•Capitolo 9•

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-Jeankasa-

(Scena spinta, se vi da fastidio non leggete)

<cosí mi piaci> disse lui, e nel frattempo sfilò il vestito a Mikasa.
La donna per tutta risposta iniziò a baciare Jean, mentre gli sbottonava piano i bottoni della camicia..
Poi le mani di lei passarono su qualcos'altro.
Scese un pò giù e iniziò a massaggiare i pettorali
Jean ansimò
Mikasa poi arrivò con la mano proprio in quel punto, facendolo gemere ancora di più.
<M-Mikasa... S-sto per venire>
Mikasa ritrasse subito la mano
<ti ecciti per così poco?> disse guardandolo maliziosamente.
Lui iniziò a toccarla, e a sfilarle l'intimo, ora erano completamente nudi.
Jean iniziò piano, perchè sapeva che quella era la prima volta per Mikasa.. Mentre lui.. Bhe, lui aveva già provato questa "esperienza" altre volte.

Appena entrò dentro di lei, Mikasa si sentì congelare.. Ma cercò di sopportare il dolore, che dopo pochissimo tempo svanì.
Poi fece un cenno a Jean, il quale iniziò a muoversi più velocemente.

<Jean, sto per...> ma non fece in tempo a finire la frase che già si bagnò.

Fine scena spinta

Stanchi si buttarono entrambi sul letto..
<sai... Dovremmo assegnarci un nome> disse Jean
<che intendi dire?> rispose Mikasa
<dovremmo assegnarci un nome.. Per la nostra coppia, ecco, un nome per la nostra coppia> parlò Jean, che nel frattempo, accarezzava i capelli di Mikasa.
Ci furono pochi minuti di silenzio
<Jeankasa> sussurrò l'asiatica
<eh?> rispose lui, che non aveva capito
<Jeankasa> sorrise lei
<è bellissimo> rispose lui
E poi si addormentarono..

Qualcuno bussò violentemente alla porta di casa.
<Mikasa!! Mikasa sono io!! Apri per favore! Sono Hanji!>
Mikasa si vestì di corsa e andò ad aprire la porta.
<Hanji... Ma che vuoi alle 5 del mattino?>
Hanji corse ad abbracciare Mikasa
<oh grazie al cielo sei salva!> disse l'occhialuta.
<ehm... Si, perchè non dovrei esserlo?>
<avevo sentito dei rumori strani provenienti da casa tua... E avevo pensato che fossero entrati i ladri>
Mikasa cercò di trattenere le risate.
<Han, sono sana e salva, era solo una tua impressione> parlò Mikasa
<ah meno male.. Io vado allora, ciao>
Mikasa chiuse la porta e subito dopo scoppiò in una grossissima risata.
Poi tornò al piano di sopra nella sua stanza.

<chi era?> chiese Jean ancora mezzo addormentato
<a quanto pare ci siamo dati da fare> rise lei.
<Hanji la vicina, pensava fossero entrati i ladri in casa> continuò Mikasa
Jean scoppiò a ridere

Passò un anno..
Poi un altro...
E poi un altro...
E poi un altro...
E un altro anno ancora.

10 febbraio
45esimo compleanno di Mikasa.
Erano passati altri 5 anni... Ma purtroppo, Eren non reagiva.
A casa della donna c'era molta confusione.. Colleghi e amici stavano festeggiando assieme a lei..

<amore, scusami un'attimo> disse Mikasa a Jean.

Mikasa salì le scale e andò nella stanza di Eren con un pezzo di torta.
<Ciao.. Eren> chiuse la porta e si mise a sedere sul letto.
<ti ho portato una fetta di torta..> alla donna scese una lacrima..
<è.. è... la tua preferita... Quella pan di stelle> continuò lei con voce spezzata dalle lacrime.
<p-perchè.. Tu sei una stella> continuò
<m-mi manchi tanto.> scoppiò a piangere.
<20 anni.. 20 anni che quella stella dagli occhi smeraldini non c'è più.. 20 anni senza di te.. 20 anni senza la tua risata.. 20 anni senza il tuo sostegno..> la donna macchiò di lacrime il letto.
<sono passati 20 anni... Ti rendi conto? E questi venti anni mi sembrano l'eternità... Un'eternità senza di te>
Poi Mikasa si mise in ginocchio, davanti alla finestra.
<Dio, se esisti, e in questo momento mi stai sentendo.. Fa si che Eren non soffra più.. Perchè non hai la minima idea di cosa provo quando lo vedo attaccato a quei dannati macchinari, rinchiuso in quel maledetto ospedale, che soffre, soffre per combattere, combatte per sopravvivere, sopravvive perchè... Perchè lui.. È speciale, e penso che lo hai capito anche tu caro Dio>

D'un tratto qualcuno bussò alla porta.
"Ti prego fa che non sia Jean.." Pensò lei.
<Mikasa.. Sono Armin>
<Armin... Che succede?>
<Jean ha detto di chiamarti, perchè vuole fare un'annuncio importante>
<digli che arrivo tra 5 minuti> rispose Mikasa, che subito si aggiustò il trucco colato.
Poi andò in salone.
<Mikasa, vieni qui> disse Jean
Tutti quanti erano intorno.. E mormoravano qualche parola incomprensibile
La donna annuì e si avvicinò all'uomo.

Jean si inginocchiò
<Mikasa, amore mio, vuoi sposarmi?>

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Spazio autrice!
Vi lascio con la suspance *risata cattiva*

-Ross

•La vita inizia a 45 anni• (EREMIKA)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora