14. Una passeggiata

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Eren's pov

Mi preparo per andare a casa di Luca, oggi dobbiamo organizzare una sorpresa ma non ho capito bene per chi.

E: Io vado amore
K: A dopo scemo
E: Ehi chiamami amore
K: Ok scemo
E: Dillo!
K: ...amore
E: Ecco brava, ora vado che Luca mi aspetta

Lei mi guarda con degli occhi che mi restano impressi nella mente, come se mi stesse parlando con gli occhi e mi stesse dicendo che non devo lasciarla sola.

Arrivato a casa di Luca lui mi spiega la situazione.
E: Quindi non c'è nessuna sorpresa da organizzare?
Met: No, ti devo raccontare una cosa che va avanti da un po'
E: Okay parla
Met: Qualche mese fa andai a casa di Elena con Marco. Io stavo parlando con Marco su varie cose ma poi lui all'improvviso fece una domanda che non c'entrava nulla con il discorso che stavamo facendo..deh. Mi chiese il nome della ragazza che in quel periodo pensavo particolare e io non sapevo cosa rispondergli visto che lei era proprio lì con noi e che anche lei era curiosa di saperlo
E: E quindi ti sei inventato la cotta per Martina
Met: Esatto
E: Ma perché? Non potresti dirglielo semplicemente?
Met: Ma no che non posso. Lei era innamorata di Jaco ma poi lui si è fidanzato e le ha spezzato il cuore. Io sono l'ultimo dei suoi pensieri
E: Allora farò una cosa per te
Met: Cosa?
E: Ti aiuterò a conquistarla!
Met: E come credi di aiutarmi?
E: Fidati di me, in molti mi chiamano cupido
Met: ahahah ma stai zitto deh

Kenoia's pov

Simo non c'è, quanto avrei voluto stare ancora con lui.
Forse dovrei fare una passeggiata, dopo tutte le cose che ho passato ho proprio bisogno di una boccata d'aria fresca.

Le strade sono pervase da un dolce profumo, il buon profumo del caffè che fuoriesce dai numerosi bar nelle vicinanze. Ci sono tante persone: c'è chi si dirige in questi bar, chi entra ed esce dai negozi, chi porta a spasso il proprio cane e chi preferisce, come la sottoscritta, fare una semplice passeggiata.
Sento le urla spensierate dei bambini che al sol vedere il giocattolo tanto bramato si bloccano di fronte alle vetrine dei negozi con occhi desiderosi.

Ma la mia pace viene interrotta da qualcuno.
y: Ehi tu sei quella che bacia tanti ragazzi?

Poi fa un gesto con la mano per chiamare i suoi amici.

x: Si è lei

I ragazzi mi circondano e mi trascinano in un vicolo.
Di nuovo in questa situazione.

K: Io non sono la ragazza di cui parlate!
x: Invece si
K: Ve lo giuro!
x: È inutile che fai la santarellina
K: Ma cosa volete da me? Io non sono quella ragazza! Io non so chi sia e di certo non so perché fa quello che fa. Quindi lasciatemi
x: Per quello che mi hai fatto dovrai pagare
K: Cosa? Io non ho fatto niente! Aiuto!

Inizio a gridare aiuto inconsapevole di quello che sta per accadere. Ma nessuno mi sente.

x: Certo che l'hai fatto! Mi hai baciato davanti alla mia ragazza e le hai anche detto che tra noi c'era stato qualcosa. Come hai potuto? Ma chi sei? Ora per colpa tua lei mi odia e non te la farò passare liscia.

Si avvicina con un coltello in mano e con un taglio netto mi taglia i capelli e io inizio a piangere.

K: I-io n-non ho fatto n-niente! Perché n-non mi credi?
x: Sh bambolina

Ha il coltello puntato verso di me.
Ma prima che possa fare qualsiasi cosa un ragazzo lo interrompe.

j: Ehi non vedi che sta piangendo?
x: Tranquillo non la uccido mica
j: Okay ma non esagerare

Avvicina il coltello al mio collo e mi ferisce. Il mio collo sta sanguinando.
I miei occhi resistono fino alla fine, riesco a sentire le urla dei ragazzi. Un ragazzo mi tocca il collo per fermare l'emorragia e poi mi carica sulle sue spalle.
Ma poi solo buio.

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