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Mi sentivo a disagio e non appena ne ebbi l'opportunità gli dissi: "Leo mia sorella si sposa fra pochi mesi e mi chiedevo se tu volessi venire con me..." Passarono secondi che sembrarono un'eternità, poi le sue labbra si separarono: "Sarò felice di accompagnarti." Disse baciandomi. Realizzai solo dopo che mi avrebbe visto con un vestito lungo il che mi faceva un po' paura. Mi ripresi da quel bacio e mi alzai dal letto.
"Dove devi andare?" Chiese Leo.
"Devo andare da Carla."
"Le racconterai tutto vero?"
"Molto probabilmente si." Rise, risi anch'io.
Mi sporsi per dargli un bacio. "Devi andare per forza?" Mi disse stringendomi le mani. "Sì." Sorrisi allontanandomi e uscendo dalla stanza, scesi le scale e uscii dalla porta, raggiunsi in pochi minuti la casa di Carla.
"Ei Ale." Mi salutò.
"Ei Carla vengo ora da casa di Leo!" "Ei che aspetti? Voglio i dettagli" capì subito che non le avrei detto ciò che si aspettava. "Ci siamo baciati, poi ho assistito a un litigio tra fratelli, ho visto Nico e la sua ragazza praticamente nudi e l'ho invitato al matrimonio, Leo ovviamente."
"Scusa cosa? È tornato? È fidanzato? Nudo?! Raccontaaaa"
"Era in cantina nudo con la sua ragazza e Leo non sapendolo ha aperto la porta."
"Ahahahahah esilarante." Esclamò Carla con l'aria dispiaciuta.
"Tutto ok?" Le chiesi.
"Sisi sto bene." Non le credetti nemmeno un po'. Sapevo benissimo della sua cotta per Nico. "Com'è la sua ragazza? Ho qualche possibilità?" "Penso proprio di sì."
"Io SPERO di sì." Piagnucolò lei.
Mi squillò il cellulare, era Leo.
'Stasera c'è una festa, vieni?'
'Si ok.' Risposi.
"Ei senti Leo mi ha invitato a una festa ma non ho niente da mettere." "Ok allora andiamo."
Uscimmo e salii sulla mia moto e Carla sulla sua. Girammo tutti i negozi del centro commerciale e alla fine comprai un paio di pantaloncini neri sfrangiati e una canottiera viola con le bretelle ad incrocio, comprai anche una collana argentata e qualche braccialetto colorato. Pagai i vestiti e andai a casa per prepararmi, misi le scarpe nere in pizzo con la gomma bianca e mi diressi verso casa di Leo. Suonai il campanello e lui uscì con le chiavi della moto in mano. In poco tempo raggiungemmo il luogo della festa, fin dall'inizio tutti i ragazzi mi fissarono, scorsi da lontano il sorriso raggiante di Carla e andai a salutarla. Stava parlando con un gruppo di ragazze.

Sentii ripetutamente il suono di un clacson, tutti si voltarono verso una macchina nera parcheggiata lì di fronte, scese Nico e fra gli sguardi confusi di tutti prese Carla per mano e la trascinò nella macchina. Mi diressi verso Leo per chiedergli una spiegazione ma riuscii ad ottenere solo uno 'sta tranquilla ma avverti i tuoi che stasera dormi fuori.' Disse facendomi un occhiolino, mi abbracciò sussurrandomi: "Fingi di stare male." Andai da Alice Anna e Francesca e dissi: "Scusate ragazze ma non mi sento tanto bene." Leo si avvicinò: "Ti accompagno a casa." Disse sorridendo. Salimmo sulla moto e si diresse verso la spiaggia. Vidi la macchina di Nico parcheggiata e diventai ancora più confusa. Leo scese dalla moto e io feci lo stesso, bussò nel finestrino della macchina e uscì Nico, aprirono il cofano e presero tutte le borse che c'erano, feci cenno a Carla di uscire dalla macchina e lei lo fece. Nico e Leo con le mani piene di borse e sacchi scesero la pedana e posarono tutto sulla sabbia. Leo ci porse una borsa indicandoci una casa in legno dove poterci cambiare, entrammo in quella specie di baita aprimmo la borsa e indossammo i costumi sotto i vestiti.

Verrò a cercarti in paradiso..Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora