18. Volto familiare

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Eren's pov

E: Non farmi ridere
D: Pensala come vuoi, ma sai benissimo che ho ragione

Butta la cicca della sigaretta per terra e la calpesta per poi andarsene senza darmi la possibilità di ribattere.

Martina è innamorata ancora di lui? Questo è impossibile, sono passati anni ormai. Lei mi ama e più volte me l'ha dimostrato, non posso essere geloso di questo pidocchio.
Lui è il passato, non devo ascoltarlo. Sta cercando solo di farmi innervosire.
E se Martina fosse ancora innamorata di lui per davvero?
Questo non posso proprio accettarlo, che vada a farsi fottere quel Dario.

Rientro anch'io e con mio grande stupore vedo Martina e Dario al centro della pista a ballare. Li guardo e non posso fare altro che essere geloso.

Okay Simone, calmo.
Stanno soltanto ballando.

Noto che Dario sta scendendo un po' troppo con la mano, mi precipito sulla pista e afferro il suo braccio.

E: Cosa fai?
D: Nulla
E: Stai lontano da lei
K: Che hai?
E: Marti, vieni con me
K: Ma io voglio ballare con Dario

La afferro per un braccio.

K: Ma che ti prende? Lasciami!
E: Ti ho detto di venire
D: Ti ha detto di lasciarla, sei sordo?
E: Tu non avvicinarti più a lei, ho visto quello che stavi per fare
K: Simone smettila. Tu non puoi decidere chi devo frequentare, ora voglio stare qui con lui, lasciaci in pace
D: Ti stai mettendo in ridicolo

Non posso fargliela passare liscia.
Non posso lasciare che torni a casa con quella faccia da vincente.

D: Forse è meglio che torni a casa, con il tuo atteggiamento ci stai infastidendo

Gli sferro un pugno sulla faccia facendolo cadere di peso a terra.

K: Ma che cazzo fai?
E: Se lo meritava
K: Stavamo solo ballando! Non pensavo che la tua gelosia arrivasse fino a questo punto..torna a casa da solo, non voglio vederti almeno per un po'!
E: No Marti aspetta
K: Stammi lontano!

Cameriera: Mi scusi, queste cose non sono ammesse quindi lasci che la scorti fino all'uscita

Ah bene, ora mi cacciano pure.

Prendo il cellulare e saluto scusandomi con Elena e gli altri per poi uscire dal locale.

Kenoia's pov
É proprio un cretino. Ingelosirsi per una cosa del genere, davvero non me l'aspettavo.

K: Stai bene?
D: Si, il tuo ragazzo è un po' nervosetto
K: Mi dispiace, non so cosa gli sia preso
D: Mi ha dato un bel pugno eh
K: Sei caduto a terra come un sacco di patate e il tuo naso è così rosso che sembri un clown
D: Già ahahah
K: Mi dispiace tanto
D: Non è colpa tua

Chiedo alla cameriera del ghiaccio, la quale mi guarda con uno sguardo severo.

K: Forse è meglio tornare a casa
TM: Lo riaccompagno io. Marti ti riaccompagno io a casa?
K: Dario posso stare da te per un po'?
D: Certo che puoi
TM: Allora ti accompagno da lui
K: Grazie Marco
A: Marco ma è ancora presto, non voglio tornare a casa
TM: Ma che dici, io voglio dormire
A: Ma che noia
TM: Puoi stare da me se vuoi
A: Ehm direi di no
TM: Mh okay

Raggiungiamo la macchina ma poi mi accorgo di aver dimenticato il cellulare sul tavolo del locale.

K: Raga torno subito, ho dimenticato una cosa
TM: Okay ma sbrigati

Entro di nuovo nel locale e prendo il cellulare. Prima di uscire però vedo una ragazza con un aspetto molto familiare ma non si vede molto perché è coperta dai tanti ragazzi che la circondano. Sbircio da dietro una colonna e finalmente riesco a vederla in pieno volto.

Ma questa ragazza..è uguale a me.

KerenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora