Capitolo 3

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DRIIIIIIN
Ecco di nuovo la sveglia. Un'altra giornata di lavoro mi aspetta.
Mi alzo e mi lavo, scendo giù e saluto mia madre con un bacio in fronte.
"Nathan... come mai sei affettuoso oggi, successo qualcosa?"
"No mamma, tutto normale" dico mentre sto uscendo dalla porta.
Entro in macchina con mio padre.
Il tragitto è sempre silenzioso con lui.
Il telefono vibra.

' ehi buongiorno ♡... tutto bene oggi?'

È Liz! Le rispondo subito.

'Ciao... si tutto bene... mess dopo che sto andando a lavorare'

Papà vede che sto messaggiando e mi prende il telefono dalle mani.
"Ehi... ridammelo! "
"Lo riavrai oggi all'una. Smettila di fare il bambino. Smettila di scrivere a quella ragazza. Le donne portano solo guai."
"Allora pensi questo anche di mamma?"
"È complicato. Dico solo che se non mi fossi sposato sarebbe stato tutto diverso"
Lo guardo deluso e torno a girarmi verso il finestrino.
Arrivati in azienda. Secondo giorno. Prendo il mio zainetto e mi addentro in questo edificio di specchi. È un tipico grattacielo come quelli che si vedono nei film, tutto a vetrate, è un open space.
"Figliolo oggi lavorerai con la stagista, si chiama Jane è una ragazza più o meno della tua età... la sua famiglia gestisce il ristorante più costoso della città. Non farmi fare brutta figura"
Alzo una sopracciglia e sbuffo.
"Nathan lei è Jane, Jane lui è Nathan"
"Piacere"
"Il piacere è tutto mio"
È una ragazza snella e molto formosa. Ha i capelli biondi e occhi verdi. È molto carina. Spero sia altrettanto brava così queste ore passeranno in fretta.

...

Finalmente è l'una e mi riprendo il telefono. 5 nuovi messaggi!!!!

'Ah ok'
'Dimmelo quando finisci'
'Anzi dimmi quando arrivi così sono tranquilla'
'Ti va pomeriggio di fare una passeggiata?'
'Nathan....'

Dal suo modo di scrivere si vede che ci è rimasta male... magari pensa che sono io a non volerle scrivere.
Arrivato a casa le mando subito un messaggio:

'Ehi, sono a casa. Mio padre vuole che in azienda spengo il telefono. Mentre passeggiamo ti spiego'

Dopo pochi secondi:

'Eccoti! Ok io sono già pronta dimmi tu quando ci sei, suonami!'

Appoggio il telefono sul comodino, butto lo zaino in un angolo della stanza e inizio a fissare l'armadio... cosa mi metto?
Inizio a provare un mucchio di vestiti... troppo elegante... troppo casual... troppo attillato... non pensavo che una ragazza potesse farmi questo effetto.
Maglietta a maniche corte e pantaloncini con scarpe da ginnastica così mi piace...
"Mamma io esco con Liz"
"Oh... ok... hai i soldi per offrirle qualcosa?"
"Ovvio"
"Divertiti pulcino"
"Mamma ho 22 anni... grazie"
Esco di casa, attraverso ed eccomi davanti a casa sua.
Suono il campanello e dopo qualche secondo arriva lei. Incantevole.
Capelli sciolti e mossi, all stars nuove bianche come il latte, canottiera aderente e un po' scollata (io essendo più alto riesco a vedere qualcosa), shorts di jeans e un lucida labbra che ti faceva venire solo voglia di baciarla.
"Nathan... andiamo?" Tutta imbarazzata chiude casa.
"S-Si certo... dove vuoi andare?"
"Alla nuova gelateria! Ho saputo che fanno dei gelati fantastici e in regalo ti danno anche il biscotto!!!! È da provare"
Il suo entusiasmo mi coinvolge: "Andiamo lì allora".

Iniziamo a camminare scherzando e ridendo, mi sento a mio agio con lei.
Liz è diversa dalle altre, è spontanea e non si vergogna di nulla... ha anche ruttato dopo il gelato e mi ha insegnato a fare i rutti finti.
Poi siamo andati al lago e li ci siamo fatti qualche foto, il bello è stato quando una papera mi è saltata in testa e lei ha scattato subito: non la finiva più di ridere.
Il suo sorriso mi faceva stare bene.

...

È sera. Iniziamo a tornare a casa.
"Allora... mr paperone... ti è piaciuta la giornata?"
"Cos'è fai la spiritosa?"
Inizio a farle il solletico poi inizia a scappare da me e io la inseguo.
Le afferro un braccio e la porto verso di me.
"Presa..." con il fiatone e tutto rosso la fisso dritto negli occhi mentre lei mi sorride.
Sento il mio cuore battere forte, inizio a provare caldo e vedo che anche lei sta arrossendo.
"Mi hai presa... hai vinto"
"E cosa ho vinto?"
"Me"
Mi afferra con una mano dietro la nuca e con l'altra il collo e si fionda su di me e mi bacia.
Quel bacio sembra essere durato in eterno non ci staccavamo più.

...

Siamo arrivati al nostro vialetto e ci salutiamo guardandoci tutti contenti.

Ceno con mia madre perché mio padre non c'è, non è una novità.
"Allora com'è andata oggi con Liz? Vi siete divertiti?"
"Ehm... si siamo andati a prendere un gelato e poi abbiamo passeggiato giù al lago... si ci siamo divertiti"
"Lei ti piace vero?" Me lo dice sorridendo...
"Ma no mamma, cosa dici siamo solo amici"
"Come vuoi tu... è una brava ragazza"
"Già..."
Arrivo stanco morto nel letto e il telefono ha 0 messaggi... non so se scrivergli io per primo o no... forse dovrei per farle vedere che ci tengo.

'È stato fantastico oggi... grazie Liz.'

Dopo vari minuti non mi arriva nulla... io sto crollando dal sonno ma voglio aspettare un suo messaggio.
Dopo ore ancora niente e alla fine mi addormento.
Penso di essere nel dormiveglia... dormo ma sento tutto.
Mia madre viene e mi rimbocca le coperte, mi toglie il telefono dalle mani e mi da un bacio in fronte sussurrando:
"Sei cresciuto anche tu... ti vorrò sempre bene" dopodichè se ne esce e chiude la porta.
Alla fine mi addormento e cado nel sonno profondo.

...

Al mattino trovo 2 messaggi:

'Ehi scusami avevo invitati.'
'Ti voglio bene Nathan'

Sorrido. Inizio bene la giornata.

Ti prenderò tra le braccia ogni giorno, fino a che morte non ci separi.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora