Capitolo otto

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Ti dicono di rimanere al tuo posto, perché temono che tu possa brillare più di loro -cit



No,no,no. Non può essere lui

Ma sei ancora lì impalata a guardarlo, scappa cogliona

Giusto

Continua a guardarmi, come se si fosse immobilizzato, proprio come me, poi si gira verso i suoi genitori "scusate, sapete chi è quella ragazza?"dice indicandomi. Cazzo! Prima che tutti si girino con uno scatto vado via dalla cucina, salgo le scale e raggiungo la mia stanza chiudendomi dentro

Menomale che non volevi fare rumore, sembra che sia passato un branco di elefanti.

Non posso crederci che sia lui. Dopo tutto quello che mi ha fatto, che mi ha detto, non si deve permettere a superare la soglia della mia casa. Appena prova a entrare nella mia stanza gli taglio le palle e gliele faccio ingoiare

Esagerata e poi non ti permettere

Perché ?

Oseresti rovinare un figo del genere

Figo? È solo un coglione

Ma che cazz..

"Amore? stai bene? Eri tu sotto?" "Si mamma,scusa non volevo disturbare" suono più fredda del solito, però ora l'ho chiamata mamma, un passo avanti, ha una faccia stupita, mi guarda come se avessi tre teste, sono sempre una ragazza non un'aliena.
"Co-come mi hai chiamata?" balbetta come se fosse spaventata dalla mia risposta " ehm.. scusa se ti da fastidio io..." " no, no, no! Solo che non mi chiamavi così da tempo, mi era mancato " sorride. Uno vero, come se spruzzasse amore e felicità da ogni poro della pelle. Mi fa felice vederla così luminosa, anche se lei in passato mi ha fatto soffrire come mai avrei pensato facesse. Anche  se non glielo faccio notare io voglio ancora tanto bene a entrambi,solo che non riesco ancora a perdonarli. Sono pur sempre una Hale. Io non dimentico.
Mia mamma capendo che non ho più voglia di fare conversazione, esce dalla stanza prima che la situazione diventi ancora più imbarazzante. Torno sul mio letto, prendo il portatile e comincio a scrivere come sono solita fare, stranamente scrivere i miei problemi mi rilassa mi rende libera; mi piace esprimermi scrivendo una frase, una semplice parole o anche un poema omerico. Sono intenta a scrivere, ma comunque in allerta sapendo che loro sono ancora sotto, che lui è ancora sotto.
La porta viene aperta con uno scatto tanto da farmi sobbalzare sul letto, farmi cadere il computer e con lui ci atterro anche io sul pavimento rovinando il mio povero sedere
"Ma che cazzo fai? " è l'unica cosa che riesco a dire mentre mi alzo massaggiandomi il mio sedere dolorante " non sei mai stata raffinata, non lo eri neanche da bambina " ... quella voce, no! Non solo deve entrarmi in casa ma deve pure spuntarmi così in stanza, ma poi con quale diritto! Alzo subito la testa per guardarlo facendo trasparire il mio sguardo sorpreso per solo un secondo, mostrando poi la totale indifferenza per la persona che ho davanti
Lui però non è una persona qualunque, ma siamo sicuri che non sia il figlio della dea Venere? Immagina anche lui che usciva dall'acqua ,come nel quadro che la ritrae, completamente nud...

Oh ma tu ti fai i porno? Altro che film erotici dovresti fare tu da regista per il film di cinquanta sfumature di rosso

Lo so! Avevo pensato anche io fosse un'idea fantastica, ma poi mi sono ricordata di essere intrappolata nella testa di una maniaca psicopatica isteria

Non sono nessuna delle cose che hai detto, l'unica maniaca pervertita qua se tu

Ma con un ragazzo del genere chiunque non conterrebbe gli ormoni, tranne te ovviamente

Alzo gli occhi al cielo continuando a massaggiarmi il mio povero di dietro ammaccato. Lui è ancora sulla soglia della porta che mi guarda divertito, spesso mordendosi le labbra carnose e giocando col piercing. Ma che vuole ancora qua? " allora te ne vai tu con le tue gambe o ti faccio andare via io a furia di calci in culo?" Il suo sorriso si allarga ancora di più; per quanto possa essere bello per ora mi sta solo infastidendo " ti ricordavo coraggiosa, ma non una leonessa" " i tempi cambiano, come le persone"
" concordo, è passato tanto tempo"

"Avrei preferito rimanere lontana da qui tutta la vita, ora vattene " gli indico la porta sotto il suo sguardo apparentemente dispiaciuto dalla mia esclamazione, si gira e comincia ad andarsene sotto il mio sguardo di sufficienza " va bene, ma sta tranquilla che ci rivedremo presto leoncina, la guerra è appena stata riaperta " sono queste le parole che mi gelano sul posto bloccandomi, ma non fermano la mia lingua biforcuta " non chiamarmi leoncina! E ora sparisci dalla mia vista, sai che non ho mai amato vomitare e avendoti davanti per ora è l'unica cosa che voglio fare " scoppia a ridere sotto i miei occhi furenti, però non è una risata felice, è carica di puro odio; con uno scatto si rigira verso la stanza ed entra sbattendomi al muro, cerco di liberarmi, ma lui mi blocca con il suo corpo sollevandomi entrambe le braccia e attaccandole al muro sopra la mia testa; solo ora noto nei suoi occhi la sua stessa rabbia, ma non solo questo, noto come siamo cambiati, come lui è cambiato: è diventato un colosso che mi sovrasta con tutta la sua altezza, ha le spalle molto più larghe che accentuano la sua figura possente e anche le braccia sono più muscolose; anche il suo viso è diverso, i lineamenti morbidi da bambino sono stati sostituiti da altri più accentuati soprattutto nella zona degli zigomi e della mascella, sul mento prima liscio ora spunta una leggera barba. Sono cambiamenti che mi fanno capire che ormai, almeno fisicamente, non è più un bambino, ma sta diventando un uomo, sempre coglione ma pur sempre un uomo.

 Non mi ero resa conto che, mentre ero nel mio momentaneo momento di trance, ci eravamo avvicinati così, tanto che il suo respiro mi solletica le labbra; ci stiamo guardando da alcuni minuti e nessuno dei due accenna ad abbassare lo sguardo, credo che sia una questione di orgoglio e credo proprio per questo che il primo a cedere sarà lui; non mi rendo conto che stiamo continuando ad avvicinarci finché non sento il contatto freddo del piercing sul mio labbro inferiore, d'istinto ispiro e credo di star trattenendo il fiato, lui continua ad avvicinarsi incrinando la testa

Oddio! Hai quelle labbra così carnose a millimetri di distanza e tu neanche ti avvicini? Sei pazza

Gli ormoni ti hanno dato al cervello mia cara, potrebbe anche essere Brad Pitt in questo momento ma gli ormoni non vincerebbero perchè i ricordi li frenerebbero già in partenza

Continua ad avvicinarsi fino ad avere qualche millimetro di distanza fra le mie e le sue labbra, basterebbe che uno dei due si sbilanciasse, ma non accenniamo a muoverci. Quando penso che sia lui a sbilanciarsi, devia la rotta che stava seguendo, arrivando all'orecchio e respirandoci sopra, provocandomi una scarica continua di brividi sulla colonna vertebrale

" la guerra non è mai finita, e io sono pronto a distruggerti pezzo per pezzo, fino a renderti cenere "

Così dicendo esce dalla stanza, ed io ritorno a respirare

S/A
Buon giorno a tutti e vi prego di scusarmi per il lungo periodo di assenza, forse troppo lungo , solo che avevo bisogno di una pausa, anche se è stata un po' lunga, per convincermi a continuare la storia.
Spero che alcuni dei pochi lettori che ho non mi abbiano dimenticato e che perdonino la mia incoscienza di questi mesi. Cercherò di aggiornare il più possibile, però non vi garantisco nulla.

ps: nella gif il ecco il nostro Josh 

Un bacione a tutti 🖤

My HellWhere stories live. Discover now