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Ero nervosa, non eravamo mai andati a mangiare fuori, e sapevo che non era un appuntamento ma qualcosa dentro di me non la pensava in questo modo.
Mi misi un pantalone a vita alta di jeans e un maglioncino corto di un verde scuro, sotto avevo le mie adorate converse bianche, poi passai al trucco.
Non amavo truccarmi perché diciamo non ne avevo bisogno, ma un po' di mascara andava usato. Poi mi misi un labello perché avevo un po' di labbra secche e infine optai per un acqua profumata non pesantissima ma dolce.
Erano le 8:48 e Trent bussò alla porta, stavo in ansia, ma per cosa?
Andai ad aprire e vidi un Trent con un pantalone stretto nero è un maglione largo con svariate fantasie e un capello che scopriva il suo bellissimo ciuffo mosso nero. Mi guardò dalla testa ai piedi E sorrise dicendo "sei bellissima, ma così sei strepitosa"
Mi fece arrossire e gli diedi un casto bacio sulla guancia dicendo.
"Che film vediamo?"
Lui mi porse due biglietti dicendo
"Dimmi che ti piace questo film"
Urlai dicendo
"Cavoli se mi piace! Star Wars è una Delle mie saghe preferite"
Lui sorrise per la mia espressione e disse
"Mi fa piacere Hurricane, dai ora sfoggiano il nostro abbigliamento nella sala 2"
Risi e mi fece salire in macchina
Si stoppó con le mani al volante perché disse
"Senti, lo so che è una cosa imbarazzante, ma ho chiamato Adam e gli ho detto che dovevamo vederci e lui ha detto che dovevamo mandarci una nostra foto, sai lui in questi giorni si è iscritto su WhatsApp"
Sorrisi e dissi.
"Non c'è niente di imbarazzante, non preoccuparti la mia bellezza maschererá la tua faccia"
Lui prese il telefono dicendo
"Vedremo chi sarà il più bello"
Ci facemmo diverse foto, ovviamente mai una foto decente, tutte dementi.
Però ci fu la penultima foto che venne un amore.
Lui mi guardava e io ridevo per una cosa successa un instante prima.
Decidemmo di mandare questa scrivendo "Caro Adam chi è il/la più carino/carina? P.s ti vogliamo bene"
Ci avviammo e mettemmo il CD dei Coldplay a tutto volume.
"Non sai le parole"
Affermai
Lui alzò ancora di più il volume e disse
"Adoro quando fai la sapientina con me Hurricane"
Sorrisi e scendemmo dalla macchina.
Entrammo in sala e guardammo il film
Inutile dire che non prestai molta attenzione al film. Mi soffermai sulle mani mie e di Trent intrecciate e strette forti per una scena che ci fece sobbalzare.
Vi posso sembrare molto sdolcinata ma con le luci che battevano sul viso di Trent notai dei particolari mai visti.
I suoi zigomi erano scolpiti e la sua mascella era sporgente e delineata al massimo, il suo naso era stupendo rispetto al  mio che era molto più brutto, aveva anche le ciglia lunghissime come le mie. Per 5 minuti non smisi di fissarlo notando anche altri particolari.
"Smettila di fissarmi Hurricane ho anche io un lato timido"
Sorrisi e Smisi di guardarlo
D'un tratto mi senti circondata dalle sue braccia e ispirai il suo profumo.
"Mi piace tenerti stretta"
Lo guardai e lui guardò me, poi poggiai la mia guancia sopra la sua spalla e settimo così per tutta la durata del film.
Io tra le sue braccia a vederci uno dei nostri film preferiti.
Uscimmo dalle scale ed erano le 11:00 di sera, avevo una fame pazzesca
"Ho fame"
Lui mi prese per mano e disse
"Penso che mangerei qualche persona in questo momento"
Ritrassi la mano e lui mi guardò e disse
"Magari, questa ragazza con un maglioncino e un pantalone stretto"
Pov's Trent
Mi avvicinai a lei e scappò ridendo.
La raggiunsi e scoprimmo che il MC aveva chiuso proprio ora.
Siccome che avevamo girato quasi tutta la città in cerca di un MC decidemmo di andare al parco.
Camminammo tanto, ma non ci stancammo per niente.
Dopo un po' ci sedemmo su una panchina e la feci sedere sulle mie gambe.
Mi prese le mani e giocherellò con il mio anello.
La guardavo con occhi tristi ma innamorati.
Era bella da vedere e perfetta da vivere.
Stava sempre in ordine, non era un di quelle ragazze che se perdeva il telefono dentro lo zaino si fermava in mezzo alla strada buttando per terra tutto e andando in panico per niente, quello, invece, ero io.
Lei era una di quelle ragazze strane, ma semplici, che riuscivano a mangiare la pizza con delle posate.
Era bella, se non bellissima o forse perfetta o più semplicemente ne ero follemente innamorato, ma ancora non lo sapevo.
Eravamo diversi, ma uguali insieme.
Era la semplicità con un disastro al suo fianco.
Il bianco e il nero.
Eppure, nonostante tutto, eravamo lì a guardarci l'uno con l'altro mano nella mano.
Pov's Scarlett
Mi fissava è così decisi di dirgli.
"Ho qualcosa che non va?"
Lui mi penetrò con gli occhi dicendo.
"No, assolutamente no"
Stemmo così io in braccio a lui e la mia testa poggiata sulla sua spalle con il suo fiato caldo e profumato sul collo.
Era inzio gennaio e faceva fresco.
Riuscivamo a scaldarci con le nostre mai, perché la sua, incastonata alla mia era dentro la tasca del mio maglioncino.
Sentí una goccia d'acqua cadermi in testa e lentamente, una dopo l'altra ci ritrovammo a correre verso la macchina ridendo, sempre mano nella mano.
"Che freddo"
Dissi tutta bagnata e sorridendo con una voce calda per via della corsa.
Non rispose ma cominciò a ridere e io lo seguì.
Silenzio.
Non era uno di quei silenzi imbarazzanti, ma era un silenzio bello e inoltre c'era la pioggia di sottofondo che aiutava, non so esattamente a cosa, ma aiutava.
Era gennaio e pioveva e noi, io e lui, dentro a una macchina in silenzio, e con la pioggia di sottofondo cominciammo a guardarci forse ci guardammo in un modo più intenso rispetto alle altre volte, dritto negli occhi era bellissimo.
Pov's Trent
Non mi sentí un disastro in quel momento, forse i suoi occhi mi stavano tranquillizzando oppure era una sensazione strana per entrambi, ma allo stesso tempo, unica.
Il mio sguardo cadde sulle sue labbra carnose è lei fece lo stesso con le mie.
Labbra dolci, calde e forse leggermente screpolate, ma senz'altro morbide.
Le labbra screpolate fatte come in mancanza di affetto. I nostri sguardi caddero di nuovo sui nostri occhi, anche se io rimasi ancora per qualche secondo sulle sue labbra. La volevo baciare non stavo aspettando altro, i suoi occhi erano pieni di desiderio.
Volevo un suo contatto subito.
Le toccai la guancia e lei socchiuse gli occhi, gli spostai i capelli dietro alle orecchie e le mimai "sei bellissima"
A quelle parole arrossí tutta, anche con il buio spiccavano solo i nostri occhi e le sue guance arrossite.
Mi avvicinai lentamente a lei e sfiorai le sue labbra "Voglio baciarti Trent" a un centimetro da me le sue parole suonarono come un sussurro "baciami Hurricane" sussurrai anche io.
Pov's Scarlett
"Baciami Hurricane"
A quelle parole il mio cuore prese a martellare in fretta e con molta potenza.
Avevo le mani sudate.
Mi sedetti meglio sopra le sue gambe e gli allacciai le braccia al suo collo.
Feci un sospiro e lo baciai.
Dio!
Il mio stomaco era per la milionesima volta sotto sopra. Le sue labbra si muovevano dolcemente così da farmi godermi il mio primo bacio.
Si, Trent Carpenter è stato il mio primo bacio.
Mi accarezzava lentamente i capelli, mentre il mio corpo prendeva fuoco.
Prendemmo fiato.
Mi sorrise dicendo.
"Sei talmente bella Scarlett"
Mentre fuori pioveva a dirotto, dentro questa macchina si sentivano solo i nostri sospiri e non ci fu niente di più bello.
"Trent..."
Dissi sospirando.
Pov's Trent
Non ero io, quel bacio è stato il miglior in assoluto.
Era lei, pensai.
Era lei a rendere ogni cosa stupenda.
Avevo un uragano di emozioni  quando assaporavo quelle labbra.
Volevo ancora baciarla e niente me l'avrebbe impedito.
Mi avvicinai alle sue labbra e le assaporai ancora.
Cavolo!
Era sopra di me e le sue mani dietro al mio collo facevano piccoli cerchi.
Il baciò durò a lungo e fu ancora più bello del precedente.
Lei non sapeva cosa dire, e mi bastava.
Mi bastava lei.
Ci staccammo e ci guardammo negli occhi.
La pioggia stava battendo forte, ma niente era più forte dei nostri sospiri.
"Sei stato il mio primo bacio Trent"
Disse questa frase guardando verso il basso.
Questa frase in qualche modo mi scaldò il cuore.
Ero rimasto a bocca aperta.
"Hey, non c'è niente di cui vergognarsi, sei stata pazzesca Scarlett e ti bacerei per altre mille volte."
Mi abbracciò sussurrando "anche tu non sei stato malaccio"
Sentí il suo caldo respiro sul collo e mi fece venire i brividi.
"Lo so che sono stato bravissimo"
Ridemmo entrambi e la guardai per un infinità di tempo.
"Grazie per questa splendida serata Trent, ne avevo bisogno"
Sorrisi e dissi.
"Anche io ne avevo bisogno Hurricane"
Alzò la testa e fissò le mie labbra mordendosi le sue.
Le racchiusi il viso tra le mie mani e dissi.
"Mi piaci Scarlett, mi piaci dal primo istante che ho aperto quella porta la sera di capodanno, e so che posso sembrare..."
Mi zittí e mi baciò.
Fu un bacio caldo e inaspettato.
Fu come un uragano.
La spinsi più vicino a me e la mia mente viaggiò con la sua.
Pov's Scarlett
"Mi piaci Scarlett, mi piaci dal primo istante che ho aperto quella porta la sera di capodanno e so che posso sembrare...."
Lo zittí e lo baciai.
Fu un bacio intenso, e bellissimo, anzi non so come descriverlo, so solo che nel mio stomaco stavano accadendo cose mai provate prima D'Ora.
"Mi piaci anche tu Trent"
Sussurrai tra le sue labbra.
Lui sorrise e mi baciò spingendomi più a se.
Il viaggio di ritorno fu strepitoso.
Accendemmo la radio e come sempre urlammo come dei matti.
Anche con lo stomaco vuoto, questa serata fu una delle serate più belle nella storia Delle serate più belle.
Scendemmo dalla macchina e Trent mi accompagnò fino e sotto casa, come sempre per assicurarsi che non mi succedesse niente.
Ci guardammo in silenzio.
Poi scoppiammo a ridere senza un valido motivo.
"Perché quando ci guardiamo dobbiamo sempre scoppiare a ridere"
Disse lui tra le risate.
"Non lo so credimi"
Dissi io con voce roca.
"Beh sarà meglio che...io vada."
Annuí.
Mi guardò per un istante interminabile e poi voltò le spalle.
Io restai a guardarlo mentre se ne andava.
Si girò due tre volte, per controllare se ero ancora lì.
"Trent!"
Urlai.
Non sapevo cosa stessi facendo, ma non mi importava.
Corsi da lui e lo baciai.
Sotto la pioggia, tutti bagnati.
Mi prese in braccio e mi adagiò alla macchina.
Aveva le mani strette ai miei fianchi per non farmi cadere.
Mi toccò con  la lingua sul mio labbro superiore chiedendomi l'accesso, e poi le nostre lingue si muovevano sincronizzate.
Cavoli, il mio stomaco ormai non esisteva più.
"Ora dovrei andare"
Dissi io ancora tra le sue labbra.
"Davvero?"
Mi disse lui sospirando.
Non me ne volevo andare.
"Si..io..me ne dovrei andare."
Lui prese a baciarmi il collo voracemente provocandomi delle scosse accompagnati dai brividi.
Risalì sulla mascella dicendo
"Ah...allora vai"
Sospiravo e ansimavo.
"Si...un momento...non darmi fretta"
Ridemmo entrambi.
I nostri sguardi si incrociarono e restammo ancora lì sotto la pioggia, a parlare con gli occhi.
Era gennaio e diedi il mio primo bacio, in una giornata perfetta, con il ragazzo perfetto.










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