Capitolo uno

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La luce rossastra del tramonto illumina ogni cosa col fascino della nostalgia
- Milan Kundera

" Non puoi farmi questo! Sai cosa succederà se ritorno là" sto urlando da ormai un'ora in faccia a mia zia. Lei è la donna che mi ha cresciuto dopo quel giorno di dieci anni fa; la reputo come una madre per me, anche se non biologica, ma l' importante in un rapporto madre figlia non è farla uscire dal tuo utero, non credo proprio; è diverso, devi dirle cosa è giusto e cosa no, devi curare le sue ferite, consolarla quando sta male, tranquillizzarla quando ha paura. Nel mio caso,invece, in questo momento è non rispedirmi in quell'inferno chiamato Manhattan.
Non reagisce alle mie urla. Come fa? Fossi stata io in lei mi sarei presa a schiaffi per farmi stare zitta. Si vede che ha un gran cuore, oppure tanto autocontrollo. Forse troppo.
Fa un sospiro. So dove vuole arrivare. " Senti Cara, so quanto ti costa rivedere i tuoi genitori, dopo quella volta" "ecco appunto lo sai. Proprio per questo non mi devi mandare e poi..." Mi tappa la bocca con la mano " e poi ti ricordo che stavo parlando io. So che per te sarà difficile, e so quanto ti porti dispiacere ritornare là. Ma piccola sono passati dieci anni. Puoi farcela " la guardò pregandola con lo sguardo, lo sa che non mi può rimandare là. Mi odiano tutti per quello che è successo. Mi guarda dritta negli occhi e il suo sguardo si addolcisce " ricorda che glielo hai promesso. Saresti stata forte per entrambe" sbuffo, ecco dove voleva arrivare. Furbetta. È vero le ho promesso, che saremo state forti insieme, che io lo sarei stata pure per lei . Ed è quello che farò. L'importante è che lei non mi lasci mai. Non riuscirei mai a vivere senza di lei dentro di me. O almeno il ricordo di lei. Noi condivideremo il cuore aveva detto . E io le avevo dato ragione. Io e lei siamo e saremo per sempre legate.
" E va bene" il volto di mia zia si illumina e le compare un sorriso a trentadue denti. Ha vinto lei la guerra a quanto pare. " Brava piccola, sono fiera di te. Ora muoviamoci dobbiamo sistemare tutto e metterlo nelle valigie " mi abbraccia,forte, come solo lei sa fare e va a cercare le valigie.
Ma in che guaio mi sono cacciato.
Oh merda! Io non ce la faccio a rivedere tutti! No non se ne parla. Ora vado da lei e le dico che stavo scherzando così resterò ancora nella mia Parigi. Sì è la soluzione migliore.
Ma finiscila! Hai davvero paura. Sei scema, non ti possono uccidere mica.
Lo spero, non è che mi sembra molto sicura tornare nella città che per me è stata un prigione
Beh ma allora non farlo per te! Fallo per tua zia, per la famiglia che hai qua, per tua sorella. Fallo per loro
Ti odio quando hai ragione
Beh ho sempre ragione, quindi devo pensare che non hai mai smesso di odiarmi
Devo dire che quando vuoi sei intelligente
Mi stai facendo morire dalle risate lo sai vero? Vabbe apparte gli scherzi il sentimento è tutto ricambiato
Ma chissà perché lo sapevo
" Eccomi, forza muoviti, partirai domani e non devi dimenticare nulla " mia zia entra nella stanza con due valigie giganti. Non penso mi serviranno tutte e due, non sono quel tipo di ragazza follemente innamorata dello shopping, sono più un amante dei libri. Il mio armadio non è poi così pieno e non sono il tipo che si trucca eccessivamente.
Mia zia è euforica, non so dove trovi tutto questo entusiasmo, ma non sono in grado di distruggerlo. È buffa quando fa una cosa di fretta. Mi mancherà molto. Come anche la mia Parigi.

***
" zia non mi serve, la valigia è pronta ho messo tutto. Possiamo andare a dormire ora sto morendo di sonno " come fa ad essere ancora attiva? Io sto letteralmente crollando sul pavimento dal sonno " e se ti capitasse, no tu te la porti" come è testarda questa donna " zia, zia guardami" si gira io le metto le mani sulle spalle e mi avvicino a lei, sembra seguire ogni mio movimento " Io.non.ho.bisogno.di.quella" mi allontano da lei sperando che abbia capito le mie intenzioni. Come se fosse in stand-by scuote la testa " ma ti può ..." " oh mio Dio! Zio ti prego diglielo tu. Ho bisogno di riposo " mio zio mi guarda con un aria confusa " che succede piccola? " è in pigiama. Il pigiama che gli ho regalato quando ero più piccola. Quello con le pecore. Quanto può essere tenero con questo addosso. Lo guardo cercando di ricordare come gli sta nei minimi particolari " allora?" Lo zio mi risveglia dai miei pensieri " la zia mi vuole mettere nella valigia la crema per il prurito intimo" lo dico per l' ultima volta esasperata. Devo sembrare una disperata in questo momento. Mio zio sembra un po' in imbarazzo, come dargli torto, si schiarisce la voce più volte, a me viene da ridere ma mi trattengo " ehm... Am-amore penso che la piccola abbia ragione... Non-non le serve quella pomata" non resisto più scoppio a ridere. La scena è troppo comica. Mia zia sta trucidando con lo sguardo quel povero di mio zio che è diventato rosso come un peperone e che cerca di sostenere lo sguardo arrabbiato della zia. Come sono buffi. Cerco di salvare lo zio prima che la zia lo uccida " va bene zia, la metto, ma ora andiamo a letto okay? " il suo sguardo si rilassa e lo zio tira un sospiro di di sollievo. Poverino. "Va bene " andiamo a dormire che siamo stanchi tutti e che domandi dobbiamo ricontrollare che tu non ti sia scordata nulla" e ma allora non ti arrendi mai, preferisco non parlare annuisco con un sorriso e li lascio uscire dalla camera. Decido di rilassarmi un po' con una bella doccia calda. Mentre mi spoglio sento una botto e poi mio zio "Ahia, mi hai fatto male donna" già mi immagino lo sguardo accusatorio della zia " così impari a non contraddirmi UOMO " dice marcando l'ultima parola. Scoppio a ridere di nuovo. Quanto possono essere dolci e buffi i miei zii. Li adoro .
Mi mancheranno moltissimo come tutto qua d'altronde. Mi ero ricostruita una vita. Una felice finalmente.
Ora invece devo andarmene.
Scacciò questi pensieri che mi tormentano, mi spoglio e mi faccio cullare dal getto dell'acqua sul mio corpo. Cerco di non pensare a niente.
Ci sarà tutta la notte per pensare.

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Ciao a tutti! Questo è il primo libro che provo a pubblicare, spero vi piaccia e che sarete molti a leggere cosa sto scrivendo. O almeno è quello che la mia mente mi dice di fare, come se le dita scrivessero la storia da sole.
Devo dire che è una stupenda sensazione scrivere, in questo periodo la mia vita sta andando un po' a rotoli e potermi sfogare scrivendo è molto rilassante.
Sono un tipo che legge molti libri, quindi diciamo che mi sto ispirando a loro, almeno nel modo di scrivere. Non so se un giorno diventerò o meno una scrittrice o se questo libro diventerà o meno famoso. Non so neanche se verrà letto. So solo che scrivere questo libro mi aiuta a far fuoriuscire tutti i pensieri che non mi aiutano a ragionare.
Proverò a far volare l' immaginazione per non annoiarvi mai.
Spero che non sprecherete il vostro tempo leggendo il mio libro.
Spero che leggerete in molti. E chiunque lo faccia grazie del tuo tempo.
Un bacione.
Chiara ❤️❤️

My HellWhere stories live. Discover now