Secondo la teoria della gravità di Newton, le stelle dovrebbero attrarsi a vicenda, così che essenzialmente sembra non possano rimanere immobili. Non cadrebbero tutte insieme ad un certo punto?
Harry sta leggendo il libro di Stephen Hawking, "Dal big bang ai buchi neri. Breve storia del tempo.", come se fosse la Bibbia. È seduto scompostamente nel sedile blu e giallo del vagone abbastanza vuoto, comodamente avvolto nel proprio bozzolo tra il bordo bianco che funge da muro e il bracciolo che a destra assicura il suo corpo, i piedi appoggiati sul sedile di fronte e lui e le ginocchia leggermente piegate.
I suoi occhi studiano brevemente lo spazio intorno a lui quando sente il calore superare la precedente aria rilassante che si era fatta strada nella metropolitana. Si raddrizza e poggia i piedi a terra, facendo abbastanza spazio e liberando il sedile di fronte al suo quando un gruppo di persone entrano dalle porte aperte.
Sorride educatamente all'uomo di fronte a lui, che lo ha ringraziato per aver spostato i piedi per lasciarlo sedere. Poi si tuffa di nuovo nel suo libro, dimenticandosi il mondo intorno a lui e tornando ancora una volta a cercare di capire l'universo come il tutto.
C'era proprio qualcosa di coinvolgente nello spiegare i segreti del mondo, o per lo meno avvicinarsi a farlo. Harry l'aveva studiato da solo, prima di sceglierla come materia di studio all'università. Era affascinato dalla fisica che c'era dietro ad un oggetto che cadeva a terra più velocemente di quanto avrebbe potuto notare, o il loro librarsi nell'aria. Era stato ipnotizzato dal modo in cui le cellule erano state create e dal modo in cui si comportavano, dalla velocità della luce e dai buchi neri come lui li conosceva.
A vent'anni, Harry è essenzialmente curioso e appassionato. Non ha mai capito come le persone possano passare un giorno senza chiedersi quale sia lo scopo di ogni singola azione, come li faccia sentire il modo in cui lo fanno, o perché erano sbarcati in una terra che nascondeva così tanti segreti.
Guarda al di sopra del bordo degli occhiali, non alzando la testa dal libro, e controlla quanto manca per raggiungere la sua destinazione. Nel momento in cui conta tre fermate prima della stazione di Paddigton, nota una donna incinta in piedi vicino alle porte. Sembra esausta, e ansima leggermente massaggiandosi la pancia. Senza esitazione, si alza dirigendosi verso di lei, agitando debolmente la mano per attirare la sua attenzione. Lei alza lo sguardo guardando il ragazzo che gli indica il sedile che ha liberato, ringraziandolo almeno quindici volte prima di affondarci, apparendo sollevata quando comincia a farsi aria sventolandosi con il giornale che tiene in mano.
Dato che sta vicino all'uscita, Harry fa scivolare il suo libro nella tasca davanti del suo zaino blu navy, e ripone attentamente i suoi occhiali nella custodia di pelle, mettendola poi in tasca. Si riaggiusta il beanie rosa chiaro che ha in testa, che nasconde, al di sotto, un po' di ricci selvaggi. Riposiziona la cinghia sopra la spalla e spinge verso il basso la sua felpa grigia, coprendo l'elastico delle sue mutande di Calvin Klein.
Quando la voce automatica femminile annuncia la sua fermata, allunga le mani ai suoi lati, posizionandole sulle pareti accanto a lui, e velocemente scende dalla metropolitana quando finalmente le porte si aprono, saltando per evitare l'apertura.
Cammina fino al suo appartamento come fa sempre, con gli occhi puntati al terreno, perso nei suoi pensieri, scavalcando un paio di pozzanghere lasciate dalla pioggia ancora scrosciante che colpisce le sue guance e il suo naso che cola.
"Ehi amico!" Niall saluta il suo coinquilino nel momento in cui sente la porta richiudersi alle sue spalle e il suono dei piedi che sfregano contro il tappeto. "Sta per iniziare!"
Niall era diventato uno dei migliori amici di Harry sin da Manchester. Loro condividevano la stessa passione per la scienza e gli stessi strani interessi in tutti i campi. Avevano deciso di entrare nel più rinomato istituto del paese per prendere il loro dottorato e lavorare sulle loro tesi con il meglio del meglio. Quando avevano ricevuto la conferma del fatto che erano entrati, avevano trovato un appartamento a prezzi accessibili da condividere in centro a Londra, a soli venti minuti dalla scuola.
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Hate me to the moon. || Larry Stylinson || Italian Translation
FanficStep-brothers!AU || HateToLove!AU L'ultima cosa che Harry avrebbe voluto fare sarebbe stata trascorrere l'intera estate bloccato con la nuova fidanzata di suo padre e i suoi figli. Vuole saperne ancora di meno quando capisce che lei è una dittatrice...