CHAPTER 7

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Passano le settimane e oggi mi tocca rivederlo, sarà un giorno come gli altri, io farò il mio lavoro e poi tornerò a casa. Scendo, prendo il taxi e arrivo davanti casa sua. Suono e nessuno mi apre: sono in anticipo di mezz'ora... ma lui si alza quasi sempre un'ora prima. Provo una seconda volta, poi una terza: Niente.
Faccio per andarmene ma sento la porta aprirsi, mi giro e trovo Logan tutto spettinato.
"Che vuoi" Chiede col... fiatone?
"Be... devo lavorare.."
"Torna a casa"
"Oggi non lavoro?"
"No, torna in Italia, ho già trovato una tua sostituta"
"E dove sarebbe?"
"In camera mia e si sta rivestendo, visto che ci hai interrotto."
"C-cosa?"
"Si, ora ciao cercati un altro lavoro"
Detto questo mi sbatte la porta in faccia.
Bene ma allora che muoia! Prima mi bacia e mi dice di non licenziarmi poi mi licenzia? Be ciao io vivo anche senza il suo stupido lavoro! Se però avesse avvisato prima, forse avrei cercato una casa, ma non c'è problema, finché non troverò una casa. Vado a casa e preparo le mie cose, prendo l'aereo ed eccomi, sono in viaggio per tornare a casa. Troverò lavoro da qualcuno che magari saprà trattarmi meglio.

Due settimane, sono qui da due settimane e fortunatamente ho trovato lavoro: oggi è il mio primo giorno. Devo ammettere che sotto questo punto di vista sono fortunata, trovo lavoro facilmente.
Bussò a casa sua e mi apre, ovviamente indosso quegli odiosi tacchi su cui non riesco a camminare... questo ragazzo è poco famoso ma abbastanza da fare interviste su interviste: per quanto ne so io.
Mi fa accomodare e mi spiega il lavoro velocemente, è simile a quello di prima. Appena mi alzo per uscire, per l'ennesima volta, i tacchi mi fanno cadere, o quasi: il ragazzo, mi prende al volo
"Vedi di restare in piedi quando siamo in giro"
Cosa? Questa frase... ma perché tutto rimanda a lui? Appena penso a qualcosa finisco con l'avere lui nella testa. Quel cretino che si è approfittato di me, che mi ha baciata due volte, quello che mi ha convinta a uscire di casa, quello a cui non riesco a smettere di pensare. Basta Alex! Lui per te è morto, ti ha licenziata tu ora lavori qui, in Italia, dove volevi rimanere.
Volevo...
"Ehi ci sei?" Mi richiama
"Ehm.. si scusa"
"Non pensare di stare a fissare il nulla tutti i giorni, non sei pagata per venirmi dietro e basta"
"Ok, scusa!"
"Andiamo"
Svolgo il mio lavoro in circa quattro ore, poi torno a casa. Sono costretta a stare dai miei, perché non trovo una casa qui nelle vicinanze; ma fortunatamente c'è anche mia cugina, è arrivata oggi ma io ancora non l'ho vista.
"Ciao Alex!" Urla una vocina molto famigliare
"Zoe!"
Mi salta addosso e mi abbraccia.
"Starò qui un paio di settimane dormo in camera con te"
"Bene, così mi terrai un po' di compagnia, hai già sistemato le tue cose?"
"No, mi aiuti?"
"Si arrivo"
"Alex" ci interrompe mia madre
"Cosa c'è?" Chiedo io
"Possiamo parlare un attimo?"
"Ok, Zoe ti inizia ad andare di sopra, io ti raggiungo subito"
Lei obbedisce e io vado in cucina dove trovo i miei ad aspettarmi.
"Cosa succede?"
"Senti hanno visto tutti quello che è successo un paio di settimane fa, ci sono le foto ed erano su ogni tipo si rivista. Perché sei andata via, in realtà? Sappiamo che non è stato lui a licenziarti." Mio padre
"Ma mi ha licenziata lui, sono arrivata al mattino a casa sua e mi ha detto di tornare a casa, e comunque erano tutti fotomontaggi. Solo la prima foto era vera, ma io avevo esagerato col bere e.. niente gli ho dato un bacio, non che sia chissà che!"
"Certo come no, non è che sia una cosa così piacevole avere una figlia che passa per una... be hai capito" mia mamma
"Quindi voi vi preoccupate per la figura che fate voi? E come pensate che stia io? Non è di certo colpa mia se quei paparazzi non hanno niente da fare al posto di venire a fare foto a noi che manco stiamo insieme! Mi stupisce il fatto che voi non mi crediate, anzi mi delude. Ora, se non vi dispiace vado da Zoe"
Sento che dicono ancora qualcosa ma non mi importa. Quanto piacere che fa sapere che nemmeno la mia famiglia mi crede. Poi, anche se fosse, cosa c'è di male? Io non ho mai avuto un fidanzato, perciò non possono dire che vado con il primo che incontro.
Entro in camera mia e trovo Zoe seduta sul mio letto con sguardo arrabbiato.
"Ehy Zoe che hai?"
"Tu sei un mostro"
"Cos'ho fatto?"
"Cosa non hai fatto"
"Zoe, parla"
"Mi avevi promesso un autografo"
"Un autogr..." stavo per chiedere di cosa parlasse ma poi mi ricordo... mi aveva chiesto di farle fare un autografo e appena ci saremmo visti glielo avrei dato, mi sono dimenticata, con tutto quello che è successo non ci ho più pensato..
"Amm... scusa Zoe... io.. mi sono dimenticata"
"Va be dai, tanto prima o poi la ci torni" Dice facendo spuntare si nuovo il suo bel sorriso
"E perché mai dovrei farlo?"
"Be dai, le foto parlano da sole"
"Ma tu, a nove anni, non ha niente di meglio da fare che stalkerare me e un cantante? Non sono nemmeno vere queste foto.."
"Invece si, le foto sono vere, perché le hanno scattate"
"Sì Zoe, però se scatti due foto, poi tagli le sagome dei corpi, le puoi mettere vicine e far sembrare che sia un'unica foto."
"Si ma... almeno gli hai parlato un po' di me?"
"Si, tranquilla"
"Come bacia?"
"Come scusa?"
"Come bacia? Bene, male... non lo so dimmi tu"
"Bacia.. che ne so non l'ho mai baciato!"
"Ma dai Alex, a me puoi dirlo"
"Zoe, no"
"Uff... ok"

La aiuto a sistemare la sua roba e poi vado a farmi una doccia, una di quelle che piace a me, lunghe e rilassanti, con l'acqua calda che mi scorre sulla pelle. Una volta uscita dalla doccia mi metto una felpa larga e dei pantaloncini che nemmeno si vedono. Poi scendo e noto che è già ora di cena così mangiamo: nessuno parla tranne Zoe che continua a ripetere che vuole iniziare scuola perché è da tanto che non vede i suoi compagni, ma non si esce fuori dall'ambito scuola. Una volta cenato io e Zoe andiamo in camera e mi faccio raccontare di cosa è successo quando io non c'ero, anche se è passato poco tempo, mi sono persa molte cose. Ci addormentiamo verso le undici e i miei sogni, sono rivolti a lui.
Davanti a me scorrono ripetutamente le scene in cui ci siamo baciati, a partire dalla sera in cui eravamo in discoteca, fino all'ultimo bacio che mi ha dato dopo la foto che ci è stata fatta.



*SCHIFO*

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