Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare
-NietzscheEro terrorizzata all'idea idea di volare.
La prima volta che salii su un aereo nel non riuscì a dormire per tutto il tempo, a causa della signora che parlava della fine del mondo, il bambino accanto che urlava e il neonato che piangeva. Bel terzetto. In più non potevo neanche ascoltare la musica per distrarmi. MP3 scarico. Devo dire che la fortuna è sempre stata dalla mia parta a quanto pare.
La prima volta che salii su un aereo ero felice. Potevo finalmente scappare da quell' inferno di cui ero stata fatta prigioniera. Sono una codarda è vero. Ma chiunque avrebbe preferito scappare che poter vivere dente e quella casa dopo la morte di Ashley. Tutti che mi odiavano. I miei genitori soprattutto, che al posto di consolarmi, per la perdita di una sorella, mi sfottevano, mi facevano lavorare come una serva, mi parlavano come se fossi stata l' essere più spregevole che avevano mai visto. A volte la sera mio padre rientrava molto tardi a casa,ubriaco, andava da mia madre e la iniziava a picchiare. Ogni volta, quelle sere, io andavo da loro e difendevo mia madre. Lui picchiava me al suo posto. Lei non mi ha mai ringraziato.
In quel periodo avevo solo cinque anni.
Poco dopo decisi di andarmene, lo dissi ai miei genitori e loro ne furono entusiasti. Non vedevano l' ora di cacciarmi.
A poco a poco, dimenticai il significato e anche la stessa parola amore. Solo mia sorella era riuscita a farmi provare amore. E solo per lei tutt'ora lo provo.
Salire su quell'aereo era stata la mia salvezza. Ora sarebbe stata la mia condanna.
Salire ora su quest'aereo significa segnarmi la data di morte.
Mamma mia quanto sei esagerata. Ora ti segni pure la data di morte, vedo che ci tieni proprio alla tua vita
Sai che tornare là non farà che peggiorare tutto
Ma tu sei sempre stata forte. Non perderti in un bicchiere e''acqua . Immagina di essere Ercole e questa sia la prima delle tue dieci fatiche
Cosa? Dieci? Tu sei...
" il volo diretto da Parigi a New York sta per partire ultima chiamata"
Vedo i volti della mia famiglia, sono tutti tristi all' idea che io parta. Benissimo non li voglio vedere più tristi io non...
TU. DEVI.PARTIRE . ORA
Sbuffo contro la mia coscienza. Però ha ragione. Abbraccio tutti,lasciando per ultima la zia " mi mancherai bambina" mi stringe forte a sè come se volesse non mollarmi più " ricorda fottitene di tutto e di tutti, loro non ti conoscono, non hanno il diritto di giudicarti e soprattutto di riderti alle spalle. Ormai anche se hai solo quindici anni sei una donna. Almeno mentalmente. Queste due piccole mele devono ancora crescere molto" abbassa lo sguardo sul mio petto, mi metto una mano come per coprirlo, è davvero imbarazzante " ZIA ! " le spunta un sorrisone. Lei come mia sorella prima illuminava le mie giornate. Ora dovrò lasciare anche lei " chiamami appena arrivi, sicura di non aver dimenticato nulla, penso di aver messo tutto eppure o come il presentimento che..." " zia tranquilla c'è tutto. Vi chiamerò quasi ogni giorno. Mi mancherete tutti da impazzire" ha le lacrime agli occhi, mi stringe in un forte abbraccio. Quando si stacca, sorride e mi fa cenno con la testa " va ! È ora di tornare a casa" sorrido debolmente, ma non voglio contraddirla, annuisco velocemente e mi giro. Non mi giro mai indietro,penso che non sarei capace di resistere alla tentazione di rimanere. Salgo sul' aereo prendo l'mp3 e faccio partire la canzone. Questa volta il viaggio me lo farò dormendo così da non pensare a dove sto andando e cosa succederà appena arrivata. Una domanda mi frulla ancora in testa da quando ho saputo la notizia ' i miei genitori provano ancora rancore nei miei confronti?'
Lo scoprirò presto.
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My Hell
RomanceCara, una quindicenne dal passato contorto, che l' ha costretta a crescere troppo velocemente quando era una bambina, è costretta a tornare a Manhattan dai suoi genitori . Non ha alcuna voglia di abbandonare i suoi zii e Parigi,nella quale si è tra...