Non so definire dopo quanto tempo sono rinvenuta ma posso constatare che ho il corpo ancora impregnato di sangue, mentre il mio carceriere tenta di pulirmi la pelle con uno straccio di stoffa, imbevuto d' acqua che, periodicamente, strizza in un secchio posto ai piedi del letto su cui sono adagiata. Una vera schifezza. Oso domandargli cosa mi ha fatto e indica un coltellino, anch' esso intriso di sangue e posto sul comodino. Sento il volto gonfio, lo studio con le mani , perlustrando tutte le sue linee e, all' istante, comincio a piangere. A quel punto, il mio aguzzino prende un fazzoletto e mi asciuga le lacrime. - Non devi piangere, - mormora con dolcezza. Facendo leva su tutto l' autocontrollo possibile, lo imploro di liberarmi ma lui, con gli occhi iettati di fuoco e uno sguardo malefico come quello di Satana, urla che devo morire e che mi infliggerà atroci sofferenze ! Mi molla uno schiaffo sulla guancia, si siede a cavalcioni sulla mia pancia e continua a svestirmi. Urlo, scalcio, cerco di divincolarmi ma tutto ciò risulta vano: il mio perfido assalitore approfitta di me, violentandomi e continuando a insultarmi pesantemente. Al termine della sua performance di estrema violenza, sono talmente sconvolta da non riuscire neanche a piangere; mi sento umiliata, svuotata, sporca dentro. Imploro pietà e lui mi lascia stare, dicendomi che devo stare tranquilla; successivamente, mi libera i polsi e le gambe dalle catene e mi comunica che, se dovessi tentare di scappare, non esiterà a freddarmi con un colpo di pistola. Confermo che non faro' nulla di tutto ciò e, porgendomi un paio di pantaloni, una maglietta e degli slip, mi ordina di entrare in bagno e di farmi una doccia. Acconsento ma chiedo di avere un po' di privacy che, stranamente, mi concede. Entro dunque in bagno e, mentre mi lavo, cerco di pensare, in maniera purtroppo non del tutto lucida, a come trarmi in salvo ...
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OLTRE IL BUIO
Ficción GeneralUna ragazza normale, come tante. La scuola, gli amici, le uscite ... Tutto viene sconvolto in quella terribile mattina che scorre inesorabilmente lenta, scandita soltanto dai passi pesanti del suo aguzzino. Una storia di inaudita violenza ma anche d...