La luce del sole splendeva su di noi,che dormivamo beati. Accanto a me c'era il viso di un angelo. Aprii gli occhi e notai che lui non era letto. Allungai il braccio,avevo guadagnato più spazio. Mi chiesi dove fosse, così mi alzai dal letto, indossai le infradito e scesi dalla stanza. Si sentiva il battito della padella,la frittura e vidi il mio bambino in un angolo del salotto ancora addormentato,c'erano giorni in cui lui aveva bisogno di me. Voltai lo sguardo e vidi la schiena di Dylan nascosta da una maglia a maniche corte bordeaux,le sue braccia si muovevano e il muscolo della schiena si contraeva. Era assolutamente attraente. Gli cingevo la vita,desideravo il suo affetto.
-Buongiorno dormigliona.- disse senza voltarsi continuando a cucinare. -Ho dato da bere a Louis.- mi informò
-Ma lui non ha bisogno del latte materno?- gli baciai la schiena.
-Accetta anche il latte in polvere lo sai?- disse sorridente.
-Che cosa stai preparando?- gli sussurrai nell'orecchio.
-Pancakes e... credo che siano cotti abbastanza.- si voltò mostrandomi la padella.
Mangiammo i nostri pancakes per colazione,insieme a delle tazze di latte e qualche biscotto integrale, adoravamo cibi sani e nutrienti, non esageratamente dolci. Osservammo Louis che si lamentava e allora mi misi in atto. Mi alzai dalla sedia,presi Louis che si lamentava, e non era di certo fame,lo dovevo coccolare. Lo muovevo in modo che si calmasse e Dylan ci guardava sorridente,perchè lui si era calmato.
-Sei una buona madre.- esclamò fiero. Mi girai e lo guardai,certi complimenti mi imbarazzavano.
Louis finì per calmarsi e ritornai a fare colazione con Dylan.
3 ore dopo.
Louis Peter ricominciò a piangere e ciò mi stressava e capivo solo una cosa,aveva sete. Dylan era uscito fuori a raccogliere un pò di frutta,mentre io andavo in camera nostra e accanto al letto matrimoniale,c'era il piccolo nella sua culla.
Lo presi e uscii fuori il seno. In pochi minuti chiuse gli occhi e assaporò il latte.
-Siete bellissimi insieme.- le parole mi spaventarono,mi voltai e vidi Dylan poggiato alla porta intento a fissarci.
-Siete le mie due perfezioni che mi completano la vita,ma vedo che non è ancora abbastanza.- aggiunse.-Che intendi dire?- gli chiesi e si avvicinò seduto al letto accanto a me.
-Voglio un momento per stare da soli,io e te.- mi sorprese la frase e a quel punto il bambino smise di succhiare. Gli sfiorai la testa e lo rimisi nella culla. Lo guardai per un istante e sentii un leggero formicolio al collo. Le sue dita levavano i miei capelli porgendoli su una sola spalla e le sue labbra cominciarono a passare lentamente sulla mia spalla.
Era così sensuale. Lo baciai e lui mi adagiò lentamente sul letto. Mi baciò profondamente,mi sfiorava ogni parte del mio corpo e ricambiai. Alzò le mie gambe e capii cosa desiderava,era vero che un momento da soli tra noi due doveva esserci.
Ci spogliammo e per l'ennesima volta sentii di nuovo quell'adorabile sensazione selvaggia,di continua fame e di desiderio e forse più di prima,prima di concepire Louis.
To be continued.
STAI LEGGENDO
•I don't live without you• Dylan O'Brien
RomantizmSEQUEL DI "YOU ARE MY EVERYTHING" Dylan e Eleonora. Marito e moglie. Un' isola come dimora.