Le ore di lezioni sono terminate e sono costretta a tornare a casa in pullman, perché quel cretino di George non ha voluto darmi un passaggio!
Metto le cuffiette alle orecchie e infine entro in bus. È pieno, quindi rimango in piedi. In pochi secondi, fa una curva e qualcuno mi viene addosso, guardo il ragazzo.
-Scusami, non volevo venirti addosso cime un elefante.- Esclama il ragazzo.
Mi metto a ridere. -Tranquillo, non è colpa tua.-
-Beh, ti chiedo scusa lo stesso.- mi sorride.
-Okay.- ricambio il sorriso.
-Comunque, io sono Paul, piacere.-
-Piacere, io sono Jamie - dopo qualche minuto c'è la mia fermata. -bene, io sono arrivata.- esclamo.
-È stato un piacere conoscerti, Jamie.-
-Anche per me.- Rispondo. Arrivo a casa.
-Ehi tesoro, manchi solo tu a pranzo.-
-E su questo devi dire grazie a George, mi ha lasciata a piedi.- rispondo guardandolo male.
-George!- Lo riprende Thomas.
-È stata lei a dirmi di no!-
-Jamie!- Mi riprende mia madre.
-Ma io -
-Siediti e mangia!- Esclama mia madre. Sbuffo e faccio quello che mi ha appena detto. Una delle regole dopo pranzo e cena e che uno di noi, una volta a settimane deve lavare i piatti. Indovinate un po' chi tocca? Ovviamente a me! Dopo un'ora per togliere le croste delle pentole e aver subito le risate di quel cretino di George, me ne vado in camera mia, mi sdraio sul letto, chiudo gli occhi e crollo.***
La suoneria del mio cellulare mi fa aprire gli occhi, non capisco se è una sveglia o qualcuno che sta chiamando. No vi prego, ditemi che non è già mattina, possibile che qualcuno non mi abbia svegliata? Oppure sono morta, oh no, sono un fantasma! Mi alzo dal letto e prova ad attraversare il muro, così fanno i fantasmi nei film, no? Provo e vado a sbattere la fronte contro la porta e cado per terra come una pera cotta, mh, almeno non sono un fantasma! Però da una parte mi dispiace, perché potevo fare tanti scherzi malefici a George. Lascio perdere l'idea e guardo il cellulare, è un messaggio di Jenette, apro e leggo: -Ehi nuova amica, io e Jenny andiamo a fare shopping, vuoi venire con noi?- Al diavolo alle non amicizie, io già le adoro.
Le rispondo: -Sì va bene, mi preparo e arrivo. Baci.-
Poso il cellulare sul comodino e infine mi preparo. Appena finito, scendo e vedo mia madre in sala.
-Mamma, vado a fare un giro con le mie nuove amiche.- Esclamo sorridendo.
-Che bello tesoro, non mi avevi detto che -
-Mamma, appena ho l'opportunità te le faccio conoscere.- Dopo un po' scende Anita.
-Ciao sorella.- Mi saluta sorridendo.
-Ehi Anita.-
-Che fai di bello?- mi chiede.
-Esco con delle mie compagnie di classe.- mi sorride.
-Sono contenta che hai fatto subito amicizia.- Ricambio il sorriso.
-Tesoro, perché non ti porti anche Anita?- Mi chiede mamma.
-Vuoi venire con me?- le chiedo.
-Se non disturbo.- Lei è l'unica che non disturba. Anzi.
-Ma figurati - le sorrido. -dai vieni, così ti diverti.-
-Okay.-***
Siamo in centro.
-Jamie, non mi avevi detto che andavamo a fare shopping, io non mi sono portata i soldi dietro.- Esclama Anita.
-Tranquilla, ci sono io.- Rispondo sorridendo.
-Ma no Jamie non impo -
-Ah! Sei la mia nuova sorella, ricordi?- Sorrido.
-Okay - sorride anche lei. -ad una sola condizione.-
-Dimmi pure.-
-Prossima volta, pago io.-
-Va bene sorella.- Scoppiamo a ridere tutte e due per chissà quale motivo.
Le ragazze arrivano. -Anita, ci sei anche tu!- Esclama Jenette abbracciandola.
-Je, che bello! Ma quindi siete voi le nuove amiche di Jamie.- Esclama sorridendo.
-Sì.-
-Ottima scelta, è una sorella fantastica.- Mi sorride.
-Sempre dolcissima.- Esclama Jenni. Andiamo per negozi, mi sono comprata un abito azzurro a stile impero e Anita ha voluto un paio di orecchini a perla, ha la passione infatti nel suo comodino ci sono scatoline piene di orecchini in perla di tutti i colori, collane, bracciali e anelli.
Dopo qualche ora, ci fermiamo al bar, prendiamo da bere. Parliamo, scherziamo e ridiamo. -Ragazze, vado un momento in bagno.- esclamo per poi alzarmi. Mi reco al bagno, faccio quello che devo fare e infine ritorno dalle ragazze, ma ovviamente sbadata come sono vado a sbattere contro qualcuno.
-Oddio, scusami io - guardo bene il ragazzo, ma lui lo conosco già .
-Ciao Jamie.- si è ricordato il mio nome. Che tenero!
-Paul, ci incontriamo sempre così, eh?- esclamo per poi fare una risata nervosa.
-E già.- mi sorride.
-Lavori qui?- gli chiedo.
-E già.-
-E la scuola?-
-Vado al mattino, come te - ridacchia.
-questo è il bar dei miei e agli orari liberi do una mano.-
-Fai bene - gli sorrido. -beh dai, ti lascio lavorare.- esclamo.
-È stato un piacere rincontrarti, Jamie.- ci salutiamo. Ritorno al posto e ho lo sguardo delle ragazze su di me.
-Bei scontri che fai, amica.- Esclama ridendo Jenette.
-Veramente questo è il secondo, di questa giornata. Con la stessa persona.- esclamo ridendo.
-Apperò.- Esclamano in coro tutte e tre.
-Molto carino.- esclama Jennie.
-Già.-
Dopo qualche minuto, ritorniamo a casa.
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Mamma Mi Sono Innamorata Di Mio Fratello
Novela Juvenil"Vuoi sapere perché mi sono comportato cosi ultimamente? Perché mi piaci da impazzire Jamie e dio é dura starti lontano, lo capisci?.." Mi si avvicina pericolosamente al viso... "..mi piaci da morire e ho cercato di allontanare questo dannato p...