Capitolo 14: E' un sogno per caso?

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Ottobre arriva in un battibaleno.
Io e George iniziavamo ad andare d'accordo, ma ora purtroppo si è messa di nuovo in mezzo la sua ragazza, che poi non è la sua ragazza, lui non la sopporta più ma non so per quale motivo non la lascia. Anita esce con Rick, hanno deciso di andarci piano, sono così carini.
Le mie nuove amiche le adoro come sempre. E infine mia madre e Thomas ormai sono pappa e ciccia, di lasciarsi non se ne parla, almeno fino a quando le chiede di sposarlo.
Stasera c'è la festa in tema Halloween, si balla in discoteca e viene anche Anita.
Ovviamente c'è Rick, ma devono stare comunque attenti. Io ho deciso di vestirmi normale, non avevo voglia di mettermi un costume. Mi sono messo una minigonna in pelle nera, con le collant bucarellate sto le stesso in tema Halloween, un top rosso e gli stivali con tacco a spillo. Applico sulle ciglia il mascara e sulle labbra il rossetto rosso. Mi reco giù in sala e trovo George che mi sta fissando.
-Dove vai vestita così?-
-Non mi serve un padre, George. È Halloween e mi vesto come mi pare. Guarda la tua ragazza, invece di guardare me.- Geloso per caso?
-Non è la mia ragazza. Te lo detto tre mila volte.-
-Jamie e George.- Ci riprende Anita. Che tra noi sembra la più matura.
-Andiamo, ma se hai bisogno di aiuto, sappi che io non ci sono.-
-E che te lo ha detto che devo aver bisogno di te.- Orgogliosa come sono, lo chiedo ad un altro l'aiuto.
-Sembri una zoccola, vestita così.- Esclama George. Faccio un passo in avanti per saltargli addosso e picchiarlo, Anita mi ferma. Accidenti, che peccato!
-Andiamo!- Esclama Anita.
Usciamo di casa. Quel ragazzo mi fa venire il nervoso e odio soprattutto essere arrabbiata con lui, solo che quando fa così non lo sopporto. Entriamo in macchina e ci avviamo alla festa.

***

Siamo davanti alla discoteca.
-Ragazzi, io vado a vedere dove si trovano gli altri. Mi raccomando, non vi prendete a pugni.- Esclama Anita.
-Aspetta, veniamo anche noi, cioè solo io.- Interviene George, per poi guardarmi male. Anita mi guarda spaventata. -George, andiamo a prendere da bere.- Lo prendo per un braccio e lo trascino al banco. -Spero che ti prendi una coca cola. Ci manca solo che ti ubriachi stasera.- Lo odio, confermo.
-Senti, non rompere le palle. Bevo quello che mi pare. Mi dici che diavolo ti passa in quella capoccia? Non mi caghi da settimane e ora ti comporti da fratello apprensivo. Mi fai -
-Vuoi sapere perché mi sono comportato così? Perché mi piaci da impazzire, e dio è dura starti lontano.
Lo capisci - Mi si avvicina pericolosamente al viso. -ho cercato di allontanare questo dannato pensiero, ma evidentemente è più forte di me.- Non ho più parole, sono rimasta immobile. Riesco solo a dire: -Anche a me piace di morire, George.- Le nostre labbra si sfiorano.
-Me lo immaginavo.- Esclama chiudendo gli occhi.
-Ragazzi, le bibite da dove devono arrivare? Da bibitelandia?- Urla Klaudio. Oh cacchio. Ci stacchiamo in tempo. -Aspe aspettiamo il nostro turno.- Esclamo, mi sento un fuoco in faccia. Alla fine, ho deciso di prendere una coca cola. Ci rechiamo ai divanetti, non riesco a smettere di tremare.

***

George non mi stacca gli occhi di dosso. I nostri amici sono in pista a ballare, Rick e Anita saranno in giro ad amoreggiare e io sono seduta sul divanetti a pensare alle parole di George. Ho ancora il cuore a mille. Non è possibile che sia successo a me, è un sogno per caso?

Mamma Mi Sono Innamorata Di Mio Fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora