Ero così stanca che me ne stavo per andare a dormire alle 9:00 di sera.
Ma scacciai questo pensiero e mi misi a leggere un libro.
.....
Sentì il cellulare vibrare ed era Olivia.
La mia migliore amica.
Mi È stata sempre accanto sia quando ho perso mia sorella per una malattia e sia quando ho perso mia madre e mio padre. Era tutto è l'unica che mi è rimasta per sfogarmi oltre ad Adam.
Risposi subito.
"Amore"
Dissi subito.
"Hey tesoro tutto okay? Qualche novità? . Qui a New York fa un freddo da cane."
Eh si lei sta a New York con il suo ragazzo...beata lei.
" si tutto bene.Insomma ci sono tante novità, ma non credo siano giuste cioè.."
La sentì sussultare.
"Racccontami tutto ora!!"
Disse quasi urlando.
"Beh ho conosciuto un ragazzo quasi per caso insomma, è il nipote di Adam ed è così bello, cioè è perfetto. Solo che sembra così strano,ho perso la mia famiglia e ora conosco un ragazzo che quasi mi fa perdere la testa. Non merito tutto ciò è non so neanche se lui mi considera solo la ragazza che ha perso la famiglia, e oltretutto anche lui è come me. Cioè ha perso sua sorella per una malattia e i suoi genitori in un incidente e ieri ha perso un cane. Ma è strano cioè sembra che ha passato del tutto questo trauma, è così sollevato capisci? Vorrei essere anche io così ma non ci riesco."
Mi scesero le lacrime e singhiozzai a più non posso.
"Hey calmati, tesoro è del tutto normale che tu abbia conosciuto un ragazzo insomma, prima o poi comunque doveva succedere non credi?"
Smisi di piangere e un dolore alla testa invase il mio corpo.
"Non ora però, non ora che ho perso tutto.. Non ora che non sono in vena di vivere una storia come un adolescente normale"
Dissi tutto d'un fiato.
"Non sono d'accordo..tesoro pensaci ora hai conosciuto questo tizio, penso che ti aiuterebbe a superare tutto ciò"
Disse con voce dolce.
"Io..non lo so non sono mai stata con un ragazzo non so come ci si comporta non so neanche come si bacia a 18 anni capisci ?18..Neanche 16.."
Si schiarì la voce e disse
"Anche per me era così con Alex ma poi arrivó cosi naturale e spontaneo che quasi non te ne accorgi...tesoro conoscilo da come me ne hai parlato sembra carino"
Disse ammiccando alle ultime frasi.
Risi e parlammo per un altra mezz'ora a ridere e a scherzare come due adolescenti. Perché forse avevo veramente bisogno di cambiare aria di essere un adolescente e vivere la mia età come ogni persona e smetterla di essere la ragazza senza identità e senza sentimenti voglio essere La Scarlett Jenner di una volta.***
Misi il pigiama e andai a dormire ma dei rumori insoliti interruppero il mio sonno.
Erano sempre più forti e si avvicinavano sempre di più e infine sentì delle voci.
Stavo quasi per piangere, d'un tratto mi alzai dal letto e presi il cellulare con le mani tremolanti.
Andai subito su recenti e mi uscì Trent.
Erano le 3:40 e stavo chiamando lui in preda al panico e piangendo a diritto.
"Pronto?"
Una voce impastata dal sonno interruppe i miei pensieri e subito risposi.
"Tre..Trent aiuto...penso che ci siano delle persone in casa, non so cosa fare..io"
Piansi con tutte le forze quando lui disse.
"Hey Hurricane calma, ora vengo io, Adam ha la copia delle tue chiavi di casa. Tu resta li dove sei okay? Non preoccuparti vedrai che non sarà nessuno"
La sua voce roca mi tranquillizzó in tutti i sensi e mi sedetti sul letto immersa nelle lacrime e con il cuore che batteva a mille.
"Okay"
Risposi flebilment.
Pov's Trent
Scesi di corsa le scale e mi coprì solo con una sciarpa.
Corsi con un a mazza da ping pong e un cucchiaio ( sono state le prime cose che ho preso) e armeggiai con la serratura.
Una volta aperto la casa un odore familiare e dolce inondó le mie narici.
Andai in cucina,in salone,in bagno nello sgabuzzino,nel seminterrato e non c'era nessuno.
Stavo salendo le scale quando vidi lei appoggiata al muro con le mani messe in faccia che singhiozzava.
Mi avvicnai e dissi.
"Hey"
Lei saltó e mi picchió dicendo.
"Bastardo....vattene"
Cavolo faceva male!
"sono Trent...sono Trent!!"
Dissi quasi urlando.
Lei si fermó e disse.
"Merda...Oddio...io... scusami"
Risi a più non posso mentre lei mi lanciava sguardi omicida.
"Che c'è da ridere sono...insomma.. morta di spavento."
Alzai un sopracciglio e dissi.
"Mi hai chiamato alle 3;40 di mattina e sono sceso di corsa solo con una sciarpa e un arma da ping pong se proprio vogliamo chiamarla arma, e sono venuto qui a dirti Hey con tutta la calma e mi picchi"
Lei rise nervosamente, e imbarazzata si buttò sul letto esausta.
"Se non volevi venire... bastava..che lo dicevi...scusami se ti ho svegliato a qurst'ora"
La guardai e dissi.
"Stavi piangendo a telefono dicendo che c'era qualcuno in casa ti avrei mai lasciata da sola?"
Mi sorrise timidamente e disse.
"Mi sono spaventata, penso che è normale...però comunque da dove venivano i rumori?"
Mi alzai e dissi.
"Ah solo qualche fantasma niente di che"
Si alzó dal letto quasi urlando e si aggrappó al mio bicipite.
"Dimmi che stai.... scherzando"
Risi.
"Sul serio credi a queste cose?"
Lei mi guardó e disse.
" no ....insomma...cosa te lo fa credere."
Abbassai lo sguardo e indicai il suo braccio intorno al mio.
Lo tolse immediatamente e disse.
"Figuriamoci....se credo in queste cose"
Osservai meglio il suo viso era così perfetto. Occhi verdi,capelli castani chiaro che delineavano tutto il suo viso, e quelle labbra da Dio sceso in terra erano...non sapevo descriverle.MA CHE CAZZO STO DICENDO.
Si sentì subito disagio e me ne accorsi perché fece un passo indietro e arrossì, amo quando arrossisce.
Gli spostai una ciocca di capelli dal viso e lei mi guardó interrogativa.
"Hurricane scusa se ti ho spaventato non credevo che ti saresti spaventata, non volevo"
Lei sorrise e mi abbracció circondandomi il collo con le sue braccia sottili.
"Non preoccuparti ero solo... io ero spaventata"
Si staccó e arrossì tutta.
Pov's Scarlett
Merda il suo profumo. Lo abbracciai e un acqua di colonia invase il mio naso.
Le sue braccia mi strinsero la vita. E che braccia ragazze!!
Mi allontanai timidamente e sapevo di essere tutta rossa, pregai che non si vedesse perché eravamo al buio.
"Perché sei venuto con una mazza da ping pong?"
Risi. Era la mia prima frase senza balbettare!
"Era la prima che mi venisse in mente"
Alzó un sopracciglio anche lui.
Si avvicinó verso la mensola e prese delle mie vecchie fotografie.
Oh merda ero il cesso in quella!!
"Ti prego mettila giù..!"
Dissi pregando che non le vedesse.
Aveva la mia cornice in mano e l'aveva alzata in mondo da non farmela prendere. Era troppo alto anzi abbastanza alto.
"Eddai sei così carina"
Sorrisi timidamente e dissi.
"Facevo paura ai cani...dai posala Trent! Per..per..piacere"
Dissi allungandomi come una giraffa.
Lui la posó e disse.
"Eri adorabile, chi è lei?"
Mi disse indicando mia sorella e io ad una festa di compleanno.
"Ehm io e...mia sorella"
Mia sorella era molto più bella di me cioè, Era perfetta, era la figlia perfetta. Mia madre l'adorava. Era sempre al centro delle attenzioni.Lei era semplicemente tutto per me. Eravamo diverse in tutto ma è questo che ci accomunava di più.
"È uguale a te"
Questo paragone mi riempì il cuore di gioia. Era il complimento più bello che qualcuno mi abbia fatto.
Abbassai la testa facendomi scendere delle lacrime.
"Scusami.."
Lui mi guardò e disse.
"Non preoccuparti è normale"
Disse com voce roca..
Lui mi guardó e riprese dicendo.
"Non volevo farti piangere...Hurricane devi essere forte per te stessa."
Mi aggrappai al suo petto muscoloso e mi sentì finalmente meglio.
"Io non ci.."
Non mi fece continuare e disse.
"Tu c'è la puoi fare, puoi fare tutto in questo mondo, TUTTO"
Scandì bene le parole e lo guardai.
Mi scesero altre lacrime e lui mi strinse a se.
"Sfogati se vuoi, io ci sono..io sono qui..con te"
Il suo sguardo mi intrappoló mi avvicinai di più alzandomi sulle punte e inspirai il suo profumo, e finalmente mi sfogai.
"Vorrei solo essere più sicura, non vorrei balbettare. Volevo essere la figlia perfetta e Non vorrei essere timida, non vorrei piangere senza alcun motivo, voglio essere per la prima volta orgogliosa di me stessa..ma non ci riesco, e fa male, fa tutto male.Voglio essere di più Trent, eppure non ci riesco."
Mi staccai da lui sentendomi per la quarantesima volta in imbarazzo per quello che dicevo. Mi sorrise e si avvicinò a me dicendo.
"Tu puoi essere quello che vuoi okay?Hurricane mettiti in testa che sei...che sei..tutto okay? Purtroppo di figlie perfette non c'è ne sono ma i tuoi genitori dovevano essere per forza fieri di te."
Quelle parole mi riempirono il cuore.
Quel ragazzo mi manda in tilt. Mi tranquillizzò e mi asciugó le lacrime.
Sorrisi e sorrise anche lui.
"Beato chi puó vedere quel sorriso ogni giorno"
Quelle parole mi rimbombavano la testa. L'aveva detto cavolo! Ma di sicuro scherzava.Pff..figuriamoci che nota una come me.
"Trent..."
Dissi imbarazzata.
cacció via quel sorriso e ritornó serio.
"Ora io insomma vado"
Un filo di tristezza invase il mio corpo.
"Si..si..ehm, okay"
Lo accompagnai giù e aprì la porta.
Se ne stava andando quando io feci forza strinsi gli occhi e dissi.
"Grazie di tutto Trent"
Sul suo viso comparve un sorriso indecifrabile. Non da tutti.E finalmente rivisi quella fossetta.
Mi squadró dalla testa ai piedi e disse.
"Prego Hurricane"
Chiusi la porta e mi appoggiai su di essa.
Ciao ragazze ecco il quarto capitolo spero vi sia piaciuto fatemi sapere.
Baci 😘
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Prendimi Per Mano
Ngẫu nhiên"Finalmente i miei occhi incontrarono i suoi, e fu l'incontro più bello che io abbia mai fatto" _ "Ormai il mio cuore dipendeva da lui e non potevo farci niente" Scarlett Jenner una ragazza che ha perso tutto, la sua famiglia e sua sorella. Non rie...