Carla uscì da quella strana casetta di legno e Leo entrò un attimo dopo. Sì fermò mi guardò e mi disse.
"Aspetta devo dirti una cosa."
"Dimmi." "Fra circa un mese devo partire."
"Per andare dove?" "I miei genitori hanno un viaggio di lavoro e io devo andare da mia nonna a Napoli per un po'. Ce la farai a stare senza me per 3 settimane?"
"Sopravviverò." Risi io. "Quando parti?"
"La mattina dopo il matrimonio."
"Ok.." Risposi dandogli un bacio.Il tempo era passato senza accorgercene, la porta si aprì e Carla entrò nella stanza e vedendo i miei vestiti ai piedi del letto esclamò. "Oh cazzo..."
Scoppiai a ridere senza riuscire più a fermarmi. Leo prese i suoi pantaloncini e se li infilò sotto il lenzuolo, si alzò e si chiuse in bagno.
"Cos' è successo?" Chiese Carla con lo sguardo curioso. "Sicuramente non ciò che pensi..." Risposi con tono disinvolto. Lanciò un urlo e riuscii dopo poco a tapparle la bocca. Mi vestii velocemente e feci cenno a Carla di uscire. Appena lei fu fuori bussai alla porta del bagno e lui mi tirò dentro richiudendola alle mie spalle. Mi prese in braccio stringendomi forte a lui, le sue labbra contro le mie...
"Domani c'è il matrimonio e non vorrei essere stanca morta..." Gli dissi.
"Ok allora prima di pranzo ti accompagnerò a casa ma ora raggiungiamo Carla e Nico." Aprì la porta del bagno e uscimmo da quella casa, vidi Nico che teneva Carla tra le braccia, si stavano baciando!
"Carla?" Dissi sottoforma di domanda.
"Bhe ci siamo divertiti stanotte..." Affermò lei, oddio non volevo immaginare cosa potesse essere accaduto. Mi stirai sulla tovaglia a prendere un po' di sole, mi squillò il cellulare:
"Pronto?" Risposi.
"Devi tornare a casa a scegliere l'acconciatura per domani!" Disse mia sorella.
"Ok fra un quarto d'ora sono a casa." Mi alzai raccolsi tutte le mie cose e rivolsi a Leo una smorfia seccata.
Arrivai davanti casa, diedi a Leo un bacio veloce ed entrai dentro. Salii in camera mia, chiusi la porta e passai un po' di tempo col cellulare fin quando mi addormentai. Mi svegliai la mattina dopo, scesi al piano di sotto ed entrando in cucina mi parve di sognare vedendo una montagna di puncake con la nutella! "Forza mangia, dobbiamo andare dal parrucchiere!" Disse mia madre. Mangiai un solo pancake e andai a vestirmi. Salii in macchina con mia sorella e mia madre. Arrivati dal parrucchiere toccò prima a mia madre poi a me e infine a Valentina. Io ero bellissima con una corona di fiori in testa, mia sorella aveva una treccia laterale con qualche fiore bianco in mezzo; andammo a casa per cambiarci. Io indossai un vestito lungo giallo senza spalline e con il corpetto drappeggiato. Mia sorella invece indossava un abito da sposa tutto in pizzo con delle spalline di organza. Mia madre indossava un semplice tubino nero e rosso. In poco tempo arrivammo in chiesa, la cerimonia fu molto noiosa ma Marco era molto elegante. Ero più alta di 12 centimetri quindi cercavo di muovermi a piccoli passi per non cadere. Alla fine della messa vidi Leo fuori dalla chiesa con una rosa in mano ed istintivamente, facendomi largo tra la gente, corsi verso di lui e mi gettai fra le sue braccia. "Vieni con me." Mi disse.
Scesimo le scale della chiesa e velocemente girando l'angolo entrammo nel parcheggio sotterraneo, si girò di scatto verso di me e continuando a camminare cominciò a darmi baci lungo il collo. Si fermò di colpo, mi spinse contro la parete e mi assalì, mi strinse forte i fianchi, continuava a baciarmi e la sua lingua formava un tutt'uno con la mia bocca. Eravamo intrecciati l'uno con l'altra, dopo un secondo ho allungato il braccio lungo la sua coscia lasciando che la mia mano si facesse strada verso il basso. "Sei così sexy." Mi disse senza smettere di baciarmi. Risi. Rise anche lui.
Sentii delle risate e riconobbi la voce di mia sorella. "Sta giù." Mi disse Leo tirandomi verso il pavimento. Ma io con quei tacchi non ressi il colpo e caddi sulla schiena come una cretina. Mi aspettavo una sonora risata da parte sua ma si limitò a piegare la testa sulla mia faccia e stamparmi un bacio in bocca, le sue labbra si chiudevano al ritmo del mio respiro... era perfetto semplicemente perfetto! Apppena la macchina di Valentina e Marco ebbe lasciato il parcheggio, Leo mi aiutò a rialzarmi. Mi prese la mano e mi fece salire in macchina per andare al ristorante, era così bello.. Parcheggiò e mi aprì la portiera come un vero gentiluomo. Entrammo nel locale, molto carino con tanti fiori e una pista enorme dove poter ballare dopo cena. Cominciarono ad arrivare gli invitati e toccò a me accoglierli, dovetti sopportare gli stritolamenti di guance, i "Ma come sei cresciuta!" E l'insopportabile domanda "Ce l'hai il fidanzatino?" Arrossii a quest'ultima domanda mentre Leo dietro di me rotolava per terra dalle risate. Mi avvicinai a lui e gli dissi "La prossima volta, quando mi fanno una domanda del genere, perché fidati, questa serata sarà piena di prossime volte, invece di ridere a crepapelle vieni da me e mi stampi un bel bacio, così facciamo vedere a queste signore se ce l'ho il fidanzatino.." Lui mi prese dai fianchi e mi sussurrò "Non me lo farò ripetere due volte." Il Dj interruppe la nostra scena romantica prendendo il microfono e annunciando gli sposi che entrarono nella sala piena di gente facendo un ballo buffo. La serata passò velocemente e la cena fu abbastanza gradevole ma io volevo solo scatenarmi in pista e finalmente il Dj invitò tutti a ballare ma subito dopo staccò la musica e annunciò il ballo degli sposi. "Uffaa" pensai. I miei genitori e quelli di Marco si unirono per ballare insieme e mentre mi godevo la scena romantica la mano di Leo sfiorò la mia e non so come ci ritrovammo in pista a ballare un lento l'una fra le braccia dell'altro.
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Verrò a cercarti in paradiso..
RomanceAlessia è una ragazza di 13 anni dai capelli rossi e occhi azzurri, non ha mai avuto problemi a casa nè con gli amici ma questo cambia quando un pomeriggio qualcuno bussa alla sua porta e le stravolge la vita. In questo suo percorso, Alessia, è affi...