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Eravamo arrivati in ospedale.
Trent aiutò i medici a portare la barella nel reparto cardiologico.
"Trent! Trent! Aspetta!!"
Lo rincorsi, lui non si girò mi ignorò.
Lo presi per il braccio e gli dissi.
"Trent, non puoi andare con loro"
Lui mi disse con tono arrabbiato e nervoso.
"Scarlett è mio nonno, sono l'unico parente che ha. Ho il diritto di andare."
Un medico ci raggiunge e disse
"Ragazzi non potete rimanere, vi aggiorneremo al più presto se le cose dovrebbero andare meglio."
Trent si toccò la fronte e disse
"Devo vederlo, gli devo dare una cosa. Dottore vi prego fate il possibile."
Trent era distrutto tremava e io ero la solita scema che non sapeva cosa fare.
"Faremo il possibile. Quest'oggetto non può arrivare a lui finché non si sveglierà"
Lui diede un pugno nel muro e disse.
"Se non curate mio nonno giuro che io..."
Non continuai la frase che lo trascinai con tutte le mie forze fuori.
"Trent, calmati!"
Lui si divincolò e scappò.
Trent mi aveva lasciata sola.
Per la prima volta Trent era scappato da me.
Per la prima volta, ora dovevo essere io a sollevare Trent.
Mi sedetti su una panchina e piansi.
Adam era tutto per me, e perderlo significava come perdere un padre, lui c'è sempre per me e non posso lasciarlo andare così.
Mi alzai e mi asciugai le lacrime.
Cercai Trent, e lo vidi seduto sul prato dello spiazzale dell'ospedale.
Povs's Trent
Ero distrutto, mio nonno stava morendo e avevo lasciato da sola Hurricane.
Dio ho bisogno di un suo abbraccio.
Mi sentí abbracciare da dietro.
"Trent io..."
La zittí
"Vieni qui e abbracciami"
Lei si mise a cavalcioni su di me e mi abbracciò aspirando il mio profumo.
"Scusa io non avrei dovuto lasciarti da sola, so che anche tu stai male per ciò che sta succedendo lì dentro"
Lei singhiozzò e la strinsi più forte.
Mi scostai e la guardai negli occhi accennando un sorriso, gli spostai i capelli dalla faccia e baciai il suo nasino freddo.
Vidi lei quasi sobbalzare.
Era rossa, amavo quando arrossiva
Smettila di dire sempre le stesse cose!
Sorrise e mi abbracciò di nuovo.
"Tr.. Trent, grazie"
La guardai confuso e dissi.
"Per cosa Hurricane"
Lei si alzò dalle mie gambe e disse
"Per tutto, io non sono mai stata così legata ad una persona eccetto Adam, e non mi sono mai aperta così con una persona eccetto con Adam, grazie perché io...io non.."
Smise di parlare e gli scesero Delle lacrime.
Amavo questa ragazza e avrei fatto di tutto per starle accanto.
"Vuoi abbracciarmi?"
Lei disse si e restammo abbracciati per almeno una mezz'ora a parlare e a sperare che adam si svegliasse.
Io non dormí per niente, ero spaventato e confuso.
Scarlett dormiva tra le mie braccia, eravamo entrati dentro e stavamo su una di quelle sedie nelle sale di attesa.
La gente piangeva e per fortuna Scarlett dormiva,non volevo che vedesse la scena di parenti che piangono per la perdita di un caro.
Ero straziato.
Ma amavo la sensazione di Scarlett che emanava respiri vicino al mio collo.
Almeno avevo lei, tutto è più bello quando c'è lei.
D'un tratto mi raggiunsero i miei amici.
Timmy,Jase, Trevis, Carl, Liam, Clay, Tony, Lip e Amanda la fidanzata di Jase.
Erano le 5:00 del mattino e i miei pochi amici erano venuti a farmi visita.
Mi scostai da Scarlett delicatamente in modo tale che non si svegliasse.
Dormiva come un ghiro.
Salutai tutti e ci mettemmo a parlare del più e del meno.
"Amico è quella il meraviglioso bocconcino che ci avevi detto?"
Io annuí sorridendo.
Loro fischiarono e mi diedero una pacca sulla schiena.
Poco dopo venne il medico, io corsi da lui e mi disse.
"Mi dispiace... purtroppo è stata trovata una macchia nei polmoni..."
Il mondo mi cadde addosso, Lip mi venne vicino e mi guardò.
Il medico continuò e io non ascoltai niente di niente. Adam aveva il tumore, Adam era un malato terminale. Mio nonno stava per morire.
Corsi via da quel posto di merda.
E andai in bagno.
Mi chiusi dentro.
Mi scesero le lacrime.
In vita mia avevo pianto poche volte.
Troppo poche per 19 anni di vita.
Ma questa volta rimediai tutte le lacrime non buttate giù per questi anni.
Sentí qualcuno bussare.
Non parlai, ma sentí una voce dolce e roca.
Era lei.
Era Hurricane.
"Trent, ho saputo tutto. E mi dispiace così tanto che io...Dio Trent vorrei che questo fosse solo un incubo. Abbiamo già sopportato tanto e questa era l'ultima cosa che entrambi volevamo.
Ho solo bisogno di sapere se è tutto okay lì dentro, voglio sentire se hai bisogno di qualcuno oppure di qualcosa..."
Non la risposi ma lei continuò a parlare. Mi raccontò di tutto. Mi fece stare meglio, decisi di uscire.
"Così quando ebbi quel sei in matematica, ero con....."
Parlò per 27 minuti finché io aprì la porta e l'andai per la milionesima volta ad abbracciare.
"Sei così..."
Lei disse.
"Così come?"
Io la guardai negli occhi e dissi.
"Così bella, così...abbracciami di nuovo."
Pov's Scarlett
Dio..avevo detto che ero bella.
Non sapevo cosa fare.
Non ricambiai subito l'abbraccio, erano successe così tante cose oggi che ero super confusa.
Ti piace Trent!
Si mi piace Trent, mi piace da impazzire.
Ricambiai l'abbraccio, e un brontolio dallo stomaco uscì fuori.
"Trent i tuoi amici ci stanno aspettando. Ehh un altra cosa, sono molto simpatici, forse troppo."
Lui sorrise timidamente e mi prese per mano.
Dio!
Intrecciò la sua mano alla mia e ci guardammo.
Lui ritrasse la mano e disse.
"Ti dava fastidio?"
Io guardai altrove e dissi.
"No, cioè...io.."
Lui mimò "tranquilla"
Gli sorrisi e andammo a cercare gli amici di Trent.
Dopo circa un ora legai molto con Amanda.
In realtà io non avevo detto una parola a meno che del mio nome oppure della mia età, era lei che parlava. Mi stava simpatica ma dalla mia bocca non usciva una parola.
La mia mente faceva film mentali, e io l'assecondavo.
"Allora?"
Cosa? Quando? Che aveva detto?
"Non ho capito...io..non ho capito la domanda."
Lei sorrise e disse sottovoce
"Ti piace Trent?"
Ma come cavolo l'ha saputo.
"No..no..siamo amici stretti, niente di più.."
Ero rossa.
"Ahh la solita coppietta di amici che si piacciono e che poi si metteranno insieme"
Odiavo quando la gente faceva premonizioni su di me o su qualcun'altro.
"No ti sbagli."
Lei si mise più vicino a me e disse
"Io e jase eravamo come voi, e guardaci ora"
Dei brividi percorsero la mia schiena.
"Beh ma non vuol dire che io e Trent ci metteremo insieme"
Lei rise con voce acuta e pronunciò
"Trent è cotto, guarda sta guardando solo te, i suoi amici gli danno a parlare e non li ascolta. Ti guarda"
Cazzo!
Girai lo sguardo e vidi Trent che mi guardava, non smetteva di farlo.
Questa situazione sta sfuggendo di mano.
Che dovevo fare, che dovevo dire.
"No, Trent..si sta solo assicurando che stessi bene"
Lei rise per la centesima volta e disse.
"Invitalo a casa sua, parlate chiarite i vostri sentimenti. Anche tu hai bisogno di una spiegazione."
Io ho bisogno di una spiegazione?
Non ho il coraggio di dire Hey Trent vieni a casa dobbiamo parlare
Che figura di merda!
E poi con Adam che stava male non avrei mai fatto una cosa del genere.
Trent mi guardava ma aveva lo sguardo perso.
Era spento, stava pensando, conosco quello sguardo.
Pov's Trent
Guardavo Scarlett, mi tranquillizzava da quel che stava succedendo ad Adam.
I miei amici parlavano tra di loro ma io non stavo ascoltando un cazzo.
Stavo osservando particolari di Scarlett.
Quando era nervosa si metteva i capelli davanti alla faccia, oppure se li spostava dietro l'orecchio quando non sapeva cosa dire.
Era così bella, forse troppo bella.
Sorrisi tra me e me ripensando a come ci siamo conosciuti.
"Amico tutto okay?"
Mi avevano dato a parlare?
"Cosa?"
Tony mi venne vicino e disse
"Rilassati amico, vuoi una birra?"
Dissi di no erano solo le 7:00 e bere birra non mi sembrava il caso.
"Perché siete venuti a quest'ora?"
Mi rispose jase
"Perché domani mattina avevamo pensato che saresti tornato a casa"
Wow.
"Beh si, grazie ragazzi"
Alcuni mi abbracciarono e dissero cose da scemi
"Abbiamo prenotato un viaggio in Spagna amico, solo maschi. So quanto sei triste ora, e penso che questa notizia ti abbia spiazzato, ma vedi abbiamo bisogno di una vera vacanza"
Avevo bisogno di una vacanza ma non potevo lasciare Adam da solo.
"Ragazzi non posso lasciare Adam da solo"
Loro si guardarono e dissero.
"Amico so che è difficile ma...pensaci"
Girai lo sguardo, Scarlett stava ascoltando tutto.
Quando vide che la stavo guardando girò lo sguardo, ma dopo 5 secondi ritornò a guardarmi.
Mi sorrise e io la sorrisi.
Dopo 5 minuti i ragazzi mi salutarono e promisero che mi sarebbero venuti a trovare prima del ritorno a scuola.
Scarlett era stanca ma voleva rimanere qui con me, nonostante le mie repliche su questo.
Rimanemmo lì per altre tre ore, a parlare del più e del meno, e non ci annoiammo più di tanto. Quando c'è lei mi sembra tutto meno noioso.

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