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Aprire quella borsa non fu affatto semplice per Louis. Troppi ricordi erano legati ad essa; troppe paure... troppe domande senza risposta...

Il ragazzo rimase fermo a guardare quel vecchio involucro di pelle per chissà quanto tempo, rimirandolo con cura quasi fosse stato un raro cimelio storico deposto in un museo sotto una lucida teca di cristallo. Sapeva che la dentro avrebbe trovato le tanto agognate risposte alle domande che lo tartassavano ogni giorno; sapeva che la sua curiosità e la sua voglia di conoscere il vero Harry non lo avrebbero lasciato andare finché non avesse aperto quella maledetta borsa.

Tutto quello che avrebbe voluto sapere, le vicende che gli erano sempre state nascoste... era tutto fra le sue mani.

Eppure Louis non riusciva a guardare.

Teneva le dita strette intorno al freddo cuoio polveroso: una mano era saldamente attaccata alla spallina; L'altra, esitante come sempre, era posata timidamente sulla piccola fibbia in metallo che teneva l'involucro di pelle sigillato. I suoi occhi erano bassi, fissi ad osservare un qualcosa che non esisteva; persi nel vuoto. Persi fra i ricordi. Persi fra le immagini di una vita che era volata via troppo in fretta.

Non aveva il coraggio di muoversi.

Non aveva il coraggio di respirare.

Il tempo scorreva velocissimo adesso, eppure Louis rimaneva bloccato.

Voleva veramente sapere? Voleva veramente riaprire una ferita ancora aperta e sanguinante? Voleva davvero provare di nuovo quel deplorevole dolore che lo stava portando via prezzo per pezzo?

Per un attimo, una lieve brezza calda gli solleticò le spalle. Quasi come fosse stato un sospiro leggero; una piccola risata troppo lieve per essere sentita.

Louis voltò il capo verso l'altra metà del suo letto mentre una lacrima tiepida percorreva il profilo spigoloso del suo viso. La stanza era vuota, C'era solo lui al suo interno.. eppure il ragazzo sentiva di non essere solo. Sentiva che qualcosa... che qualcuno lo stava osservando in quel momento.

Che fosse Harry...? Che fosse la sua anima che ancora lo proteggeva e si beffeggiava di lui?

Il liscio scosse immediatamente il capo a quei pensieri.

Harry era morto. Non sarebbe più stato in grado di proteggere nessuno... Era in altro posto adesso, e non avrebbe più potuto deriderlo come faceva continuamente solo poco tempo prima...

Anche solo ripensare a quei momenti fra lui ed il riccio fece tremare le ginocchia al giovane ragazzo, mentre un debole singhiozzo si faceva spazio fra le sue labbra fuoriuscendone, qualche secondo dopo, sotto forma di un dolorosissimo ed altrettanto silenzioso sospiro.

Distratto com'era, il liscio allentò accidentalmente la presa sul cuoio logoro e lasciò che la borsa cadesse a terra, infrangendosi al suolo con un tonfo pesante. Ebbe un Sussulto per il forte rumore- che riuscì a riscuoterlo totalmente dai suoi pensieri- e si portò una mano al petto nel vano tentativo di far rallentare lo scalpitio repentino del suo cuore.

Il vecchio gancio di ferro arrugginito si era rotto, ed adesso l'involucro si trovava completamente aperto sul pavimento mentre vari foglietti ed oggetti erano cosparsi tutt'intorno.

Velocemente, Louis si inginocchiò a terra per rimediare al disastro che aveva combinato quando uno dei tanti foglietti svolazzò un po' più avanti, sfuggendo dalla sua presa. Il ragazzo corrucciò le sopracciglia e si affrettò a raggiungere quel piccolo pezzo di carta che ancora svolazzava liberamente per la stanza. Quando finalmente riuscì ad afferrarlo, poté capire- attraverso la consistenza leggermente appiccicosa del cartoncino- che quello non era un foglietto qualsiasi, ma bensì una fotografia.

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