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Due settimane erano passate e le cose fra Harry e Louis sembravano essere tornate alla normalità. I due uscivano insieme una sera si e l'altra pure, l'uno andava a studiare a casa del altro ogni pomeriggio (anche se poi, di studiare, non se ne parlava propio), passavano intere giornate spaparanzati sul divano a casa del più grande a guardare film di guerra oppure a giocare alla play come i peggiori nerd sfigati del pianeta. Agli occhi di chiunque sarebbero parsi come  veri e propri amici per la pelle.

Ma, purtroppo, le cose erano ben più complicate di così.

I due, non erano ancora riusciti a trovare un compromesso in proposito alla loro situazione. Sapevano che la fase 'amicizia' era stata sorpassata da un pezzo, ma erano entrambi troppo codardi; troppo spaventati dalle conseguenze delle loro azioni per compiere il passo decisivo che li avrebbe finalmente condotti aldilà della fune.

Non erano ne amici né quel 'di più' che li spaventava tanto. Eppure erano arrivati abbastanza avanti da capire di non poter resistere l'uno senza l'altro. Quella che gli altri definivano amicizia, per loro, era solo un'attrazione irrefrenabile che li costringeva a stare insieme quanto più tempo possibile.  Perché quando uno dei due era distante, l'altro ne sentiva il peso ogni secondo.

Ma nonostante tutto questo, la loro, era una vera e propria situazione di stallo: Ad ogni passo che facevano avanti, retrocedevano di altri due, ed Harry non lo dava a vedere per non ferire i sentimenti di Louis, ma quella situazione lo stava esaurendo del tutto.

In quel momento, Il funambolo a cui Louis si era paragonato tempo prima si era dovuto fermare ad un passo dalla fine della sua folle camminata. Forse, per paura che sarebbe stato propio quell'ultimo passo a tradirlo, o forse per timore che, dall'altro capo della fune, non avrebbe incontrato ciò che desiderava. In ogni caso, eccolo ancora una volta lì: in bilico su un filo instabile, incapace di decidere se tornare indietro o se fare l'ultimo passo avanti verso la salvezza.

Gli sarebbe mancata la sensazione di vuoto, una volta poggiati i piedi a terra?

Sarebbe caduto cercando di arrivare alla fine della fune?

Ma sopratutto, avrebbe avuto il coraggio di fare quell'unico ed importante passo che separava la sua vita dalla morte?

Quel pomeriggio, Louis si stava dirigendo a casa del più grande per studiare letteratura insieme, come erano soliti fare ormai da un po', e nella sua mente tutto taceva. Camminava sotto la pioggia stretto nel suo caldo e pesante giubbotto, mentre osservava il tessuto delle sue vans nere scurirsi a causa della pioggia e mimando con le labbra le parole della canzone che il suo iPhone stava riproducendo in quel momento.

Le automobili gli sfrecciavano affianco, incuranti della potenza del temporale in atto, e lasciavano dietro di loro solo scie luminose quasi impercettibili a causa della leggera nebbiolina che aleggiava nell'aria. Louis per un attimo ebbe paura che una di quelle auto uscisse dalla carreggiata per quanto veloce stava correndo, ma fortunatamente questo non accadde, ed il ragazzo potè riprendere a camminare tranquillamente, domandandosi, dentro di se, perché mai le persone dovessero sempre correre tanto.

Mentre camminava, il ragazzo notò a terra la carcassa senza vita di un piccolo porcospino e si avvicinò un poco, colpito da un improvvisa ed ingiustificata ondata di curiosità: la schiena dell'animaletto era stata probabilmente frantumata dal passaggio di un'automobile, ed una piccola chiazza di liquido rosso si estendeva tutt'intorno ad esso, andando a macchiare leggermente il pelo candido dell'animale. I suoi occhietti , neri e vispi, erano rivolti verso il cielo e parevano persi ad osservare un dettaglio, un qualcosa che nessun altro riusciva a percepire. Louis, per un attimo, si rispecchio in quel piccolo animaletto ormai passato a miglior vita e, sempre per un attimo, si immaginò come dovesse essere, essere investito da un automobile in corsa. Al piccolo animale era bastato un semplice passo per finire spiaccicato sull'umido ed insignificante asfalto della strada. Se solo si fosse fermato qualche secondo prima, probabilmente sarebbe sopravvissuto. Louis, infondo, aveva paura di finire come quel porcospino: un solo passo falso e la sua vita sarebbe potuta finire  per sempre.

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