Posai i vestiti nell'armadio,li accorciai in modo ordinario infilandoli e strutturandoli in una pila.
Sentii un formicolio sulle spalle,come se delle piume mi stessero sfiorando delle formiche.
-Che ne dici di fare una nuotata?- le sue dolci parole sussurrate erano melodie per le mie orecchie.La sua voce sensuale provocò in me dei brividi. Le sue dita strisciarono sui miei fianchi,che sensazione di spavento,ma anche di...
-D'accordo.-gli sussurrai.Lui se ne andò fuori di casa,capii che mi stava aspettando fuori. Vidi i cassetti e gli aprii,dentro c'era un costume a due pezzi rosa,sopra erano disegnati dei fiori rosa. Lo indossai e mi vidi allo specchio. Notai che tutto allo specchio era cambiato,le mie visioni erano cambiate: non avevo più il presentimento di una grossa pancia e delle braccia gonfie,mi rispecchiavo in una ragazza abbastanza magra, con dei fianchi magri quanto la pancia,con delle gambe abbastanza slanciate e dei seni dalla taglia giusta.
Mi sentivo perfetta,nessun difetto da riparare. Corsi subito dalla casa e mi avviai in spiaggia. Vidi il volto famigliare del mio futuro marito sorridermi,era in costume. Portava delle bermuda blu e i suoi pettorali erano scolpiti,con la sua pelle olivastra. Mi squadrò dalla testa ai piedi e mi avvicinai a lui.
Mi afferrò la mano e mi portò in mare.Le gelide ricoprirono metà del mio busto,mentre Dylan era già bagnato. I suoi ciuffi neri ribelli,schizzati dall'acqua. Mi avvicinai sempre più a lui,sentii il suo respiro sulle mie labbra e non potei resistere alla tentazione di baciarlo. Era così bello.
Le sue labbra erano sulle mie,anche se soffocavo,soffocavo per amore. Le sue braccia erano sulla mia schiena e fummo avvolti in un abbraccio,piuttosto bagnato.
Poggiai il mento sulla sua spalla e lo stesso fece con me .Le mie gambe si alzarono e si arrampicarono sulla sua vita,le sue mani toccarono le mie cosce.
Improvvisamente fui in aria e gettata in acqua. Dio che spavento...-Ma come ti permetti!- gli urlai sorpresa e lui finii per ridere. Per vendicarmi,mi accorsi velocemente a lui e cercai di gettare la sua testa in acqua e non ci riuscii,era troppo pesante.
-Non hai muscoli piccolina. Mi dispiace.- rideva e io mi arrabbiai e cercai di colpirlo in petto con dei miseri pugni. Un pugno non bastava a procurargli dolore anzi era compiaciuto.
-È inutile,nana, non mi puoi fare del male.- disse sarcasticamente con le sue braccia conserte,mostrando i suoi favolosi muscoli.
-Tu dici?- continuai con tutta la mia forza, fin quando le sue dita non mi solleticarono.
-No,ti prego no!- urlai dalle risate,era un'area troppo sensibile,troppo.
Escogitai un piano per allontanarmi dalle sue dita assassine:tuffandomi in acqua.
Ero immersa nell'acqua e non vidi più le sue gambe,ma una figura stava arrivando verso di me.
Nuotava e avevo il timore che fosse uno squalo e invece era lui,con le sue guance gonfie formando un sorriso ampio e tenero.
Diminuii le distanze e a quel punto mi spinsi a baciarlo e istintivamente, lui cingeva i mie fianchi e emergemmo dall'acqua.
Le mie labbra scottarono al tocco con le sue,saltai su di lui,che mi prese per le gambe e il nostro bacio fu intenso,con la lingua.To be continued.
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•I don't live without you• Dylan O'Brien
RomanceSEQUEL DI "YOU ARE MY EVERYTHING" Dylan e Eleonora. Marito e moglie. Un' isola come dimora.