" "Le mie gambe e il mio culo sono i tuoi?" rido "Certo che si" dice fiero "Ok ok" "Capiamoci" "Capito capito" "Ora apri l'armadio che ti trovo io un paio di pantaloni" "Va bene" speriamo che non ci siano quelli, speriamo che non ci siano quelli, speriamo che.. "Eccoli qua questi vanno benissimo" oh cavolo li ha trovati "Ma sono brutti" "Non importa a te non servono per farti vedere dagli altri basto io per vedere ciò che voglio" "Mhm.. ma non mi piacciono" "A me si" "Tu cosa metti?" domando "Una semplice maglietta e dei pantaloncini" "Che cosa?" grido "Eh?" "Tu ti metti un paio di pantaloni lunghi fino alle caviglie se non di più" "Gelosa?" "Si molto e adesso vatti a cambiare" "Dai ma fa caldo con i pantaloni lunghi" "Anche a me fa caldo quindi" "Ok ok li metto" "Ecco bravo"

Tornati dalla corsa dobbiamo fare la doccia e Matteo cosa fa? Deve entrare per forza con me, non che mi dispiaccia però. "Eh va bene entra" "Tanto lo facevo comunque sappilo" "Si si lo so". Inizia lentamente ad insaponarmi e lo stesso faccio io, poi passiamo ai capelli e in un batter d'occhio siamo già pronti. Vado ad uscire però mi blocca ed inizia a baciarmi "Mi sei mancata tanto" dice "Anche tu" e gli salto addosso. Non ce la facevo più a stare lontano da lui. Mi stringe a se il più forte possibile mentre con una mano scende fino al punto più sensibile del mio corpo e mi fa godere come non ho mai fatto e poi lo stesso faccio io. Ci ritroviamo stesi sul pavimento con le mani uno addosso all'altra e non vogliamo staccarci ma dobbiamo andare al Comune. "Hei Matteo dobbiamo andare al Comune" "Si lo so ma non ne ho voglia, voglio stare con te qui" "Anch'io ma dobbiamo andarci per forza" e di malavoglia ci alziamo ed andiamo a vestirci ma quando usciamo dal bagno c'è Rosa nella mia camera che aggiusta il letto. Oddio che vergogna. Io e Matteo abbiamo solo un accappatoio per due. Appena ci sente si spaventa "Scusate non sapevo foste qua" "Tranquilla Rosa" dice Matteo. Ma non si vergogna nemmeno un pò? No per niente. Quando Rosa ha visto come siamo conciati "Ehm.. io.. io vado di la" così prendo coraggio e parlo "Ehm.. Rosa?" "Si" "Mi raccomando non dire niente ai miei di quello che hai visto, si insomma loro non lo sanno cosa facciamo" "Si si non preoccuparti Anna non dico niente però santo cielo state più attenti se fosse entrata tua madre o tuo padre? Ho capito che avete gli ormoni a palla peró chiudete la porta quando dovete fare certe cose e adesso vestitevi che si vede tutto" e se ne va "Oddio che vergogna" e lui ride "Perchè ridi?" non riesce nemmeno a parlare "Basta" urlo "Ok ok" "Ci ha visti insieme" "Si e allora?" "Come e allora?" "Ma che ti importa" "Si mi importa e poi hai visto come ti guardava?" "Come mi guardava?" "Sarà anche una donna che ormai sta invecchiando ma sapeva dove guardare" "Ma cosa?" "Si non hai visto che l'ha detto anche lei che si vede tutto" "Mi piace quando sei gelosa" "A me no quando gli altri ti guardano ok?" "E che vuoi fare io sono perfetto" "Su questo non c'è dubbio però posso guardarti solo io quando sei nudo e anche quando sei vestito intesi?" "Intesi" "E ora andiamo al Comune" "Ok".

Siamo al Comune e sto aspettando la signora che mi deve dare le informazioni. "Ecco a te" "Grazie mille non so come ringraziarla mi ha salvato la vita" "Di nulla, spero le siano d'aiuto" "Arrivederci e grazie" "Arrivederci" e insieme torniamo a casa. 

Entro nella mia camera con la busta in mano e vado a sedermi seguita da Matteo "Vuoi che la apra io?" "No no tranquillo" apro la busta e leggo che lui non se ne è mai andato dal nostro paese e che ha lavorato per anni nell'ospedale in cui sono nata ma subito dopo la mia nascita si è licenziato "Allora cosa stai leggendo?" "Ha lavorato nell'ospedale dove sono nata e subito dopo la mia nascita se ne è andato" "Aspetta, aspetta aspetta, allora se lui era il fidanzato di tua madre e poi lei l'ha tradito e lui non l'ha perdonata la cosa sembra semplice. Lui voleva riprendersi tua madre ma sei nata tu ed era impossibile quindi che fa? Fa sparire tuo fratello e fa credere ai tuoi che tu sia morta così che loro possano provare un dolore forte come quello che ha provato lui quando ha scoperto tutto. Quando ha finito quello che doveva si è licenziato e ora che tu sei tornata dai tuoi inseme a tuo fratello lui vuole farvela pagare di nuovo" "Si le cose potrebbero essere andate così" "Anna devi denunciarlo ci potrebbero essere altri casi come i vostri, magari l'ha fatto solo perchè fare del male lo fa sentire bene" "Si si devo denunciarlo ma ancora non diciamo niente" "Si si va bene, vieni qua piccola" e io mi avvicino, mi accoccolo a lui e mi godo il suo profumo che mi è mancato come l'aria.

"Amore?" lo chiamo "Dimmi?" "Mi accompagneresti domani a fare la denuncia, da sola non ci voglio andare" "Ma certo che ti accompagno piccola" "Grazie per tutto quello che fai e hai fatto per me" "Grazie a te per essere entrata nella mia vita, sei la cosa più importante che ho" "Ti amo" "Anch'io ti amo scema" e mi bacia.

*Spazio Autrice*

Ed ecco un altro capitolo stiamo arrivando quasi alla fine ne mancano pochissimi di capitoli.. a presto

~Pas  

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