Nuovo giorno.
Stamattina sono talmente stanca che nemmeno un camion potrebbe spostarmi dal mio amato letto.
Forse ieri non dovevo addormentarmi alle 6, scusate ma stavo scrivendo la mia ennesima storia e naturalmente il mio ennesimo inizio.
Sapete benissimo quanto sono una frana negli inizi e non mi veniva abbastanza ispirazione.
Ho gli occhi socchiusi, ma mia sorella irrompendo nella mia camera accende la luce e quasi mi fa diventare cieca.
Mi copro il viso nervosamente con le mani e sbadiglio più di una volta.
"Carol, è il momento di svegliarsi, dai!" Dice lei quasi piena di energia.
"Sono troppo stanca..." Sussurro ancora "confusa" dal troppo sonno che ha ormai preso possesso del mio corpo.
"Ma a che ora ti sei addormentata ieri?"
Faccio finta di non aver sentito per evitare una sgridata e metto il cuscino davanti alla mia faccia.
"Non ce la faccio." Mi lamento.
"Non puoi permetterti di saltare la scuola anche oggi, su, fatti coraggio."
Mi alzo arresa e vado a prepararmi.
Mi lavo e poi trucco velocemente, ho paura di vedermi allo specchio e guardare come ho applicato l'ombretto nero a causa del sonno.
Mi vesto, prendendo i primi vestiti neri e che trovo nell'armadio, sporgendomi alla finestra noto anche che oggi non fa molto freddo per fortuna.
Allora credo proprio che Kelly verrà in costume da bagno a questo punto.
Vado a fare colazione, di nuovo latte gelato, che odio.
Stavolta in ogni caso non dovrei andare in ritardo alla NNA, quindi faccio tutto piuttosto lentamente.
Infine mi aggiusto come posso i capelli, che ormai hanno una vita propria.
Non riuscirei mai ad immaginarmi con un taglio lungo, non riesco nemmeno a gestire questo, figuriamoci.
Carissa come al solito mi accompagna a scuola in macchina e parliamo un po' durante il tragitto.
Queste chiacchierate mattutine non riescono a non farmi ricordare i discorsi fatti alle 7 con mia madre.
Praticamente io da piccola mi svegliato ogni giorno prestissimo, solo per stare fino al pomeriggio a parlare con lei.
Non importava quale fosse l'argomento, era sempre bello.
Mi lascio trasportare dalla malinconia, guardando fuori dal finestrino, non avrei mai potuto desiderate una madre migliore, eravamo davvero molto unite, non sto nemmeno qui a dirvi quanto mi manca.
I miei pensieri vengono interrotti dalla fine del tragitto in macchina, infatti scendo da essa ed entro poi nella mia aula.
Sento subito gli occhi di Tette di Plastica e di Jusy puntati su di me, chissà se hanno saputo che ho ignorato la proposta di Brandon.
A proposito di lui, da quella volta non l'ho più incontrato da nessuna parte, probabilmente sarà a caccia di qualche altra povera ingenua da portarsi a letto.
Oggi Elvis stranamente è assente.
Non posso evitare di pensare al fatto che se fosse anche Sam assente, ci sarebbe qualcosa che non va.
E se fosse pure lui gay?
Se fosse interessato ad Elvis?
Davvero sarei contenta per questa nuova coppia?
I miei pensieri vengono nuovamente fermati, stavolta dalla voce della professoressa Smith.
"Hest, che ne dici di venire qui ad esporci l'ultimo capitolo di storia? Se vuole può portare anche degli appunti o un minimo di materiale da lei prodotto."
Rimango impietrita.
Stavolta non c'è Sam a salvarmi, mica posso farmi vedere con il cellulare in mano mentre mi interroga.
Dopotutto un po' l'ho letto il capitolo, quindi potrei provare ad ottenere almeno un 5.
Nel momento in cui mi sto alzando però, sento una voce alle mie spalle.
"Prof la prego, posso venire io come volontaria?"
Cosa?
Kelly?
Lei mi sta salvando da questa situazione?
"Per favore." Continua lei.
"E va bene, Hest lei la interrogo la prossima settimana."
Che fortuna!
Non posso crederci che però sia stata Mills a fare una cosa del genere, mi sembra impossibile.
Secondo me c'è qualcosa sotto, mi stupirei anzi se non ci fosse.
Kelly ripete in modo molto dettagliato, oserei dire alla perfezione, il capitolo e la professoressa le da un bel 8.
Torna al banco e mi regala da lontano un grande sorriso.
Sono abbastanza confusa da questi suoi comportamenti.
Che sia cambiata non penso proprio.
Ma ripeto: non ho paura di lei, se farà qualcosa mi comporterò di conseguenza e ne parlerò nuovamente con la preside.
Mica ucciderà qualcuno, sarà una delle sue solite, stupide cattiverie.
Una volta terminata la scuola, vado verso la collina, ma Sam non c'è.
Forse avrà avuto altro da fare...con qualcuno?
E poi, perché non me l'ha detto?
Poteva anche scrivermelo che non veniva.
Delusa vado via e penso a come comportarmi con Carissa, noterà che sono un po' triste
Cioè
Più o meno
Non è che sono proprio triste...
E nemmeno gelosa.
Solo che non so, poteva dirmelo.
E poi non è detto che stia con Elvis.
E pure se fosse, poteva dirmelo in ogni caso che non veniva.
Fatto sta che, è mia sorella, si renderà conto che c'è qualcosa che non va.
Se farà qualche domanda credo che tenterò di confidarmi, sono abbastanza confusa in questo momento e ho bisogno di parlare con qualcuno, di avere consigli, di risolvere qualche mio dubbio, eccetera.
Anche di parlare di Kelly comunque.
Passa un po' di tempo e finalmente arrivo a casa, odio questo tragitto a piedi.
"Sono tornata!" Esclamo una volta aver chiuso la porta alle mie spalle.
Non ottengo però nessuna risposta.
"Carissa?"
Ancora nessuna risposta.
La cerco in cucina e la trovo lì a lavare i piatti.
Si sta comportando in modo davvero strano.
"Ehi, come mai non mi hai risposto?" Chiedo gentilmente, posando la mia mano sulla sua spalla, per tentare di farla girare.
Ha gli occhi rossi, ha pianto.
Non ci sto capendo niente.
"Cosa ho sbagliato con te?" Dice in maniera lenta.
Che intende dire?
La rimango a guardare confusa.
"COSA HO SBAGLIATO CON TE?!" Comincia ad urlare.
"Di cosa stai parlando?" Dico spaventata, non l'ho mai vista così sinceramente.
"Perché l'hai fatto? Dimmelo." Comincia a piangere.
"Carissa io non capisco..."
"NON FINGERE, SAI BENISSIMO DI COSA STO PARLANDO."
Non so che cosa fare.
Non mi viene nulla in mente.
Non ho fatto niente poi!
Almeno niente che io ricordi.
"Avevo promesso a mamma e papà che mi sarei occupata di te Carol, ma è troppo difficile. Credo di averli delusi adesso." Continua a piangere sempre di più.
Non ce la faccio a vederla così, le voglio bene e non voglio stia male, soprattutto per me.
Ma davvero, non ho capito cos'ho fatto di male, vorrei rimediare ma proprio non so.
Le poso la mano sul viso, per accarezzarle la guancia.
"Io-"
"DIMMI PERCHÉ" Urla nuovamente, per poi darmi un fortissimo schiaffo.
Rimango spiazzata.
Non posso crederci che l'abbia fatto, nemmeno i miei genitori mi hanno mai picchiata, odiavano la violenza e queste cose, come lei dopotutto.
I miei occhi cominciano a riempirsi di lacrime, questo non lo doveva fare, senza un apparente motivo poi.
Potevamo semplicemente parlarne.
Quando si rende conto del danno è ormai troppo tardi.
Spalanca gli occhi e si porta le mani alla bocca.
"Carol...oddio...scusa io non..." Prova a prendermi il braccio, ma io mi scanso per poi uscire dalla porta e scappare via.
Sono delusa da tutti, non ho nemmeno le parole per descrivere come mi sento.
Corro velocemente senza sapere dove sto andando, senza meta, mentre le lacrime mi rigano le guance.
Perché non posso avere una famiglia normale?
Perché litigo sempre con Carissa?
Cos'ho fatto adesso?
Forse sono diventata talmente stupida che nemmeno me ne rendo più conto?
Sono così irrecuperabile?
Perché quel maledetto giorno i miei genitori sono dovuti sparire dalla mia vita?
Perché è tutto così complicato?
Queste ed altre domande continuano a girarmi per la testa, ma non trovo nemmeno una risposta ad esse.
Continuo a correre più veloce che posso, finché qualcuno non mi blocca.*Nota autrice.*
Ciao belli! Non amo fare queste note, è come se "intaccassi" il capitolo, ma stavolta farò uno strappo alla regola, perché volevo ringraziarvi dato che siamo arrivati a 1k visualizzazioni di Start and End! So che per alcuni potrà sembrare poco ma io sono davvero soddisfatta, soprattutto perché è la mia prima vera e propria storia che sto portando su wattpad e spero di portare a termine, (Scusate la ripetizione). Quindi nulla, volevo soltanto ringraziare tutti quanti dal profondo del mio cuore, e, come "premio", avevo in mente di fare fra un po' di tempo dei capitoli "bonus" se non vi dispiace. Grazie tante ancora e mi raccomando, continuate a seguire la storia!
Baci baci,
- francessca52
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Start and End.
RomanceCarol è una giovane ragazza di diciassette anni, un po' fuori dagli schemi, che con sua sorella Carissa è stata costretta a trasferirsi a Los Angeles e ad andare alla Nathan National Academy. Inoltre ha perso i genitori quando era molto piccola, son...