~Travel.~

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Seduti in aereo,i miei genitori ci regalarono un'isola come dimora, ma non per molto. Secondo la loro opinione dovrebbe essere la casa perfetta per noi e per il nostro bambino.

Dylan era accanto e respirava profondamente, in questo mezzo di trasporto era rilassato. I suoi capelli erano cresciuti,ma rimanevano sempre di una lunghezza minuta.

Lo vidi e pensai a quanto fosse bello una vita insieme,che finalmente eravamo qui e nessuno ci avrebbe portato via tutto,neanche il nostro amore.

Io osservai il finestrino e vidi il celeste del cielo e le nuvole morbide bianche, e allora non trovai cielo migliore per inaugurare tale viaggio.

Destinazione: Hawaii.

Le isole Hawaii erano il mio sogno fin da quando ero piccola e sognai almeno una volta un viaggio,ma non di possedere una vera e propria casa. Soprattutto condividerla con la persona che amo.

Scendemmo e ci recammo in un piccolo motoscafo.

-Non è bellissimo amore?- indicò la bellezza marina generale. Il mare era intorno a noi e ci sentivamo piccoli e unici. Il motoscafo partì e io e Dylan rimanemmo accoccolati l'uno tra le braccia dell'altro.

L'odore del mare si inoltrava nelle mie narici,odore di sale marino,di pesce. Da lontano si intravedeva dalla nebbia delle colline verdi e un molo,qualcosa mi diceva che eravamo arrivati. La mia isola,la nostra isola.

-Guarda amore,è la nostra casa. La nostra casa.- le sue mani erano sulle mie spalle e mi sussurrò queste dolci frasi. C'era una speranza in noi che cresceva sempre di più,ora non sapevo se era solo un film mentale,ma nelle nostre menti c'erano progetti che riguardavano questa terra.

Il motoscafo parcheggiò davanti al molo e venne ad accoglierci una signora dalla giacca e la gonna grigi e i suoi capelli color rame raccolti in uno chignon.

-I signori O'Brien?- sfoderò un sorriso luminoso.

-Sì siamo noi.-ricambiammo il sorriso entusiasti.

-Sono Jasmine,sono qui per aiutarvi con la casa,vi farò un breve riassunto di come vi adatterete,spero vi piaccia.- spiegò contenta e ci accolse.

La nostra casa era in legno e fuori c'era un gazebo con delle tende bianche. I tetti della casa erano a forma di cupole triangolari bianchi.

Entrammo e le sale erano in legno moderne, posammo i nostri bagagli a terra. Ci aprì la nostra camera con un letto  matrimoniale bianco.

Dopo un pò di tempo aprimmo le valigie  e posammo i nostri vestiti negli appositi armadi. Non ci impiegammo molto,era solo che il silenzio faceva parte di noi.

To be continued.

•I don't live without you• Dylan O'BrienDove le storie prendono vita. Scoprilo ora