16. Ti proteggerò

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Nessuno sa che Dario Lampa è stato ispirato da una persona veramente importante per me e che quel kibur non esiste per caso.
La cosa che mi sconvolse all'inizio fu proprio il fatto che insultasse le madri definendole dei lama, una cosa veramente assurda.

Ogni volta che pensavo a Dario Lampa mi veniva in mente il ragazzino di 15 anni di un tempo però in versione adulta nel gioco, quel ragazzino che mi rallegrava la giornata. A quel tempo eravamo molto amici e ci volevamo tanto bene finché entrambi capimmo che stare insieme ci faceva stare bene e quindi ci fidanzammo. Purtroppo lui dovette trasferirsi per questioni di lavoro del padre e perdemmo ogni contatto per colpa di un'indirizzo e un numero sbagliato, non so nemmeno se in questi ultimi anni lui sia venuto a trovarmi visto che pochi mesi dopo mi trasferii anche io con la mia famiglia. Mi è mancato davvero tanto e vederlo adesso mi fa palpitare il cuore.

K: Dario Lampa..
D: Ti sei finalmente ricordata di me
K: Mi sei mancato
D: Anche tu
K: Ma come hai fatto a riconoscermi?
D: Ero in quel gruppo di ragazzi ma all'inizio non sapevo chi fossi. Quando il ragazzo con il coltello si è accorto di aver esagerato e che tu stavi morendo è scappato mentre gli altri sono rimasti lì a pensare cosa fare per sbarazzarsi del corpo. Hanno iniziato a discutere e uno di loro ha detto il tuo nome. Io non potevo crederci, finalmente ti avevo ritrovata e stavo già per riperderti, non potevo lasciare che accadesse e quindi ho detto loro che mi sarei sbarazzato io di te

Scoppio a piangere, lacrime di gioia e dolore messe insieme.
Lui mi abbraccia con le sue grandi braccia che mi fanno sentire protetta, come un tempo.

K: Non scomparire più, okay?
D: Non lo farò, io starò sempre al tuo fianco e ti proteggerò

Appoggio la mia mano sulla sua e gli sorrido.

D: In tutti questi anni i miei sentimenti non sono cambiati, tu sei sempre stata l'unica per me. Ti prego resta al mio fianco, io ti amo
K: Dario...mi sei mancato davvero tanto ma non credo di poter accettare i tuoi sentimenti, io non provo più lo stesso, sono cambiata
D: Non mi ami più oppure hai già un ragazzo?
K: Credo entrambe le cose
D: Capisco

Restiamo in silenzio per qualche secondo poi lui si alza.

K: Aspetta
D: Devo restare solo per qualche minuto

Ecco, ora è arrabbiato con me. Sarà arrabbiato perché lui mi ha aspettata mentre io non l'ho fatto.
Mi odio, mi odio tanto.
Avrei dovuto aspettarlo?
Ma io amo Simone, non posso pensare certe cose.
Lui ormai è il passato, non lo amo più.
Lo ripeto così tante volte nella mia testa perché è così o per convincermi che lo sia?
Non ci capisco più nulla.
Passato o presente? Dario o Simone?

Dopo due ore Dario entra nella stanza con un vassoio.

D: Ti ho portato la cena
K: Oh grazie
D: Comunque ho chiamato Simone, domani verrà a prenderti
K: Ma io voglio restare ancora un po' qui

Ma cosa dico? Io non voglio! Non voglio..

D: Tranquilla, verrò a trovarti ogni giorno, non ti libererai di me tanto facilmente
K: Ne sono felice. Mi sento sola, vuoi dormire con me?
D: Con te? Ti ricordo che io sono un uomo e che guarda caso è anche attratto da te
K: Giusto..
D: Il divano sarà perfetto
K: ..si

Scoppiamo entrambi a ridere.
Ridere con lui mi è mancato, forse l'amore per lui c'è ancora, in una parte nascosta del mio cuore che vuole solo essere ritrovato.

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