Capitolo 4: Inizia la scuola

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Perché mi chiamano? -Jamie - è solo un sogno, vero?
-Jamie?- apro gli occhi e mi trovo davanti a me, il viso perfetto di Anita. -Cosa succede?- le chiedo.
-Devi alzarti, la scuola ci aspetta.- esclama sorridendo.
-Ah - perché la notte dura così poco? -di già?-
-Eh sì.- Mi alzo dal letto e ci rechiamo tutte e due in cucina per far colazione.
-Tesoro, sei già sveglia?- Mi chiede mia madre, con aria sorpresa. Di sicuro Anita mi sveglia con più dolcezza. Mia madre urla per venti minuti.
-Sai, stamattina inizia la scuola.- esclamo, non sono molto emozionata. No, per niente.
-Dai amore, che ti divertirai.- esclama sorridendo.
-Mamma, la scuola non è una discoteca!-
-Tesoro ti prego, non fare la polemica di prima mattina.-
-Parlami dopo il caffè.- Dopo questa insensata conversazione con mia madre, mi siedo e mangio e bevo una tazza di caffè. Thomas accompagna me e Anita a scuola, George ha deciso di andare in moto. Che montato! Scendo dalla macchina, mi trovo davanti alla scuola, è decisamente enorme come ha detto Anita, spero solo di non perdermi. Ha l'aspetto abbastanza antico, ma Anita mi ha detto che dentro è molto più carina. Bene, entriamo in questo carcere, ahm, volevo dire scuola. Dovrei essere in terza e per mia sfortuna, c'è anche il mio fratellastro amorevole. Ma una gioia! Entro in aula, è la numero due centoventidue.
Prendo posto infondo, non mi piace avere gli occhi fissi su di me, solo perché sono l'alunna nuova e ovviamente non voglio subire sguardi dei professori, per poi farmi interrogare subito, perché ovviamente non sono una cima in materie molto materiose. Si dirà così?
-Wow - mi volto verso una ragazza che mi sta guardando. -bel posto, peccato che quello sia il mio.- esclama la ragazza.
-Ops - ecco fatto, la prima figuraccia della giornata, andiamo molto bene, Jamie. -scusami, pensavo che - si mette a ridere. La guardo perplessa. -perché ridi?- le chiedo.
-Stavo scherzando.- mi sorride. -comunque io sono Jenette.- si presenta.
-Piacere, io sono Jamie.- esclamo sorridendo.
-Posso sedermi qui?- mi chiede.
-Oh sì, certo.- si siede vicino a me.
-Allora Jamie, sei nuova. Beh questo si sa.- ride.
-E sì, purtroppo mia madre mi fa cambiare scuola tremila volte. Ci trasferiamo spesso. Vorrei tanto che questa volta ci sia qualcosa di stabile!-
-Per lavoro?-
-Magari! E perché mia madre s'innamora sempre, ma ogni volta che un uomo le chiede la mano, beh, scappa a gambe elevate, e io con lei!-
-Come mai?-
-Dice che è allergica al matrimonio.- esclamo.
-Bhe, non è l'unica ad averne paura, mia madre è al contrario della tua, li butta fuori di casa.-
-Tua madre, dovrebbe fare un discorsetto con la mia.- esclamo. Si mette a ridere.
-Buona idea - mi sorride. -e ora, ha un uomo?-
-Sì, purtroppo. Ha anche due figli, Anita e George. Lui non lo sopporto, cioè all'inizio -
-Oddio, tu sei la sorellastra di George?- mi chiede sbalordita.
-Sì - la guardo perplessa. Oddio, non mi dire che anche tu hai una cotta per quel
montato. -perché?-.
-È nella mia compagnia di amici.- ma dai, che gioia. Mi viene da piangere. Si mette nuovamente a ridere.
-perché non lo sopporti? È così dolce.-
-Sinceramente non sopporto la sua ragazza, Ketty, Matti, che poi non è la sua ragazza ma lei è sempre attaccata a lui come una cozza.-
-Betty?-
-Non ricordo il suo nome.- ovviamente non voglio nemmeno ricordarmelo.
-Nemmeno noi, non sopportiamo Betty, quando usciamo tutti insieme, George si distacca da noi, per colpa di lei.-
-Ecco vedi? È quello che non sopporto, che poi alla fine di lei non gliene frega niente.-
-Lo so.- mi sorride.
La lezione inizia, è entrato anche quel montato e il professore.

                                                                       ***
Janette mi ha letteralmente trascinata in cortile, mi ha detto che mi vuole presentare al resto della sua compagnia, dove è presente anche il mio caro fratellastro!
-Ragazzi, lei è Jamie, la sorellastra di George.-
-Ehi Jamie, che bello! È da tanto che chiedo di te a quello stronzo di George, ma non mi dice mai nulla.- Mi abbraccia.
-Rick, ricordati che quello stronzo di suo fratello è qui, di fianco a te.- Si mettono a ridere.
-Uh, non me ne sono accorto!- Scoppio a ridere.
-Stronzo.- Esclama George dando uno spintone a Rick. Io sarei già sotterrata.
-Comunque Jamie, loro sono Klaudio,. Gio e Jennifer. Beh, gli altri due già li conosci.- esclama Jenette.
-Piacere di conoscervi.- esclamo sorridendo.
-Piacere nostro.- esclama Gio.
-Allora Jamie, come ti trovi a vivere con quel mascalzone del nostro amico?- chiede Klaudio.
-Mmh, non c'è quasi mai a casa, quindi molto bene.- Si mettono a ridere.
-Ti vuole un bene dell'anima, a quanto pare.- esclama Rick ridendo. George mi guarda male.
-Che c'è? È la verità.-
-Io non ho detto nulla.-
-Meglio così.-
Sono tutti molto simpatici, Jennifer è molto timida, ma è sempre sorridente. Credo che diventeremo molto amiche. Anche Jenette è simpatica, mi piace. Poi dopo un po' mi ricordo che degli amici non li posso avere, perché da un momento al altro mi trovo in una nuova città, a ripetere tutto.

Mamma Mi Sono Innamorata Di Mio Fratello Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora