Epilogo

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Dal primo momento in cui avevo posato gli occhi sul corpo della mia ragazza, avevo notato quanto fosse cambiato. Le sue rotondità esagerate la facevano apparire goffa e impacciata ma, ai miei occhi, era la donna più bella che avessi mai visto. Ogni volta che la guardavo non potevo non riflettere sulla piccola vita che si nascondeva dentro quel corpo.
Una nuova vita. Stavo davvero per incontrare mio figlio, una creatura che sarebbe dipesa unicamente da me e da sua madre. Ero pronto a questo? Nemmeno un po'. Entravo nel panico ogni volta che ci pensavo, immaginando come sarebbe stata la mia vita da quel momento in poi.
-Jamie?!-
-Scusa, Lily, scusami. Sono qui, hai bisogno di qualcosa?-
La ragazza mi strinse più forte la mano, mentre delle goccioline di sudore le rigavano il viso contratto. Mi fece addirittura male, mentre conficcava le sue unghie dentro la mia pelle. Sapevo che quel dolore era nulla rispetto a ciò che stava provando lei.
Attorno a noi, la stanza era piena d'infermieri che seguivano il normale protocollo. I volti concentrati, ma con la consapevolezza di qualcuno che ha assistito centinaia di volte a scene simili. Il ginecologo era serio ma sorridente, e continuava a ripetere consigli a Lily che sarebbero dovuti essere rassicuranti.

Appena vidi mio figlio fu come se tutti si fermasse per un attimo. Era di un colore innaturale, gli occhietti socchiusi e gonfi. Non era come nei film, dove i bimbi nascono bellissimi e perfetti: la sua pelle era chiazzata e rossa, leggera come carta velina. Mio figlio.
Mi girai verso quella donna che avevo conosciuto come una ragazzina e che ora era il pilastro più importante della mia vita. Sapevo che non avrei mai voluto separarmene, che ero pronto ad andare avanti con lei per tutto il tempo che mi sarebbe stato concesso.
Non avevo mai creduto nei "per sempre" ma questo era esattamente ciò che immaginavo con mio figlio e con Lily.

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