Capitolo 18

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Shaila pov
Se qualcuno mesi fa mi avessi detto che sarei uscita sotto la pioggia senza lenti nè girocollo per correre dietro ad un ragazzo lo avrei definito un pazzo.
Invece sono qui che corro verso la casa di Sebastian incurante della pioggia che mi bagna il corpo, devo vederlo e dirgli che nonostante tutto senza lui non riuscirei a stare.
Mi fermo un attimo sotto la pioggia che batte violenta, e se fosse troppo tardi? Ha visto le mie cicatrici e lo hanno disgustato e per questo è andato via.
O forse ha pensato che avessi bisogno di stare da sola.
Devo smetterla di fare supposizioni, per sapere la verità devo soltanto andare da lui e parlargli. Basta fuggire Shaila!
Mi decido ad andare da lui. Fortuna vuole che il portone sia aperto, salgo le scale e mi fermo davanti alla sua porta bussando delicatamente.
La porta si apre quasi subito mostrandomi un Sebastian senza maglietta sexy come non mai. Mi fissa un attimo spaesato come se non si aspettasse la mia presenza lí. Titubante si sposta permettendomi così di entrare in casa, chiudo la porta e resto immobile a fissarlo.
Mi tuffo tra le sue braccia che, anche se sorprese, subito ricambiamo il mio abbraccio. È una bella sensazione, mi sento al sicuro con lui.
-Pensavo non volessi più vedermi-
Sussurra con il viso nascosto tra i miei capelli.
-Sono stato uno sciocco me ne rendo conto farò qualsiasi cosa per farmi perdonare. Se vuoi ti porterò la luna ma ti prego dammi un'altra opportunità-
Sorrido. Ero venuta qui per chiedergli scusa, per confessare i miei sentimenti e invece è lui a scusarsi.
-Bastian non hai nulla di cui scusarti, non è stato un bel gesto quello di togliermi il girocollo ma se non avessi fatto così non ti avrei mai svelato il mio segreto e soprattutto non avrei mai capito quanto...-
Abbasso la testa sentendo il coraggio mancarmi. Non è semplice confessare ad un ragazzo di amarlo dopo che gli hai dato una ginocchiata in mezzo alle gambe per farlo allontanare, cavolo sono proprio lunatica. Un minuto la sua mancanza mi uccide, il minuto dopo lo voglio lontano il più possibile e poi lo rincorro per far sí che non mi abbandoni. Si può essere più bipolari di così?
Sebastian mi fa alzare delicatamente il viso cosicché i nostri occhi possano incrociarsi.
-Quanto cosa Shila? Non si lasciano le frasi in sospeso-
So che sto diventando rossa peggio di un peperone, il che mi mette altamente a disagio e il suo sorrisetto furbo non fa che peggiorare la situazione. Ha capito cosa voglio dirgli e ora se la ride alla grande.
-Quanto mi piacciono le caramelle?-
Dico la prima cosa che mi passa per la testa sperando che possa distrarlo da ciò che veramente dovrei dire.
-Mmh non peso sia questo, ritenta dai-
Oh dai Shaila, sono poche parole cosa succederà mai se le pronunci? Alle brutte ti dirà di no.
-E va bene! Tu mi piaci, mi piaco tanto, anzi credo di amarti. No, togli il credo ti amo punto e basta...-
Non riesco neanche a finire la frase che subito le sue labbra sono sulle mie, in un dolce bacio che mi trasporta in un mondo lontano da qui dove contiamo solo io e lui.
-Questo vuol dire che ti piaccio?-
Si gratta la testa in evidente difficoltà, sembra che gli abbia chiesto la luna.
-Mmh non so se ti amo, ma mi piaci molto. La tua presenza mi riempie sempre il cuore di gioia e quando ti sei allontana ho sentito un vuoto dentro come se al posto del cuore si fosse aperta una voragine. Non posso dirti che ti amo al momento ma se vuoi possiamo provare a stare insieme, seriamente questa volta-
Sentire le sue parole, devo ammettere che mi ha commosso però c'è sempre un problemino Biondo con gli occhi azzurri.
-E con Sarah e tutte le altre ragazze come la mettiamo?-
-Ma cosa vuoi che mi freghi di loro, se ne possono andare tutte a quel paese! A me interessi tu, loro non voglio più neanche sentirle nominare-
Cosa potrei volere di più dalla vita?
Gli sorrido e mi affretto a baciarlo, adesso potrò farlo tutte le volte che mi va.
-Lo prendo come un si ma ora vai a cambiarti che sei bagnata dalla testa ai piedi, come hai fatto a prendere tutta quest'acqua per venire qui?-
-Mi sono fermata sotto la pioggia, sono pessima lo so. Allora vado a casa ci vediamo dopo-
Faccio per andarmene ma vengo fermata dalle sue braccia che mi stringono forte.
-A casa non ci vai, ti do i miei vestiti e dopo che sarai asciutta parleremo, abbiamo molte cose da dirci-
Molte cose da dirci vuol dire che devo parlargli della mia storia immagino, questa cosa non mi entusiasma molto ma se è lui ce la posso fare.
Metto i suoi vestiti che ovviamente mi stanno larghi e assaporo il buon profumo che emanano: speziato ma dolce, ogni volta Sebastian ha un profumo diverso penso quasi che lo cambi solo per farmi dispetto.
Mi avvio verso la cucina dove lui sta preparando un Thè, con una giornata così piovosa ci sta proprio bene.
-Allora Bastian di cosa dobbiamo parlare?-
Si gira e mi guarda con un sorriso a trentadue denti.
-Adoro quando mi chiami così-
-Bastian? E come mai?-
-Non saprei, sarà che se pronunci tu qualcosa tutto diventa più dolce-
Arrossisco dalla punta dei capelli alla punta dei piedi ma comunque gli regalo un sorrisino.
-Sai già cosa voglio sapere Shila, il tuo passato, la tua storia, il tuo dolore. Vorrei conoscere tutto di te e spero che non mi negherai questa cosa-
Annuisco debolmente e mi preparo a narrare le mie disavventure.

Nota me:
Ce la faaaaaaaaaa, scusate se il capitolo è un po così ma ho fatto davvero tanta, tanta, tanta fatica a scriverlo quindi scusateeeeeeee.
E niente ciaoooooooooo cercherò di aggiornare presto!!!

Insieme Per Gioco #Wattys2016Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora